– di Francesca Nardi – 
Il prodotto anticostituzionale sta per essere posizionato nel seggio più comodo della provincia di Terra di Lavoro, dopo una campagna elettorale priva di senso politico…orchestrata strappando a picconate, pezzi di potere dalle vecchie impalcature, tenute insieme dagli incarichi, che si sono rinnovati nel corso degli anni. Con estrema facilità c’è chi è saltato da una fede all’altra, e chi, senza muovere un muscolo da un protettore all’altro, con la velocità del suono, pur di mantenere intatti i benefici ottenuti nel tempo ed estesi a lacchè, cummari e famigli ed a quella particolare specie di liberti, pronti a tornare servi, secondo la convenienza. Una campagna elettorale all’insegna della trasformazione in progress, dei corsi sotterranei, dei silenzi praticamente inutili che parlano e rimbalzano, ben più di un coro di fisarmoniche. I favori si elargiscono in maniera architettonicamente post moderna, attraverso atti ufficiali e giri tortuosi, lasciando decantare i nomi, elaborando selezioni e decimando i candidati con la pignoleria di un “mezze maniche” dell’800. Ma…a chi verrebbe mai in mente di andare a spulciare negli spazi nascosti, tra le architravi delle amministrazioni pubbliche, negli atti in cui, con apparente semplicità, si sono assunte decisioni che hanno creato le condizioni idonee per future agevolazioni?, ….a chi verrebbe in mente di essere così meticoloso da ricercare affannosamente, nell’artistico guazzabuglio creato dai maghi delle carte amministrative, dove si annidi la chiave di volta, per individuare la base di partenza di una “cofecchia” che non apparirà mai tale, ma che darà origine ad un risultato che incidentalmente sarà quello che dovrà essere e come tale era stato premeditato?…A nessuno ovviamente, anche se qualche ipotesi fantasiosa, noi brutti, sporchi e cattivi, potremmo pur farla o no? Se ad esempio la Provincia di Caserta in data 7 settembre u.s. avesse inviato la richiesta di utilizzo delle graduatorie per l’assunzione a tempo pieno ed indeterminato, di una serie di figure professionali, tra cui 4 istruttori direttivi avvocati di cat.D, ai Comuni di Benevento, Gragnano, San Giuseppe Vesuviano e Sarno e tra i candidati presenti in graduatoria che dovrebbero sostenere l’esame per la selezione, il 23 dicembre p.v., figurasse la moglie di un politico che “porta” a gamba tesa la candidatura del presidente uscente Giorgio Magliocca…scusate… ma sarebbe, per caso, stupefacente, se nutrissimo qualche leggero sospetto, sulla casualità dell’ensemble?, e se le perplessità le mettessimo in coda alla squallidissima faccenda della Gisec che, tuttora, continua ad arrotolarsi attorno a se stessa, provocando frane di buon gusto e slavine di senso dell’opportunità, qualcuno si stupirebbe, per caso? E se improvvisamente, ricordassimo al popolo, quasi sempre immemore, che, con decreto sindacale 28 del 19 novembre u.s. del Comune di Cellole, la stessa consorte dello stesso politico, coordinatore di Noi Campani, è stata nominata responsabile dell’area del servizio di gestione del contenzioso, qualcuno si stupirebbe se avanzassimo l’ipotesi che in questa tornata, se molti ci hanno guadagnato, il giovane Luigi Bosco, il politico di cui sopra, rischia di apparire l’asso pigliatutto? Crediamo proprio di no, a meno che l’ordine di scuderia non sia: mai stupirsi e andare avanti zitti, muti e sordi! Ah…la politica del silenzio, è pur vero che al momento giusto, risulta essere quella più costruttiva e meno compromettente…prendete uno come il presidente del Consiglio Regionale, che, negli ultimi tempi, non ha fatto arrivare sull’argomento Elezioni in Provincia, neppure un fiato…Qualcuno di voi se la sentirebbe di scommettere sulle sue preferenze e soprattutto sulle sue indicazioni ai fidatissimi che pendono dalle sue labbra e dal suo favore? Ma no…Decisamente un’incognita, che prenderà corpo e sostanza in linea con i suoi propositi di fondo che, così a lume di naso, secondo i frequentatori dei corridoi, pare non siano in odore di Pd…Hasta la vista!
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