GRAZZANISE (CE) – Il Presidente Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho sarà il 16 ottobre alle ore 18.00 a Grazzanise. “Il Riscatto di una Terra Bellissima – Lo Stato Vince” questo il titolo altisonante dato all’incontro che verterà su ambiente, sport, scuola su beni confiscati alla camorra e che si terrà nella sala consiliare del comune di Grazzanise. Interverranno anche Mario Morcone Assessore alla legalità della Regione Campania e Massimo Urbano, Giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il sindaco Enrico Petrella, l’Amministrazione comunale ed il consiglio comunale tutto parteciperanno all’iniziativa volta ad evidenziare i futuri progetti di sviluppo su beni un tempo appartenenti a compagini malavitose. “Un bellissimo evento volto a far intravedere la futura utilizzazione di luoghi un tempo in mano alla camorra dove tanti giovani potranno vivere significative esperienze, condividere e cooperare e profondere energie in percorsi di cittadinanza attiva ben oltre i confini di Grazzanise, Brezza e Borgo Appio e che vanno dall’attività culturale, al volontariato, alla formazione professionale”. Così il sindaco Petrella. “L’evento è volto a sensibilizzare i giovani e non solo sul rapporto tra sport, ambiente e legalità, con l’obiettivo di diffondere anche una maggiore sensibilizzazione verso uno sport sano che sia vettore di valori preziosi quali il rispetto dell’altro, delle regole e del proprio corpo. Gli eventi sportivi realizzati sui beni confiscati alle mafie e restituiti alla collettività contribuiranno inoltre a far sperimentare ai ragazzi il significato della legalità democratica e del diritto di tutti i cittadini a vivere in un ambiente salubre, riqualificato e organizzato. Ringrazio anche a nome dell’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare e dell’intero Consiglio Comunale il Presidente Nazionale Antimafia Cafiero De Raho, l’Assessore Urbano ed il magistrato Urbano per la gentile partecipazione ad un evento importantissimo. Tante attività sociali, in quei terreni, ville, appartamenti, locali e magazzini sottratti alla camorra, oggi supportano la collettività in servizi preziosissimi per i cittadini, come ostelli che ospitano familiari di persone in cura, l’organizzazione di lezioni e servizi educativi per studenti e giovani o extracomunitari lontani dalla propria terra, centri di ascolto e di assistenza rivolti a tutti coloro che vivono in stato di bisogno e povertà. Confidiamo molto nel riutilizzo di tali beni non solo in termini pratici ma anche morali, perché questi immobili diventano in tanti casi anche un luogo di reinserimento sociale per le persone con disagio fisico e psichico o anche una scuola di formazione dove poter imparare un mestiere ed avere così un’opportunità di lavoro dignitoso – conclude il primo cittadino.
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