Ricordi?, l’ultimo messaggio che ci siamo scambiati sembrava vergato dall’artiglio di un gatto infuriato e con il pensiero potevamo immaginare, io la tua gobba inarcata e tu i miei denti digrignati…poi… attraverso la tua ragione di vita, l’adorata Albertina… abbiamo cancellato l’equivoco… e tu, se gli Dei spietati ci avessero concesso il tempo, mi avresti nuovamente chiamato Francesca mia, come eri solito fare… ma la grigia marea del non ritorno, aveva già lambito i pensieri e la Terra di Mezzo…e tu volevi iniziare a guardare l’infinito in solitudine…Forse nei tuoi ultimi silenzi, sei tornato a Nicotera, sussurrando ai rossi tramonti sul mare, che avevi deciso di tornare a casa…e che la prossima stagione sarebbe stata indimenticabile, una di quelle stagioni che non finiscono mai…Avevamo un progetto da portare a termine…ricordi?, presentare “Amarcord Nicotera”, il libro che avevi scritto, attingendo al diario di Rosina de Pietro, la tua mamma…ma tu, testardo, hai deciso di chiudere col mondo, prima che Qualcuno più in alto, decidesse per te. Ed oggi ci lasci spaesati ed increduli e spaesati ed increduli parleremo di Nicotera, come avresti voluto tu, come se ci fossi anche tu… ma non sarà la stessa cosa…Ci mancherai Nicolò…ci mancherai ogni qualvolta l’ipocrisia infangherà i sentieri della verità e noi ci accorgeremo di non avere riferimenti di lealtà e coraggio cui aggrapparci, ci mancherai ogni qualvolta la battaglia per la sopravvivenza dei valori calpestati, riprenderà con più forza e senza eroi… e senza di te, Nicolò, sarà una battaglia perduta; ci mancherai quando lo sguardo cercherà la magia dei Colli Tifatini, abbrunati dalla sera e quell’ultimo raggio di luna calando, sfiorerà le cime degli alberi, portando con sé, l’eco ruggente del tuo ultimo appello; ci mancherai quando le “convenzioni sociali” ci impediranno di essere onesti e ci ammucchieranno nell’angolo degli sconfitti…ci mancherai tu, che sconfitto non sei stato mai, neppure quando l’ingratitudine umana ti ha pugnalato alle spalle, rinnegando ciò che era l’assoluto; con te finisce lo spirito guerriero, nell’eternità del tuo sonno si spezza la lancia ormai incrinata dell’Idea; nessuno caccerà i mercanti dal Tempio, perché il Tempio è stato dissacrato dalle ingiustizie e dalla malafede e tu oggi concludi il tuo passaggio terreno…troppo presto Nicolò, te ne vai troppo presto…dopo di te non ci saranno allievi, perché l’ultimo maestro è tornato alla Verità e alla Vita. Il sentiero protetto della Terra di Thule nessuno di noi l’ha trovato ma tu adesso, sai dove sia e dove sia nascosta la chiave del cancello… E non sarà blasfemo unire il Mito alla Fede, immaginarti, spirito libero, cavalcare verso la soglia divina della Luce scortato dai destrieri delle Walkirie. Arrivederci amico mio, arrivederci Nicolò…
Francesca Nardi
La redazione di Appia Polis che ha avuto l’onore ed il privilegio di ospitare un opinionista, prestigioso come l’onorevole Nicolò Cuscunà, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Cuscunà-Farina per la perdita irreparabile del loro congiunto. Un abbraccio particolare alla amatissima consorte, signora Albertina e ai figli Rossella, Francesca Paola e Giuseppe.