CAPUA – Pasquale Iorio, di Piazze del Sapere, invia un comunicato stampa con cui vuole proporre alcune visioni di insieme per la città di Capua e come l’associazione sta lavorando in quel senso: “Con un certo interesse e curiosità seguiremo l’evolversi di questo progetto sul Carnevale Globale, che verrà presentato sabato prossimo nel Museo Campano con il coinvolgimento di altre città dove si svolge la tradizionale manifestazione. Anche le iniziative di carattere ludico possono essere un tramite per rilanciare una dimensione e visione più universale della “regina del Volturno”. Ma io credo sarebbe più incisivo ed opportuno seguire altre strade, puntare su valori più consolidati per ripartire con la cultura e ridare prestigio ad una storia millenaria di quella venne definita “l’altera Roma”. A tal fine come rete delle Piazze del Sapere stiamo lavorando in alcune direzioni: in primo luogo intendiamo riproporre all’attenzione il ruolo di Capua nella storia del Risorgimento in occasione del 160° dell’Unità d’Italia, di cui non si parla in questa fase di emergenza sanitaria. Infatti, d’intesa con l’istituto di Studi del Risorgimento e con l’Istituto Pizzi organizzeremo il 17 novembre 2021 nella sede di Capuanova un incontro per ricordare la figura di un grande patriota come Salvatore Pizzi, fondatore della scuola Normale Femminile, una delle prime dedicate alla formazione professionale giovanile, a cui inviteremo anche il sindaco di Procida (sua città natia). Proprio per riprendere il tema della presenza di Capua (vetere e nuova) nel mondo proponiamo alla Presidenza del CdA Museo Campano di organizzare un evento con gli altri musei nazionali, europei e mondiali in cui sono conservati monumenti e vestigia della nostra città (a partire da quelli di Berlino e di Copenaghen in cui si trovano le uniche Matres non esposte a Capua). Infine, con il supporto dell’Università Vanvitelli vogliamo ricordare un altro evento storico di grande rilievo: le Assise federiciane che si svolsero nella città sul Volturno all’inizio del mese di dicembre del 1220. Anche in questo caso si possono invitare le diverse città in cui l’imperatore svevo ha lasciato la sua impronta: a partire da Melfi a Barletta, da Bari a Trani, alle altre città pugliesi e siciliane, del centro nord e della Germania”.