– di Pasquale Ferretti –
SESSA AURUNCA – Piazza Mercato. L’una di notte circa di un normale sabato sera. D’improvviso un boato irrompe nella serata a sovrastare anche i decibel di una musica insensata quanto assordante. Scoppiano pezzi di vetro dappertutto. C’è il sangue e ci sono i feriti.
Qualcuno direbbe che è una normale rissa dovuta all’alcool e al mix con alcune droghe, il che è vero: ma dietro il fatto si nascondono dettagli a dir poco raccapriccianti.
Il motivo della rissa pare essere legato a problemi di ‘possesso’ della piazza di spaccio: e che nessuno si scandalizzi.
Da anni ormai il centro storico di Sessa Aurunca è ostaggio di alcuni sedicenti personaggi malavitosi che nell’omertà più totale stanno ‘ghettizzando’ intere aree di città. Hanno un piccolo nucleo di faccendieri, per lo più giovanissimi, che pian piano stanno disegnando percorsi molto pericolosi all’interno del contesto urbano. Stanno nascendo le prime attività commerciali ‘sospette’ e pian piano il centro storico si sta spopolando, con molte famiglie che decidono di vendere le proprie abitazioni per trasferirsi altrove, pur di evitare i sedicenti personaggi che stanno terrorizzando un po’ tutti.
Il problema maggiore è che la violenza, che deve essere una spia importante per valutare il benessere sociale, viene spesso snobbata pur di non turbare gli equilibri con le poche attività che si impegnano ad organizzare eventi. Ovviamente, bisognerebbe anche discutere della qualità degli eventi organizzati, che sembrano essere soltanto un’occasione di guadagno per i gestori che una volta chiamati dj ‘spaccatimpani’ o i soliti gruppetti di musica live, lasciano che le serate vengano soltanto riempite dall’alcool che per loro rimane l’unica fonte di guadagno. Si campa di rendita insomma, come Sessa Aurunca campa di quella rendita storica che pare essere una panacea e che sembra osteggiare qualsiasi occasione di critica.
E la politica? Il neo Sindaco è impegnatissimo a tenere i fili dell’amministrazione appena nata, che già da i primi segni di squilibrio con tutte le parti che rivendicano i propri interessi. Così una volta sistemate le fioriere e i camposanti, lasciano che la piazza principale della città sia preda di una sosta selvaggia, di un non controllo che sta generando un clima surreale, che annichilisce sempre di più la coscienza civica. C’è paura di denunciare, anche perché le forze dell’ordine conoscono tutto. Conoscono i nomi, i legami, e il resto, eppure non si muove un solo dito per cercare di ristabilire un clima di benessere. Questo episodio gravissimo, fa il paio con un altro episodio avvenuto poche settimane fa, quando un gruppo di giovani ha massacrato un extracomunitario per le vie del centro: di questa notizia ovviamente, il nulla.
Si ha la netta sensazione che si stia sottovalutando un problema che sta diventando una polveriera sempre più gonfia e pronta all’esplosione. La miccia è senz’altro l’omertà del cittadino che preferisce coltivare il proprio orticello, preoccupato sempre più di non ledere l’identità di una città di storia.
Il forte rischio però è che questa città così tanto gloriosa, rischia di diventare un feudo di violenza e qualunquismo da cui poi risulta difficile venire fuori.