di Atos Lugni
CASERTA – In attesa che si realizzi il nuovo stadio ‘Pinto’ della Casertana, Caserta vive un momento decisamente difficile, per quanto riguarda gli impianti sportivi. Troppo tempo è passato da quando la Juvecaserta risiedeva stabilmente nell’olimpo del Basket o quando la città festeggiò l’approdo in serie B. L’ultimo baluardo rimasto a memoria della storia gloriosa dello Sport in città è quel pallone di basket nella rotonda di Piazza Pitesti, anch’esso arrugginito e ‘invecchiato’, chiaro segno che è arrivato il momento di ripartire. Il Palasport di Viale Medaglie d’oro inaugurato nel 1969 con i Campionati Europei di Basket oggi inagibile, ieri sera la Ble Juvecaserta Academy di Pallacanestro è stata infatti, costretta a giocare a Mondragone invece che a Caserta; il Palavignola chiuso ed inagibile, il campo di Baseball di San Clemente mai accatastato e quindi non può usufruire di contributi regionali o statali, poiché il terreno risulta intestato ai vecchi proprietari. Allo stadio Pinto (probabilmente prossimo alla demolizione) è vietato usufruire della pista e delle pedane per l’atletica leggera, un lucchetto ne vieta l’accesso. Nel dimenticatoio allo Sport giocato fa compagnia anche il lato culturale, a Villa Vitrone hanno eliminato il Museo e la Biblioteca dello Sport ed il Museo tecnologico della Olivetti per dare spazio alla società che raccoglie l’immondizia. Infine, le condizioni precarie della pista intorno al Geometra Buonarroti, che era diventato il punto di riferimento per tutti coloro che volevano jogging, si rischia l’infortunio a causa di buche e radici di alberi che hanno reso la pavimentazione adatta ad una corsa campestre.