(f.n.) – Un’allegra comitiva si aggirava ieri mattina sul tetto del Distretto Sanitario di Mondragone, con progetti alla mano, in stile “Amici miei”, ricordate?, quando il Melandri e soci si presentarono in un paesino dell’Appennino, armati di strumenti topografici e planimetrie, facendo credere agli abitanti del luogo, che nella loro piazza sarebbe passata un’autostrada? La scena comica si è ripetuta a Mondragone, con Zannini che impersonava Melandri, il sindaco Pacifico, l’architetto Magnetta ed altri nei panni di Mascetti, Perozzi e Sassaroli. Ecco… dai geni della comicità italiana anni ’70-’80, alla gran farsa politica del 21esimo secolo, da ieri in onda a reti unificate su fb…Una farsa da sanzionare ai sensi del Codice penale, perché la simpatica brigata propagandistica, per dare maggiore veridicità al film neorealistico da proiettare via social, cosa fa? Si avventura sul tetto del Distretto sanitario, attualmente cantierizzato e quindi inaccessibile ai non addetti ai lavori, non provvisti dei dispositivi di protezione individuale. Ma come?, proprio in casa Asl, si consumano violazioni di questa portata? Quella stessa Asl, che con i propri ispettori va in giro per cantieri ad elevare sanzioni, ai muratori che non indossano il caschetto giallo, permette ai nostri nuovi astri della cinematografia comico-politica d’avanguardia, di andare a spasso sui cantieri senza essere legittimati a farlo, rischiando di “farsi la bua”, per gravare poi, “carucci”, sulle spalle dei contribuenti, per le eventuali cure? Nel video infatti, si vede benissimo il baldanzoso Zannini-Melandri che inciampa sui tavoloni da cantiere…Che scena mortificante per i mondragonesi e per i contribuenti in generale…e che pivelli! Se ci avessero chiesto una consulenza per organizzare questa “zingarata” alle spalle dei bravi mondragonesi, la prima cosa che gli avremmo consigliato, sarebbe stata quella di portare una decina di caschetti gialli da cantiere per infilarci i cosiddetti contenitori di materia grigia…sai che scena ad effetto sarebbe risultata? Ne avrebbero parlato per decenni…Invece no, questi principianti si affidano all’ufficio tecnico dell’Asl delle meraviglie e questi sono i risultati. Il video, a parer nostro, dovrebbe andare direttamente in Procura generando sanzioni “a cascata”, per dirla alla Peppe di Napoli, per le evidenti violazioni in tema di sicurezza sul lavoro. Utopia…Invece, per restare con i piedi ben saldi per terra, ovvero nel campo della cialtroneria politica che ci sommerge, in questa sfida all’ultimo ospedale messa in campo dai due galletti della politica casertana, Oliviero e Zannini, chi vincerà? Chi costruirà per primo il suo (inutile) giocattolo sanitario con tanto di Busto equestre alla memoria in stile conducator centro-americano? Sempre a parer nostro, sia il progetto dell’ospedale di Sessa che questo del non-ospedale di Mondragone, in tempi di riduzione della spesa, di mancanza di medici e infermieri etc etc, resteranno soltanto delle gran prese in giro per i cittadini elettori e contribuenti, “zingarate” appunto, dei vari Mascetti e Melandri… Ma, se dovessimo azzardare una puntata per una scommessa, considerati i tempi biblici delle nostre Asl e della Regione in tema di edilizia sanitaria, come ad esempio per la costruzione del San Rocco di Sessa Aurunca (oltre quarant’anni e si tagliò il traguardo solo grazie agli anatemi dell’allora Vescovo Nogaro) o del Policlinico di Caserta (a proposito, dopo la posa, in favore di telecamere, dell’ennesima “prima pietra” di De Luca di oltre un anno da, quanti milioni di metri cubi di cemento sono stati posati in opera?), noi ci sentiamo di scommettere su Zannini….non per particolari meriti, ma solo per una questione anagrafica che lo vede leggermente in vantaggio rispetto a Oliviero. Anche se ci sarebbe un’altra ipotesi…la più sana ed equilibrata che il De Luca dei bei tempi andati, non avrebbe esitato a tradurre in tesi e ad esporre in uno dei suoi monologhi del venerdì: la brutale ed immediata demolizione di ogni ulteriore smargiassata in danno dell’intelligenza collettiva e delle casse regionali, a favore di uno studio approfondito dei disequilibri del territorio, in materia di strutture sanitarie e di assistenza, perché di questo passo, oltre al danno economico di notevole entità, verso cui ci stiamo avviando, affonderemo lentamente ma inesorabilmente nella palude del ridicolo, mentre al resto del mondo, verranno le coliche addominali a furia di sghignazzare, sulla nostra creduloneria e scempiaggine. Hasta la vista!
Grazie, c’è bisogno di qualcuno che faccia da controcanto dei cialtroni della politica che affollano la nostra rappresentanza politica.
Il rischio è che sempreverde più fortuna diventa la tentazione di disertare le urne: tanto è inutile….
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