CASERTA – “Quella del Palavignola è una vicenda assurda e grottesca che si protrae ormai da troppo tempo, e sulla quale è arrivato il momento che l’Amministrazione non soltanto dia delle risposte chiare, ma si attivi per restituire alla fruizione della collettività un impianto sportivo di enorme utilità per la nostra città”. Con queste parole il consigliere comunale Romolo Vignola, figlio dell’ex politico socialista Antonio al quale l’impianto è intitolato, spiega i motivi per i quali, assieme al consigliere Dino Fusco di Speranza per Caserta, ha depositato una interrogazione consiliare che riguarda, appunto, il palazzetto dello sport dell’area ex Saint Gobain.
“Innanzitutto – continua Vignola – chiediamo se finalmente siano state incassate delle somme da parte del sig. Turco, ex presidente della ormai scomparsa Volalto 2.0, che ci risulta essere ancora titolare di un contratto di concessione per il quale dovrebbe versare 36mila euro all’anno alle casse comunali; peraltro, chiediamo anche di sapere se tale concessione può ancora ritenersi valida, stante la radiazione della società sportiva che se l’era aggiudicata, e vista una pronuncia dell’ANAC che ha contestato le modalità di affidamento dell’impianto”.
C’è poi la questione dell’agibilità, che l’ex presidente della Volalto ha messo in discussione con una missiva indirizzata al Comune alcuni mesi fa: “Turco sostiene – incalza il consigliere – che il tetto si sia pericolosamente incurvato sotto il peso dei pannelli solari. Qualcuno ha disposto una verifica tecnica?”.
Infine, nell’interrogazione tratta anche la possibilità di far utilizzare il palazzetto, in orario scolastico, dagli studenti dell’adiacente plesso scolastico che ospita delle sezioni del Liceo Giannone e dell’Istituto d’Arte, che è privo di palestra.