OSPEDALE SAN ROCCO, CONCORSI & CANDIDATI IDONEI SECONDO…IL METEO

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(f.n.) – Tra le numerose vicende che destano sconcerto nel variegato panorama dell’Asl di Caserta, forse le più imbarazzanti sono quelle che nascono, pascolano e godono talvolta, di un favore superiore, che somiglia da vicino al conferimento di immunità perenne,  all’interno dei Presidi Ospedalieri di Aversa e Sessa Aurunca…Una bella corsa, liscia e priva di ostacoli, tra i due Presidi, anche se il San Rocco per certi versi, riesce a superare, soprattutto in strafottenza e gran dispregio della norma, tutti gli altri possibili concorrenti in gara. E veniamo all’ultima novità, che non può fare a meno di attirare la nostra attenzione e suscitare una violenta, quanto inutile indignazione. Infatti, nonostante le innumerevoli segnalazioni, peraltro documentate, la direzione generale dell’Asl sembra volutamente ignorare le anomalie e le discordanze, nonché le storture più volte evidenziate. Pertanto, non dovrebbe meravigliare se la regola viene per l’ennesima volta ignorata e pur di ottemperare ai desiderata del potente feudatario politico, padrone e signore dei destini della collettività aurunca, si salta a piè pari la norma, il rispetto che si deve al merito altrui e quella legge che dovrebbe essere uguale per tutti. Come diceva un cow boy in quel film famoso?, “siamo tutti uguali ma io sono un po’ più uguale”…Ecco… in quel dell’Asl, con particolare riferimento al San Rocco di Sessa Aurunca, è così che funziona…c’è sempre qualcuno che alla fine risulta un po’ più uguale… E “sfoglia sfoglia” troviamo la delibera 1120 del 13 luglio 202, relativa all’avviso pubblico per il conferimento di incarichi quinquennali, di direttore di struttura complessa, disciplina di Anestesia e Rianimazione dei Presidi Ospedalieri di Marcianise, Piedimonte Matese, Maddaloni e Sessa Aurunca, del 13 novembre 2018, pubblicato inoltre nel Burc del 12 agosto 2019 e per il quale erano pervenute le istanze dei vari partecipanti. Sul tempo trascorso e sulle varie pause e sull’incarico a Domenico Bova e su tutto il resto, abbiamo abbondantemente parlato nell’imminenza del pensionamento dello stesso (LEGGI QUI), evidenziando peraltro in determinate circostanze, un modus agendi, originale, un procedere alla carlona, fuori dalla regola e che la neo Ds Stefania Fornasier, sembrava non essere in grado di gestire. Infatti il dottor Bova aveva spinto il suo raggio di azione e di potere, fino a nominare il suo sostituto, quando tale nomina spettava esclusivamente al Direttore Sanitario dell’Asl. A prescindere dalla nomina in sé che Bova non aveva alcun titolo per fare, sul vetrino restava il nome dell’incaricato Domenico Perretta, che non avrebbe potuto essere nominato, a causa delle note vicende che lo vedono assieme ad altri, indagato in un procedimento penale per truffa ai danni dell’Asl. Ricordiamo che, alla fine della giostra, dopo un paio di “inciampini” della Fornasier, fu nominato sostituto il dottor Biagio Raucci, l’unico legittimato a ricoprire la carica di cui sopra. Ebbene, se a qualcuno per caso pungesse vaghezza di credere che i potenti demordano dalle loro intenzioni, quando si tratta di dar prova di sé e del loro potere, ebbene sarebbe il caso di svegliarsi di colpo, perché se al dottor Perretta si è chiusa una porta a monte, ci ha pensato l’Asl ad aprirgli una finestra a valle. Infatti, tra gli aspiranti considerati idonei a partecipare al concorso di cui sopra, per l’incarico di direttore della Uoc di Anestesia e Rianimazione, troviamo, indovinate un po’?, ma il nome di Domenico Perretta, ovvio! E non riteniamo vi sia stato alcun errore di trascrizione, né di verifica, in quanto gli elenchi sono stati aggiornati recentemente, prova ne sia l’indicazione contenuta nell’avviso, che precisa come il dottor Giuseppe Casino e il dottor Domenico Bova non siano stati valutati ai fini delle procedure di ammissione, perché collocati in quiescenza. Quindi se ne deduce che la presenza del dottor Domenico Perretta nell’elenco degli idonei, sia stata approvata in scienza e coscienza della direzione dell’Asl. Sarebbe interessante ascoltare tutti coloro che, trovandosi delle stesse identiche condizioni del dottor Perretta, con lo stesso procedimento penale a carico, hanno subito una sorte ben diversa; a quanti di essi sia toccata in sorte la fortunata circostanza, in virtù della quale si è verificato un difetto di notifica. Al di là di tutto, resta sul fondo del barile, ma non troppo in fondo, che la legge è uguale per tutti e se per qualcuno, come nel film, fosse un po’ più uguale, gradiremmo essere informati. Hasta la vista!