Una classe politica inconcludente ed inadeguata – ha argomentato il sindacalista – ci ha proiettati agli ultimi posti nelle classifiche della qualità della vita e queste hanno purtroppo distolto l’attenzione dalle tante qualità, dalle eccellenze e delle potenzialità del nostro territorio. Caserta è capitale di cultura ed agroalimentare ed aspetta che giungano a conclusione i valori risorgimentali che abbiamo celebrato negli scorsi giorni: soltanto la piena occupazione coniugata al femminile colmerà il gap reddituale tra nord e sud. Parlare di tempi della città non vuol dire soltanto aprire una discussione sugli asili nido, che nell’accezione casertana diventano micro asili; vuol dire organizzare i servizi in modo che le famiglie possano fruirne. Infrastrutture, qualità dei manufatti, diritti dei lavoratori devono rappresentare il portale che consentirà alle persone e non alle economie di venir fuori dalle difficoltà. Abbiamo il dovere di far sviluppare l’Interporto Sud Europa che deve rappresentare la porta di accesso al meridione.
CONVEGNO SU SVILUPPO AGRICOLO, UGL: CASERTA PRIMA NELLE CLASSIFICHE ECONOMICHE E SOCIALI
CASERTA – E’ stato un intervento a tutto campo quello che il Segretario Territoriale della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo ha proposto Sabato pomeriggio ai tanti convenuti al convegno “Sviluppo agricolo, enogastronomia, prodotti locali, nuove nicchie di mercato, turismo” che si è tenuto al complesso monumentale del Belvedere di San Leucio nell’ambito della tre giorni denominata Stati generali di Terra di Lavoro e che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo dell’impresa e dei NAS.
In campo Agroalimentare – ha proseguito Palumbo – registriamo la presenza sul territorio delle più grandi multinazionali del settore, ciò vuol dire che siamo attrattivi, ma non basta. Il primo nemico dell’agroalimentare è l’Italian sounding – che il dirigente della Ugl trasforma in Campanian sounding per far comprendere agli astanti che l’argomento non è avulso dal territorio. E’ tempo che i produttori trovino il modo di consorziarsi, bisogna assicurare grandi produzioni per vendere all’estero ad alla Grande Distribuzione, se ognuno pianta la propria bandierina come si fa giocando a Risiko, sarà difficile vedere benefici ed il “Parmesan” regnerà indisturbato. Se ci mettiamo seriamente al lavoro- ha concluso Palumbo – scommetto che Caserta sarà prima e non più ultima nelle classifiche italiane.