SESSA AURUNCA, AMBIENTALISMO A FASI ALTERNE!

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INCONTRO TRA IL SINDACO E LEGAMBIENTE…MA TACCIONO SUGLI AFFARI IN CORSO. CHI SONO GLI ATTORI?

   –   di Salvatore Zinno   –                                                                 

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Foto tratta dalla pagina FB di Lorenzo Di Iorio

 L’amore per l’ambiente in generale e per il proprio territorio in particolare, è un nobile valore da riconoscere a chi lo possiede e gliene va reso merito senza limitazioni alcune…quando però è sincero e misurabile nella costanza del proprio vivere quotidiano; altrimenti diventa mero calcolo opportunistico.

Breve premessa per analizzare alcuni fatti sessani.

Due giorni fa, l’allegra macchina comunicativa del sindaco Di Iorio, alle 08:07 di mattina, scrive: “Nel pomeriggio di ieri ho ricevuto i rappresentanti del Circolo di Legambiente. Mi hanno consegnato una lettera con una serie di valide e condivisibili proposte per la tutela del nostro territorio….e bla bla bla”; con tanto di foto ricordo tra il sindaco e la delegazione ambientalista.

Alle 09:49 risponde Legambiente Sessa Aurunca con un proprio post nel quale scrive: “Il Circolo di Legambiente di Sessa Aurunca ha incontrato nella giornata di ieri il neosindaco Lorenzo Di Iorio per farsi portavoce di proposte/problematiche del territorio offrendo collaborazione operativa e formativa per tutte le attività di sensibilizzazione sulle tematiche ecologiche….e ancora bla bla bla”.

Incontro cordiale tra amici, alcuni dei quali ex candidati nelle liste di Di Iorio appunto, nel quale si è chiacchierato di massimi sistemi: centrale nucleare, raccolta rifiuti, parchi giochi per bambini, la pineta di Baia Domizia…o quel che ne rimane dopo la strage di pini ad opera della “cocciniglia tartaruga” (Toumeyella parvicornis), fantasticando di ipotetiche espropriazioni proletarie per restituire l’area verde alla pubblica fruizione – oltre la metà della pineta che va dal camping internazionale alla foce del Garigliano è di proprietà privata della Soc. Moccia S.r.l. che ad inizio anni ’80 tentò una speculazione immobiliare sull’area (NDR).

Insomma, raccontata così come l’hanno raccontata loro, gli amici della foto, sembra che tutto viaggi in sintonia…ma a noi i conti non tornano…non una parola ad esempio, sulle centinaia di micro-discariche che infestano il comune, da: San Carlo a Levagnole, dalla foce del Garigliano a Valogno…passando per il centro cittadino di Sessa ed il parco ragionale che lo attraversa; ma tant’è!

Partiamo dalla fede ambientalista del sindaco, annunziata al popolo sul finire del mese di agosto; mentre che ancora ci bagnavamo nella acque tirreniche domiziane, venne fuori la notizia che la Regione Campania stava autorizzando la realizzazione di un impianto per la produzione di compost nella zona tra le frazioni di Carano, Piedimonte e lo scalo ferroviario. Di Iorio dette fiato alle trombe e comunicò di aver appreso la notizia per vie non ufficiali e di essere intervenuto e di aver per “bloccato l’impianto di compostaggio, grazie ad un amico mio della regione” (cit). Applausi a scena aperta, bravo, super, grande, immenso, ecc ecc…gli fece subito eco la nostra Legambiente sessana, schieratasi politicamente al suo fianco, plaudendo l’operato dell’allora candidato sindaco e mostrando indignazione per il blitz che la Regione stava cercando di compiere in danno della popolazione sessana. Scrissero anche una sdegnata lettera al Commissario Prefettizio, chiedendogli di rimandare qualsiasi decisione alla prossima amministrazione democraticamente eletta…la loro appunto. Bene, oggi l’amministrazione è stata democraticamente eletta ma dell’impianto di compostaggio non si è più parlato…chisssà se nella conviviale di martedì pomeriggio, magari di fronte a caffè e pasticcini si è toccato l’argomento?

Intanto, un serio movimento ambientalista, seduto di fronte ad un neo-sindaco che ha mostrato una grande fede ambientalista – almeno nel caso dell’impianto di compostaggio – avrebbe dovuto chiedere conto di quanto si sta realmente realizzando sul territorio.

Cosa? Ve lo diciamo noi…

Ricapitolando: Di Iorio, ad agosto annunciò di aver saputo della realizzazione dell’impianto di compostaggio grazie a suoi personalissimi contatti negli uffici regionali, tant’è che a seguito della sua “soffiata” elettoral/ambientalista, lo stesso Comune di Sessa, nelle persone dei capi settore Fusco e Trabucco, prese carta e penna e scrisse alla Regione Campania chiedendo di ripetere la procedura di avvio per il rilascio della VIA in quanto il municipio sessano non aveva mai ricevuto in forma ufficiale alcuna informazione. Sembrerebbe una barzelletta, ma non lo è, ci sono le carte ufficiali…

Di Iorio però, vantandosi dei suoi “buoni uffici” e del fatto che grazie alla sue “relazioni” regionali si è sventato un attacco alla serenità dei cittadini aurunci, non è stato capace di guardare nelle più immediate vicinanze; difatti, mentre a Napoli l’Amministrazione regionale veniva “bacchettata” dagli ambientalisti sessani e dai solerti funzionari municipali ai quali non la si fa e nulla gli passa sotto al naso, venivano concesse ben tre autorizzazioni per degli impianti trattamento rifiuti.

TRE IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI…Legambiente Sessa Aurunca, hai capito?

  • Maggio 2021, società Eco Italia Green Srl con sede in Fondi (LT), autorizzazione unica ambientale per un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi in loc. Quintola.
  • Ottobre 2021, società Global Recyclyng soc. cop. con sede in Sessa Aurunca, autorizzazione unica ambientale per un impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi in loc. domiziana km 0,300.

Invece, il terzo impianto in fase di realizzazione, a Settembre 2021 subisce un preliminare stop da parte di ARPA Campania che giudica non sufficienti le rassicurazioni progettuali della società Buttol srl e ne smonta in ben 37 punti l’istanza di variante in ex art. 208 d.lgs 152/2006 per la realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento e recupero rifiuti.

Della questione, torneremo sicuramente a parlare in attesa di raccogliere ulteriori elementi che ci convincano della buona fede di “les amis de la photographie”, anche se già alcune colombe ci sussurrano di alcuni “legami stretti” tra le ditte suddette e qualche amministratore di peso.

Ecco…il sindaco ambientalista a fasi alterne, sa quello che succede negli uffici napoletani e non si accorge di ciò che invece si produce negli uffici del proprio comune?

D’altra parte, qualcosa vi avevamo già anticipato ad inizio ottobre prima del voto ma veniamo sempre giudicati delle inascoltate Cassandre (Leggi quì) e presi poco in considerazione – NDR.

Gli ambientalisti sessani invece, sono a conoscenza di queste autorizzazioni già rilasciate dal municipio aurunco e di quant’altro è in fase autorizzatoria, oppure si lasciano “infilare” nel cervello gli argomenti di discussione solo ed esclusivamente dal loro amico sindaco?

Questi sono gli interrogativi che consegniamo a voi lettori per i quali, ne siamo certi, non otterremo che ulteriore imbarazzante silenzio!

In conclusione: L’amore per l’ambiente in generale e per il proprio territorio in particolare, è un nobile valore da riconoscere a chi lo possiede e gliene va reso merito senza limitazioni alcune…quando però è sincero e misurabile nella costanza del proprio vivere quotidiano; altrimenti diventa mero calcolo opportunistico.