“Il sette, per le sue virtù celate, mantiene nell’essere tutte le cose; esso è dispensatore di vita, di movimento ed è determinante nell’influenzare gli esseri celesti”. (Ippocrate)
Ma sette, sono anche le vertebre cervicali che fanno un male dannato quando si infiammano e voi ce l’avete messa tutta per dare il meglio di voi, senza alcuna pietà per le nostre povere esistenze… Sette sono i pianeti sacri ma di sacro, diciamocela tutta, fortunatamente non avete nulla. Sette sono i vizi capitali e le virtù, i primi li abbiamo visti e siamo in attesa di prendere atto delle seconde…Sette sono gli anni di disgrazia provocati dalla rottura dei uno specchio ma… dalla rottura di scatole continuata che avete prorogato per tre mesi estivi, ne vogliamo parlare? Sette sono gli anni necessari perché il corpo si rigeneri, ma quanti ce ne vorranno per rigenerarci dopo questa campagna elettorale all’insegna del filosofico nulla?. sette sono le note musicali e non quelle della spesa che vostra moglie vi mette in tasca tutte le mattine, ridimensionando il vostro ego. Sette sono gli aspiranti sindaci senza quota rosa ma nessuno di voi sembra essersene accorto e per questo meritereste di essere bacchettati sulle unghie ma ci limiteremo a vignettarvi.
Cordialmente
Clitennestra
“A far satira si richiedono alcune cose che in mezzo alla civiltà nostra più non si trovano: ideali ben definiti, convincimenti sicuri, vivo risentimento morale, purezza d’animo, disprezzo della comune opinione, affrancamento dagli interessi volgari, coraggio civile.”
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908
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