Chiunque si occupi di trading online, a prescindere dal budget, dal livello di preparazione e dalle strategie in atto, si fa, fondamentalmente un’unica domanda: quali sono gli asset su cui conviene puntare? La principale abilità richiesta agli investitori infatti consiste proprio nel sapere leggere e anticipare il mercato: riuscire a capire in anticipo rispetto agli altri utenti, quali sono gli asset e i mercati destinati a crescere e quali sono invece quelli destinati a perder valore nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
In finanza sono davvero tantissimi gli input e i fattori che possono avere ripercussioni (sia positive che negative) sulla quotazione di un asset e, in certi casi, non sono nemmeno legati al mondo economico. In ogni caso è bene quindi restare sempre aggiornati ed informarsi, ad esempio, tramite portali specializzati come e-conomy.it, che offre numerosi approfondimenti, previsioni e analisi utili ad individuare le possibilità di guadagno che i mercati offrono.
Ecco dunque spiegato come mai sia i semplici appassionati di negoziazioni digitali che i professionisti del settore ricorrano ai cosiddetti segnali di trading: previsioni finanziarie realizzate da esperti del settore che aiutano gli utenti a scegliere rapidamente quali siano gli asset su cui conviene puntare in futuro.
Come funzionano le previsioni finanziarie
Prima di entrare nel merito di alcuni degli asset finiti sotto la lente di ingrandimento dei professionisti dell’analisi, sarà sicuramente utile fare un piccolo passo indietro. Occorre innanzitutto spiegare in maniera più dettagliata cosa si intenda quando si menzionano i segnali di trading o, più in generale, le previsioni finanziarie. Come già anticipato nel capoverso precedente, stiamo parlando di una serie di studi particolarmente approfonditi, che partono prendendo in analisi l’andamento medio e le prestazioni passate di uno o più asset.
Grazie a queste informazioni, i segnali di trading forniscono all’investitore una serie di indicazioni sulla possibile quotazione futura degli asset all’interno di un periodo di tempo determinato (settimane, mesi, anni). Si consideri inoltre che lo studio alla base dei segnali di trading spesso esce dall’analisi finanziaria pura, per sfiorare il giornalismo investigativo vero e proprio. Ad esempio, nel caso delle azioni, spesso si finisce per indagare nei libri contabili delle aziende che le mettono sul mercato: questo vuol dire conoscere bilanci, margini, perdite ed eventuali posizioni debitorie. Il tutto senza mai dimenticare il posizionamento rispetto a eventuali competitor.
Su quali asset puntare nel 2022
Le informazioni ottenute analizzando le prestazioni degli asset e dei mercati nel corso del 2021 (e, più in generale, dell’ultimo biennio) sono alla base delle previsioni finanziarie relative ai mesi a venire. Da questo punto di vista molti analisti concordano nell’individuazione almeno di uno strumento finanziario e di un settore da tenere particolarmente sottocchio.
Iniziamo dall’asset, ovvero le criptovalute: ovviamente ogni crypto ha una storia a sé, ma in generale questi sono mesi di grandissimo fermento attorno alla valuta digitale e l’impressione condivisa è che Bitcoin, Ripple, Ethereum e soci continueranno a fornire prestazioni eccellenti anche nel corso del 2022. Parlando invece più in generale di settori, fari puntati sul tecnologico: un settore che si è dimostrato capace di chiudere col segno “+” anche le difficilissime stagioni finanziarie segnate dal Covid-19. Volendo fare qualche nome, ovviamente il pensiero va subito alla FAANG, un acronimo americano che racchiude in sé le cosiddette “big five” della tecnologia internazionale. Le realtà che compongono la FAANG sono infatti niente meno che Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google: colossi techno che non hanno perso un colpo nemmeno durante la pandemia da Coronavirus.