– di Francesca Nardi –
Il signor Giuseppe Guida, detto Polpet, sindaco di Arienzo, ma soprattutto presidente dell’Agis, per nomina e scelta del presidente della Provincia Giorgio Magliocca, ha querelato la scrivente in qualità di direttore di Appia Polis, perché ritiene di essere stato diffamato. In verità, non avremmo mai pensato che, rendere un servigio alla popolazione, informandola che l’acqua nelle vasche dello Stadio del Nuoto veniva e viene tuttora erogata da un pozzo artesiano, senza alcun controllo né autorizzazione, si traducesse nel reato di diffamazione, nei confronti di un presidente dell’Agis, che non avendo onorato i debiti con l’Italgas, nel silenzio assenso circostante, aveva determinato il distacco dell’acqua e l’asportazione del contatore. Non avremmo mai pensato che sollecitare l’attenzione delle istituzioni, sullo scempio che si stava perpetrando in danno dello Stadio del Nuoto, al cui interno venivano effettuati lavori a piacimento del presidente, soprattutto nel periodo in cui la pandemia vietava tassativamente qualsiasi attività, che non fosse strettamente indispensabile e prevista dalla norma, per incanto diventasse un reato in danno del Guida che, evidentemente, si sente diffamato dal racconto della verità. Del resto, da uno che appena diventa sindaco, smantella il monumento ai caduti, ci si può aspettare che si senta diffamato persino se gli dici che, tutto sommato, è quasi simpatico. Abbiamo raccontato alla città e alle istituzioni, in diverse occasioni e cercando di rendere “ameno” un drammatico saggio di malagestio, come la presidenza dell’Agis targata Guida, fosse qualcosa di letteralmente scandaloso, spiegando peraltro, le ragioni a monte del giudizio e non tralasciando i particolari, a cominciare dall’allegra gestione del denaro incassato per gli ingressi e per le tessere e che il signor Guida passava a ritirare ogni sabato e del cui utilizzo, a quanto pare, non esiste rendicontazione alcuna. Abbiamo posto l’accento, ripetutamente, sull’allegra e personalissima gestione del personale e dei lavoratori delle cooperative, sperando in un moto di attenzione da parte della Provincia o addirittura degli organi preposti, soprattutto nel periodo in cui si infrangevano tranquillamente le norme; abbiamo atteso che a qualcuno pungesse vaghezza di esercitare un controllo di qualsiasi tipo, ma che avesse almeno avuto la parvenza di un controllo, per salvare le apparenze…Nulla di nulla…abbiamo preso atto dell’inconsistenza della figura del funzionario della Provincia, che si limitava a porre la sua firma sotto alle disposizioni di Guida e lo abbiamo scritto e riferito, ma sia al presidente della Provincia che al resto del mondo, evidentemente, le cose stanno bene così, anzi stanno di lusso! Non resta quindi che convenire, sia pure a malincuore che ognuno è libero di mandare i propri figli ad allenarsi in un acquitrinio se lo desidera, quindi, che l’acqua sia o meno potabile, più o meno controllata evidentemente alla gente interessa poco o nulla… Esiste inoltre un Cda dell’Agis che ha, de facto, avallato e sostenuto ogni intemperanza di Guida ed ogni sua decisione, con un silenzio tanto denso da risultare addirittura disgustoso, ma… sic transeat gloria mundi, o no? Ebbene, a noi, il vittimismo di Guida interessa poco o nulla anzi, interessa nella stessa misura in cui sembra interessare alle istituzioni, l’eventuale infezione che potrebbe beccarsi qualcuno, visto che l’acqua della piscina non risulta essere controllata e visto che non risulta vi sia alcuna autorizzazione ad erogare acqua dal pozzo artesiano. Detto questo, se la querela del Guida dovesse risultare utile ad aprire una indagine a carico di questo signore e di ciò che ha combinato all’interno dello Stadio del Nuoto, negli ultimi tre anni, ebbene, ben venga la querela, anzi ben vengano le querele. Hasta la vista!