OSPEDALE SAN ROCCO, RESSA AL CUP, INDICAZIONI SBAGLIATE E UTENZA INFEROCITA

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%name OSPEDALE SAN ROCCO, RESSA AL CUP, INDICAZIONI SBAGLIATE E UTENZA INFEROCITA(f.n.) – Il caos incombe sul Cup del PO San Rocco di Sessa Aurunca…la folla si ammassa da giorni davanti allo sportello, in attesa di presentare le diverse richieste ed ottenere miracolosamente la possibilità di usufruire di un servizio, mentre due scuole di pensiero, procedono su percorsi paralleli ed entrambe appaiono, drammaticamente credibili e possibili, perché ispirate allo stesso identico problema: il senso intimo e visceralmente sentito, della disorganizzazione più totale e disgregante, che presiede alla vita stessa del presidio aurunco. Da mesi ci interroghiamo sui risultati degli studi “leggiadri” che la dottoressa Fornasier sta producendo grazie alle “sudate carte” richieste ritualmente al personale, testimone delle diverse vicende, nella speranza che una volta fattasi un’idea dell’ensemble si possa sperare in una soluzione drastica dei vari problemi, o no?  Oggi intanto, alla base dei problemi a cascata, che si registrano vi è il notevole carico di lavoro conseguente e derivante dalla fine delle convenzioni, con i vari centri che erogavano servizi sanitari, come analisi cliniche, visite specialistiche etc. L’utenza si riversa quindi allo sportello del Cup del San Rocco, per le diverse richieste. Ieri mattina ad esempio, si è registrato il panico, perché il Cup era addirittura chiuso. La motivazione della chiusura, che ha ispirato la prima scuola di pensiero, narrava che i due impiegati, due, non uno di più, erano ammalati entrambi e quindi allo sportello, non vi era nessuno. La porta del Cup era chiusa e l’eventuale sostituto degli assenti, pare abbia cercato inutilmente la chiave, sotto la guida illuminata del cosiddetto vice direttore sanitario, eccellentissimo dottor Passaro, il quale venuto a conoscenza infine, che la chiave era sotto la custodia di uno dei due impiegati ammalati, e poiché ammalato impossibilitato a muoversi, visto che, neanche a pensarci che ve ne fosse un duplicato in direzione sanitaria, ordinava di procedere a forzare la serratura, con l’aiuto di una sega… Entrati che furono, audaci come terminator, si passava alla ricerca disperata della seconda chiave, quella che avrebbe dovuto %name OSPEDALE SAN ROCCO, RESSA AL CUP, INDICAZIONI SBAGLIATE E UTENZA INFEROCITAaprire la cassaforte che conteneva carte, denaro e tutto ciò che occorreva per le pratiche da avviare. Scartata fortunatamente ed assai prudentemente, l’idea di far saltare lo sportello della cassaforte, con una carica di dinamite, come i nostri eroi avevano potuto ammirare nei film western, si pensava di comunicare all’utenza, di recarsi con le ricette vistate, al Tabacchi o alla Farmacia, per pagare il ticket. Quindi, tanto per fare un esempio pratico, se una donna gravida riesce ad essere tanto fortunata, da raggiungere in tempo utile lo sportello del Cup, dopo che le avranno vistato l’impegnativa, dovrà andare, magari a piedi o al Tabacchi o alla farmacia e poi tornare a fare la visita in Ospedale…E noi tutti saremmo portati a credere che le difficoltà finiscano qui….ma non è così, perché apprendiamo adesso che questi scienziati della sanità, purtroppo non sono, allo stato, neppure in grado di offrire una informazione corretta…Infatti, come potete leggere nelle foto, sono stati affissi dei cartelli in cui si spiega all’utenza che, per il pagamento dei ticket, bisogna rivolgersi alle farmacie territoriali, ma non si specifica che prima di recarsi in farmacia a pagare, si deve far vistare l’impegnativa, altrimenti non si può pagare…Poi…se l’utente perde la bussola e fa uno sproposito, l’utente è scostumato ed incivile…Siamo praticamente senza parole e teniamo presente, che in tutto questo variopinto ensemble, il numero di prelievi di sangue consentito, continua a non superare i venti giornalieri… e mentre la fanciulla del West, al secolo la Ds del San Rocco, scuote la folta capigliatura, nel faticoso tragitto tra un cartellino %name OSPEDALE SAN ROCCO, RESSA AL CUP, INDICAZIONI SBAGLIATE E UTENZA INFEROCITAmarcatempo, stancamente inserito ed un crollo verticale sulla poltroncina accogliente, questa mattina, dinanzi alla stessa situazione di ieri, qualcuno ha pensato bene di chiamare un congiunto appartenente ai Nas e di protestare con il Passaro, il quale con candore invidiabile, ha risposto che non poteva fare niente, per porre rimedio al disastro in progress… La seconda scuola di pensiero cui abbiamo accennato sopra, differisce dalla prima, soltanto sulle cause…Parrebbe infatti, che i due impiegati del Cup, abbiano dato forfait, soprattutto perché esausti e sfiniti, visto che dalla direzione sanitaria non si muove una virgola, per raddrizzare la barca e tentare almeno, di sopperire al disagio evidente, che la mancanza di personale, in aggiunta alla catastrofica disorganizzazione, stanno provocando. È appena il caso di sottolineare che, anziché chiamare disordinatamente il personale, da un reparto e dall’altro, per tamponare e far fronte, peraltro in maniera assai approssimativa, alle necessità impellenti, si potrebbero reclutare gli infermieri “a riposo” nella Direzione Sanitaria, visto che quando si tratta di mettersi in lista per un servizio retribuito, in regime di straordinario, sono sempre disponibili. Hasta la vista companaeros! %name OSPEDALE SAN ROCCO, RESSA AL CUP, INDICAZIONI SBAGLIATE E UTENZA INFEROCITA