(f.n.) – L’Asl di Caserta è un arcipelago di stati indipendenti, dai confini semoventi, separati uno dall’altro a colpi di consenso politico. Chiunque tu sia, quindi, o sei funzionale al sistema, oppure devi rassegnarti…perché, non soltanto, non avrai alcuna possibilità di far valere i tuoi diritti ma, qualora tu ricopra una qualsiasi carica, devi sapere che, ogni occasione sarà quella giusta, per farti sentire un paria…Se, poi, ti consenti il lusso di denunciare un abuso, un’ingiustizia, un volgare favoritismo, ricordati che sarai perseguitato e se esibisci qualche “carta” a sostegno delle tue ragioni, ebbene, sappi che quel foglio, è destinato ad essere considerato un falso e le tue denunce saranno sempre definite “l’ennesima mistificazione”. Quel che accade al sindacato Nursind, somiglia molto agli effetti del triste destino, che si riserva a chi non è funzionale al sistema… Coincidenza?, caso fortuito?, allucinazione?…mah!, fatto è che qualche tempo fa, il Nursind aveva cercato di rappresentare la necessità di un comando per il rientro a Caserta, di due infermieri iscritti al sindacato, in servizio nella struttura sanitaria pubblica, di una città della Calabria, una delle due richieste, tra l’altro, era motivata da gravissime ragioni familiari. Il segretario territoriale del Nursind, che non aveva riscontrato alcuna difficoltà da parte della Direzione Generale dell’Asl, in un primo momento, nei confronti della richiesta ed il comando sembrava essere stato accordato, dopo avere chiesto regolarmente ed ottenuto il nulla osta dalla struttura di provenienza, qualche giorno fa, ha appreso che inspiegabilmente (inspiegabilmente?) il comando di cui sopra, era stato bloccato…Sarà un caso ma, proprio nella fase intermedia, tra la richiesta, l’accettazione e il passo indietro, il Nursind aveva svolto una piccola indagine illuminante su un fatto assai curioso, ottenendo peraltro, ampia soddisfazione dalla “storia scritta” dagli uomini. Ricordate la vicenda dei letti per la Uoc di Ginecologia e Ostetricia del PO San Rocco di Sessa Aurunca?, ebbene, il sindacato, come tutti noi del resto, si meravigliava che, a lavori di ristrutturazione ultimati, i posti letto nel reparto di Ginecologia, continuassero ad essere soltanto sei, a fronte dei diciotto che avrebbero dovuto essere…il sindacato si è opportunamente informato, come noi del resto ed è venuto a conoscenza che i letti nuovi, erano stati regolarmente ordinati l’anno scorso, alla ditta Malvestio Spa di Padova, ma…allora?, dove erano andati a finire?, il segretario territoriale Antonio Eliseo, allora pensò di scrivere alla ditta ed ottenne una chiara risposta: i letti erano stati regolarmente consegnati al PO San Rocco nel mese di marzo del 2020. Poiché in Ginecologia non era stato consegnato nulla…qualcuno, compreso noi, iniziò a sospettare che i letti della Malvestio fossero andati a finire nella UOC di Medicina dove, peraltro vi erano letti nuovi….Appurato senza possibilità di dubbio, che i letti attualmente presenti nella UOC di Medicina, erano quelli che avrebbero dovuto essere sistemati in Ginecologia, restava un interrogativo senza risposta: dove erano andati a finire i letti seminuovi della UOC di Medicina?, qualora fossero stati rottamati, avrebbe dovuto esserci comunque, una traccia scritta, come si fa in tutte le aziende…Ma in questa Azienda Sanitaria innanzitutto, pare non si abbia dimestichezza alcuna, con sindacati che fanno il loro dovere e si preoccupano dell’efficienza e del servizio dell’Azienda stessa e dei diritti dei lavoratori e soprattutto del malato…pertanto uno che fa il sindacalista come lo fa Antonio Eliseo, può essere soltanto di intralcio…Se così non fosse, alle richieste di chiarimenti dello stesso, l’Azienda non soltanto avrebbe dato seguito nell’immediato, ma avrebbe aperto addirittura una indagine, che offrisse chiarezza sulla destinazione finale, dei letti seminuovi della Uoc di Medicina…proprio a tutela dell’immagine stessa dell’Azienda e di chi vi lavora. Invece non vi è stata reazione alcuna, se non l’accusa di mistificazione, gettata nel mucchio e la strana, improvvisa, ingiustificata decisione di non dare seguito positivo al comando, che avrebbe consentito ai due infermieri in servizio in Calabria, di tornare a Caserta. Un caso?, una coincidenza?, cause di forza maggiore?, non è dato sapere e se non è dato sapere, riteniamo di avere il diritto di avanzare ipotesi, o no?, e non finisce qui…nel senso che non finiscono qui le coincidenze…Il Nursind, infatti, aveva chiesto l’utilizzo della sala convegni dell’AO Rummo di Benevento, per un evento formativo, regolarmente accreditato, da tenersi l’11 dicembre p.v. e la sala era stata regolarmente concessa. Poi…evidentemente qualcuno ha deciso che questo sindacato che infrange la tradizione e desidera fare le cose come si deve e non si accontenta delle spiegazioni di comodo e vuole andare fino in fondo…ebbene questo sindacato “impiccione”, ha bisogno di una lezione e intanto…l’autorizzazione all’utilizzo della sala, gliela revochiamo… tiè! Non faremo commenti perché sarebbe come guastare l’atmosfera preziosa del “superfluo”…Infatti il tutto si commenta da sé…Hasta la vista!