Il 2022 inizia con un’ottima notizia per il Consorzio di bonifica del Vallo di Diano e Tanagro: il Ministero delle Politiche Agricole, con Decreto del 30 dicembre 2021, ha approvato la graduatoria definitiva delle domande di finanziamento per la progettazione integrata strategica di opere idrauliche e di irrigazione di rilevanza nazionale e l’ente è risultato aggiudicatario del massimo della cifra prevista dal bando: 2 milioni di euro per la progettazione di opere strategiche del valore complessivo di 100 milioni di euro, tra queste la costruzione dell’invaso collinare a Casalbuono.
“Noi siamo fra le 10 iniziative approvate a fronte delle 25 istruite favorevolmente per tutta l’Italia e siamo quelli che abbiamo preso il massimo della cifra prevista dal bando tra i 9 Enti beneficiari del Sud – sottolinea il presidente del Consorzio, Beniamino Curcio, che ha comunicato la notizia oggi mediante il profilo Facebook dell’ente, e che ha aggiunto – si tratta di un risultato storico, di grande significato per il territorio”.
Curcio afferma: “Attendevamo questo momento con grande ansia perché ci siamo voluti misurare con un bando che ammetteva a finanziamento solo progetti di grande rilevanza strategica, chiamando il nostro Consorzio – un piccolo Ente di un’area interna – a competere con i “giganti” del Centro Nord e del Sud.
Per il Consorzio di bonifica Vallo di Diano e Tanagro è giunto il momento di pensare in grande al punto che “Per me, portare a casa questo grande risultato è motivo di orgoglio, avendo ancorato il mio impegno di mandato di presidente ad un obiettivo preciso: cogliere opportunità di finanziamento per la crescita del Consorzio e per il bene del territorio – ricorda il presidente Curcio. Obiettivo non facile, dato il poco tempo a disposizione e date le difficoltà della pandemia.
Con il finanziamento ottenuto saranno progettati investimenti per 100 milioni di euro (1° lotto del “Grande Progetto”) per realizzare nel Vallo di Diano opere di rilevanza strategica per la sicurezza idraulica, la riqualificazione e valorizzazione dell’asta fluviale del Tanagro e per lo sviluppo sostenibile.
Il Consorzio dispone già di uno studio di fattibilità che gli ha permesso di ottenere il finanziamento e nel quale sono già individuati per grandi linee le opere da realizzare.
Rientrano tra queste, un invaso collinare (la cosiddetta Diga di Casalbuono) da realizzare a monte del Ponte del Re. Opera, questa, di grande importanza perché utile per la laminazione delle piene e quindi per prevenire e contenere i fenomeni di esondazione e di allagamento; opera, al tempo stesso, strategica ai fini dello sviluppo dell’irrigazione, consentendo di alimentare gli impianti consortili a caduta, risparmiando così tutti i costi che oggi si spendono per l’energia elettrica richiesta per le pompe di sollevamento.
È prevista inoltre la realizzazione di infrastrutture irrigue che, partendo dall’invaso, debbono portare l’acqua nei contesti agricoli del Vallo di Diano attualmente non serviti, compresa un’area situata nel bacino idrografico del Bussento a Sanza. Un altro adduttore dovrà, infine, portare l’acqua nella Piana del Sele.
In aggiunta a queste principali opere irrigue, è prevista poi tutta una serie di interventi di compensazione, finalizzati alla tutela e valorizzazione, anche a fini turistici, dell’asta fluviale del fiume Calore lucano-Tanagro, nonché azioni specifiche per il mantenimento e il rilancio dell’agricoltura dei piccoli campi che connota gli spazi aperti circostanti al corso d’acqua, particolarmente preziosa per la tipicità dei prodotti e per il suo ruolo di presidio ambientale.
“Un’opera, dunque, di grande impatto, destinata a portare vantaggi enormi in termini ambientali e di ricadute sul piano socio-economico ed occupazionale – sottolinea ancora il presidente Curcio – Il finanziamento ottenuto deve essere concepito come una grande sfida e un’enorme opportunità per affrontare in maniera strategica, sistematica ed efficace questioni di criticità che da sempre affliggono la nostra area, quali appunto i fenomeni alluvionali, e per impostare una nuova stagione di sviluppo. Ora abbiamo la possibilità di progettare opere grandiose e strategiche che possono rappresentare un punto di svolta per la nostra realtà socio-economica.”
Il presidente Curcio inoltre si è impegnato per aprire subito “un percorso di ascolto e di confronto sul territorio, a partire dalle Istituzioni locali, dovendo costruire una progettazione di particolare rilevanza, ma anche complessa perché chiamata a definire investimenti innovativi e di ampio respiro, assolutamente strategici non solo per prevenire emergenze di natura idrogeologica, ma anche per vincere la sfida del rilancio economico ed occupazionale nel segno della ecosostenibilità, puntando in primis alla messa in valore e a sistema di quelle che sono le eccellenze della nostra zona: bellezze naturali, patrimonio storico-culturale, sistema fluviale, agricoltura di qualità”.