ROMA – A dieci anni dalla caduta di Gheddafi, la Libia stenta ancora a trovare stabilità e pace sociale. E per cercare di capire cosa stia alla radice di queste difficoltà, l’Accademia Angelico Costantiniana ha organizzato la conferenza Dall’occupazione italiana alla caduta di Gheddafi. Storia della Libia moderna, primo grande evento dell’Anno Accademico 2021-22, che sarà inaugurato il 26 novembre presso la Sala Conferenze del Complesso Monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni, in Piazza Salvatore in Lauro.
La conferenza dicembrina, ospitata dall’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra prende le mosse dalle vicende coloniali del 1911, per affrontare in successione gli anni del Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale, il dopoguerra e l’era Gheddafi, con un focus sulle vicende della comunità italiana -, interverranno i seguenti relatori: Prof. Gianluigi Rossi, Prof. Luigi Scoppola, il Generale di Divisione Vero Fazio, il Principe Guglielmo Giovannelli-Marconi e lo storico militare Niccolò Lucarelli.
Un’occasione per conoscere più da vicino un Paese mediterraneo che si è rivelato essere ago della bilancia per alcune problematiche della regione, ma che purtroppo non riesce a ritrovare la stabilità interna. Per cercare di capirne le ragioni, i relatori affronteranno alcuni aspetti della recente storia libica che hanno avuto il loro peso anche sulle vicende degli ultimi anni. Così il Principe Alessio Ferrari Angelo-Comneno di Tessaglia, Presidente dell’Accademia, commenta l’iniziativa: «In un momento storico in cui la Libia sta vivendo una sofferta transizione verso un’auspicata democrazia, l’Accademia Angelico Costantiniana, da sempre attenta alle vicende dei Paesi orientali così come dell’area del Mediterraneo, ha ritenuto opportuno organizzare, come primo grande evento del nuovo Anno Accademico, un momento di riflessione sulle vicende contemporanee di questo affascinante Paese che ha con l’Italia legami storici molto forti».
La conferenza, che sarà la prima di un ciclo dedicato alle ex colonie italiane in Africa, si terrà giovedì 2 dicembre alle ore 16, nel Salone delle Adunate presso la Casa Madre dell’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra, in Piazza Adriana 3.
Nel corso della serata, il giornalista e scrittore Giancarlo Mazzuca, già Accademico Onorario, ritirerà il Premio “Angelo-Comneno Ducas per le Lettere 2021”, che gli sarà conferito il 26 novembre. Mazzuca è autore di importanti libri storici come La Resistenza Tricolore. La storia ignorata dei partigiani con le stellette con il compianto Arrigo Petacco (Mondadori 2010); Mussolini e i musulmani. Quando l’Islam era amico dell’Italia, con Gianmarco Walch (Mondandori 2017); Noi Fratelli, con Stefano Girotti Zirotti e prefazione di Papa Francesco (Mondadori 2018). Vincitore di numerosi premi tra cui l’Acqui Storia e il Saint Vincent, nel 2021 ha ricevuto il Premio internazionale di letteratura Città di Como per il suo ultimo libro Montanelli. Dove eravamo rimasti? (Baldini e Castoldi), scritto col fratello Alberto Mazzuca.
Per partecipare inviare mail di conferma all’indirizzo presidenza@accademiacostantiniana.org. L’accesso è consentito previa esibizione del green pass, come da normativa sanitaria vigente.