ASL CASERTA, SPRECHI, SPRECHI, SPECHI, SPRECHI, SPRECHI,…..E IO PAGO!!!

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“Sarebbe bene utilizzare il metodo della Campania, perché procurarsi la cosiddetta ‘green card’ (green pass? n.d.r.) è una cosa maledettamente complicata per chi non ha familiarità con l’uso dei computer”. Era il 23 luglio 2021, quando De Luca, per giustificare l’incomprensibile spesa di oltre 3 milioni di Euro per la realizzazione delle famose Card Covid plastificate (unica Regione d’Italia!!!), così esordiva. Anzi, rincarava: “Per quanto riguarda le informazioni sanitarie, non tutti lo sanno ma la green card nazionale non fa altro che certificare i dati che le Regioni trasmettono a Roma”. Come a dire, tu Ministero della Salute puoi fare il Green Pass solo grazie alle notizie che ti fornisco io! Perciò: “zitto e…muto!”. Siamo partiti con il green pass (? n.d.r.), con la carta di certificazione, già da 4 mesi. Ad oggi abbiamo distribuito 700mila green card campane a chi ha fatto la seconda dose. Queste tessere di vaccinazione, per quanto riguarda la Campania, avranno lo stesso valore del ‘green pass’ nazionale, annunciava il governatore Vincenzo De Luca. E abbiamo già speso oltre 3 milioni di Euro!!!! “zitto e…muto!”. Il tutto è proseguito nonostante l’avvertimento del Garante per la Privacy e le Asl continuano a contattare i cittadini che hanno completato la vaccinazione e li avvisano che possono andare a ritirare la card che sarà utilizzata per alcuni settori economici, in particolare il comparto turistico come cinema, teatri, musei, ristoranti. Però, però, l’Asl di Caserta si può permettere molto di più! “zitto e…muto!”.

L’Asl di Caserta, insomma, su iniziativa e firma dell’incontrastabile Dr. Michele Giuseppe Tari e la benedizione di Ferdinando Russo, con Determina Dirigenziale n. 7684 del 27.10.2021, onde “avvisare e contattare i cittadini per la consegna della “contestata” card plastificata”, elargisce un affidamento diretto per “Attivita’ di Back Office e Distribuzione Card Vaccinali Regionali per Campagna Vaccinale Anticovid – Affidamento” per la bellezza di 38.302,20 Euro!!! E cosa sarebbe questo Back Office? La Determina così spiega “Data la complessità della Campagna Vaccinale con prime, seconde ed ora anche terze dosi, con diverse disposizioni di utilizzo dei vari vaccini, e gli altri aspetti amministrativi per il rilascio del green pass, l’Azienda ha istituito vari indirizzi mail a supporto dell’utente che può segnalare criticità e porre quesiti su tutte le problematiche annesse alla vaccinazione. Si rende quindi necessario potenziare un servizio di Front Office e Back Office per dare risposte esaustive a tutti gli utenti. Inoltre la ditta affidataria della regione Campania per le stampe delle Card vaccinali, consegna settimanalmente un notevole numero di card che vanno differenziate ed inviate ad ogni singolo comune dell’Asl di Caserta”. Insomma, l’Asl di Caserta, per la distribuzione delle Tessere Plastificate, si sostituisce ad Amazon, fungendo da Corriere Express (Back Office?). Il tutto per la modica cifra di Euro 38.000,00.  E, per dare risposte esaustive a tutti gli utenti, (Front Office?), non ci si avvale di Personale interno (Urp) né tantomeno della Comunicazione Istituzionale (???).“zitto e…muto!”. Anzi no,  “Il Servizio ha lo scopo di Supportare il personale ASL Caserta nella attività di front office e back office collegate alla campagna vaccinale anti covid-19”. A questo punto, visto che tanto si parla nei talk show televisivi sul “disastro procurato dalla comunicazione in tempo di pandemia”, il cittadino di cosa deve avvalersi per certificare la propria vaccinazione? Del Green Pass ministeriale o della Green Card plastificata di De Luca, Tari e Russo? E chi deve formalmente denunciare il cittadino qualora si verificasse quanto evidenziato dal  “Provvedimento di avvertimento alla regione Campania in merito all’uso delle certificazioni verdi Covid-19 – n. 207 del 25 maggio 2021” da parte del Presidente Stanzione Garante della Privacy? Provvedimento: a) ai sensi dell’art. 58, par 2, lett. a), del Regolamento avverte la Regione Campania e tutti i soggetti coinvolti che i trattamenti di dati personali effettuati in attuazione dell’ordinanza n. 17 del 6 maggio 2021 del Presidente della Regione Campania, sulla base delle motivazioni espresse in premessa, possono violare le disposizioni del Regolamento di cui agli artt. 5, 6, par. 3, lett. b), 9, 13, 14, 25 e 32; b) trasmette copia del presente provvedimento al Presidente del Consiglio dei ministri e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per le valutazioni di competenza; c) ai sensi dell’art. 154-bis, comma 3, del Codice, dispone la pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. (Roma, 25 maggio 2021). Cosa questa, ancora più grave se solo si pensa che il Dr. Michele Giuseppe Tari, a tutt’oggi risulta essere il Dirigente del Servizio sulla Trasparenza nominato dal Direttore Generale con delibera n. 180 del. 19/02/2014 e confermato con delibera n. 602 del 8.5.2018. Quindi, tenuto al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali come evidenziato dal Garante della Privacy che “avverte la Regione Campania e tutti i soggetti coinvolti che i trattamenti di dati personali effettuati in attuazione dell’ordinanza n. 17 del 6 maggio 2021 del Presidente della Regione Campania, sulla base delle motivazioni espresse in premessa, possono violare le disposizioni del Regolamento di cui agli artt. 5, 6, par. 3, lett. b), 9, 13, 14, 25 e 32”. Che dire? “zitto e…muto!”.