(f.n.) – Ogni tanto, fortunatamente si interrompono i tempi supplementari delle “concorsiadi” della raccomandazione doc e qualcuno è costretto a segnare il passo, fare atto di resipiscenza e cospargersi il capo di cenere, mentre l’Azienda pubblica che dirige, paga per le sue imperdonabili e talvolta macroscopiche parzialità. Ricordate l’ex manager dell’Aorn di Caserta, dottor Mario Nicola Vittorio Ferrante?, ricordate il diluvio di ex articoli 18, concorsi a misura di favoriti ed inevitabili ingerenze nelle altrui carriere di cui decideva il corso, condizionato inevitabilmente dai suoi disegni? Ricordate che nel corso della sua permanenza al Sant’Anna e San Sebastiano, tutto andò liscio come l’olio, dal momento che a nessuno punse vaghezza, di emettere un solo fiato per intralciare il corso delle sue manovre? Ricordate che proprio su questa inerzia circostante, ponemmo l’accento qualche tempo fa, evidenziando come i Sanniti avessero dimostrato di essere ben più tosti dei nostrani? Infatti il manager Ferrante che attualmente è il Dg del San Pio di Benevento, ha potuto constatare di persona che le ingiustizie possono realizzarsi soprattutto, grazie al silenzio assenso, impregnato di vigliaccheria e convenienza della piccola comunità al cui interno si architettano. Ricordate che raccontammo la storia di un giovane medico candidato all’avviso pubblico di Otorinolaringoiatria del San Pio e che venne “fatto fuori”, nonostante fosse risultato il migliore e con il punteggio più alto per favorire un altro candidato? Ricordate che apprendemmo la storia di Massimiliano Nardone da un articolo di Francesco Carluccio, pubblicato su Anteprima 24, che riportava una lettera scritta dal padre del candidato, dottor Giorgio Nardone?. Ebbene, la notizia confortante per tutti coloro che vogliono ostinatamente, continuare a credere nella Giustizia Giusta, è che con sentenza n° 1357/2021, del 02 dicembre u.s., il Tribunale di Benevento – Sezione Lavoro, Giudice dottoressa Mari, in accoglimento del ricorso proposto dal dottor Massimiliano Nardone, attualmente Direttore di Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria presso l’A.S.S.T. Bergamo Ovest – Ospedale di Treviglio, difeso dall’avvocato Marco Cocilovo, ha accertato e dichiarato l’illegittimità della Deliberazione n° 436, del 29 giugno 2020, dell’AO San Pio, con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore della U.O.C. di Otorinolaringoiatra al controinteressato, dottor Domenico Di Maria, risultato secondo classificato nella terna dei candidati idonei all’assunzione dell’incarico. Pertanto, il Giudicante ha dichiarato il diritto del dottor Nardone, risultato primo nella graduatoria finale stilata dalla Commissione, per aver ottenuto il migliore punteggio, al risarcimento dei danni. In particolare, si legge nella Sentenza: «… La motivazione contenuta nella delibera conclusiva del procedimento invece, oltre a non richiamare analiticamente le valutazioni della Commissione, non indica altri elementi idonei a valorizzare le superiori capacità del candidato preferito [il dottor Di Maria] a quello avente miglior punteggio [il dottor Nardone], risultando, così, confusa, generica e perfino contraddittoria». In merito alla motivazione contenuta nella delibera conclusiva, a giustificazione della scelta del candidato favorito che risultava secondo per punteggio, e che ci siamo preoccupati di andare a leggere, è appena il caso di evidenziare che il dottor Ferrante, per come lo ricordiamo noi che abbiamo subito le sue artistiche querele, avrebbe potuto sicuramente fare di meglio e sbrigliare in maniera più coreografica, la sua fantasia che, in molte occasioni ha dato prova provata di incredibili ed inedite creazioni. Infatti la motivazione in questo caso è stata assai inconsistente e come tale bocciata! Auguri e complimenti al dottor Massimiliano Nardone, l’atto di giustizia di oggi rimette in corsa la speranza che tutti coloro, che hanno subito ingiustamente un giudizio di comodo, possano essere risarciti dalla vita e dalla Giustizia Giusta. Hasta la vista!
Prima o poi, i nodi vengono al pettine.
Sei stato la rovina di Caserta e lo sarai di Benevento .
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