L’INNOVATION HUB CASERTANO 012FACTORY METTE IN PALIO 10 MILA EURO
IN PRIMAVERA CI SARÀ LA PREMIAZIONE DEL PROGETTO MIGLIORE
CASERTA – Sette startup in fase embrionale. Ma ad aprile solo una vincerà il primo premio di 10 mila euro messo a disposizione dall’innovation hub casertano 012factory. Le altre avranno fatto tesoro del percorso di formazione gratuita e hanno chance per entrare in un sistema di mercato.
La prima fase dell’ottava edizione di 012Academy si è conclusa venerdì 10 dicembre dopo i primi 3 mesi articolati in 12 moduli con 36 speaker, 6 mentor, 2 facilitatori/formatori, 12 PMI del territorio e la collaborazione del partner EY (già Ernest&Young).
Adesso gli aspiranti startupper dovranno validare la loro idea sul mercato o modificarla in base ai feedback che hanno già ricevuto.
“Finalmente siamo ripartiti in presenza”, dice Sebastian Caputo, ceo di 012factory. “È un elemento fondamentale per il processo di contaminazione sul quale puntiamo grazie anche all’intervento dei nostri speaker. Siamo molto soddisfatti perché alcuni progetti si sono già affacciati sul mercato durante il percorso dell’academy, e hanno iniziato a fatturare mostrando già un apprezzamento da parte dell’utenza. Si tratta di una vicenda poco comune in queste dinamiche e permette di avere un confronto diretto con la realtà del mercato anche per far evolvere le idee”.
Tra loro c’è “Beyond CV”, la piattaforma che vorrebbe creare il capuano Vincenzo Zambardino per favorire l’incontro con le aziende in base alle competenze informali dei candidati, elementi ancora non certificabili ufficialmente ma che possono fare la differenza in campo imprenditoriale e lavorativo.
“Iter Caserta” è il nome del progetto creato dal maddalonese Giuliano Schiavone. La sua startup si occuperà di turismo incoming attraverso un portale digitale dedicato ai flussi in entrata e a un software creato per digitalizzare alcuni processi della spesa turistica. E il nome individua già il territorio sul quale si muoverà.
A dare nuova vita agli oggetti ci pensano invece le napoletane Maria Chiara Fabbrini e Carla Pirozzi con il progetto “SvaCantina”. Realizzano articoli per la casa a partire dagli oggetti inutilizzati che vengono donati da chi ha necessità di disfarsene e condivide la loro visione. L’obiettivo è fare in modo che un oggetto non diventi un rifiuto da riciclare, ma entri nel processo ancora prima. Parte del ricavato viene usato per sostenere, a turno, un’organizzazione no-profit che si occupa di tutela ambientale.
Per il settore food ci sono “1 Spaghetto” e “Terre di origine”. Il primo si propone di essere una confezione con la pasta da cucinare e altri componenti da rinvenire, come condimento, latticini e formaggi. Poi ci sono il dolce, il vino e dei componenti secondari come officinali, uova e grattugiati. Il team è formato dai napoletani Vincenzo Scognamiglio, Veronica Russo e Felicia Foglia. Hanno tutti già una lunga esperienza in questo settore e prevedono l’acquisto in digitale con consegna a domicilio, e una particolare attenzione per il cibo tipico del territorio.
“Terre di origine” è nato invece da un gruppo di persone (i napoletani Pierluigi Fusco, Francesco Cimmino, Francesco D’Angelo, Alessandro Rivellini) per creare il primo network di micro-cantine sul territorio italiano, con la finalità di supportare i piccoli produttori del settore vitivinicolo nella promozione dei loro prodotti, nella realizzazione di contenuti per la comunicazione e nella vendita dei loro vini.
Chi ha bisogno di un gestionale per i servizi di prenotazione può invece contare su “Morganize” del vesuviano Alessandro Aratro. Si rivolge a piccole e medie imprese, ed è un booking semplice e facilmente intuitivo, attraverso il quale ricevere h24 prenotazioni online, organizzare gli appuntamenti e profilare i clienti per inviare loro scontistica e promozioni.
“Horn Helmets” è un’azienda già attiva su configurazione e personalizzazione di caschi per moto. Nonostante questo, il suo amministratore Gianpiero Di Stasio ha scelto di partecipare all’academy per creare una startup capace di implementare in maniera innovativa i servizi che offre già.