ASL, I CALCOLI DI MISSO, LE BIOLOGHE E LA NEMESI…

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(f.n.) – Qualche giorno fa avevamo, con somma meraviglia, pubblicato la notizia relativa all’annuncio di un avviso pubblico, bandito dall’Asl per l’assunzione a tempo determinato per la durata di 8 mesi, eventualmente rinnovabili (consapevoli che il fascino dell’ensemble fosse tutto in quel “rinnovabili”…).. di un dirigente biologo di patologia clinica, cui avrebbe fatto naturale seguito, una bella graduatoria dalla quale attingere alla bisogna, o no? Fin qui nulla quaestio…siamo nell’ordine delle cose dell’Asl de noautri…ma la somma meraviglia derivava dal fatto che, erano appena state eliminate ben undici professioniste del settore che, pur avendo un contratto da precarie, per tre anni avevano lavorato in dispregio ad ogni norma e regola, agli ordini del dirigente che al momento opportuno ne aveva determinato il licenziamento. La leggenda casereccia narra che il dottor Saverio Misso, dirigente del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Moscati di Aversa, che nel corso degli anni non aveva lesinato alle professioniste, sei delle quali peraltro hanno dato mandato ad uno studio legale per la tutela dei loro diritti, il florilegio quotidiano degli epiteti tipici del macho in posizione di comando, avrebbe elaborato questa decapitazione, per favorire sia la sua gentile consorte, incidentalmente parte del tutto, che altri suoi fidati collaboratori. Orbene, poiché noi, sovente, sostenuti e confortati dai controlli incrociati cui indugiamo per mestiere e per passione, ci lasciamo andare a pronostici che, guarda caso, quando si tratta di avvisi pubblici e di concorsi in sanità, sovente risultano veritieri, anche questa volta dovremmo essere in grado di segnalare qualche nome fortunato che andrà a sistemarsi adeguatamente, nella futura graduatoria…e cominciamo da Chianese Donato, Danzi Martina, De Caprio Giancarlo, Dell’Aversana Maria Rosaria, Di Girolamo Maria Grazia, Di Lemma Giovanna Giuseppa, Donciglio Giuseppina, Orefice Angela, Perillo Maria, Sagliano Shiryani Imma Caterina per finire a Tomeo Rita….e audite audite perché, incidentalmente, quest’ultimo nome, che corrisponde alla gentile consorte del dirigente Saverio Misso e che avrebbe dovuto trovarsi in una futura posizione privilegiata, secondo un presunto accordo preventivo, invece, come apprende da voci sfuggite alle segrete stanze, il dottor Misso avrebbe ricevuto una ferale segnalazione in merito, direttamente da qualcuno della commissione esaminatrice…Eh già!…pare proprio che la gentile consorte, non godrà di alcuna forma di privilegio, almeno per questa volta e molto probabilmente, anche la graduatoria finale replicherà l’elenco alfabetico…Si prepara dunque, un ultimo posto per la signora Rita Tomeo in Misso. Evidentemente, il clamore destato da tutta questa faccenda, che si è rivelata di pessima qualità fin dal suo inizio, può darsi che, finalmente abbia sfiorato, risvegliandolo, il senso del decoro della direzione generale dell’Asl che ha ritenuto, forse, che non fosse il caso di esagerare oltre. Da qui un freno…Sembra addirittura incredibile ed il Misso, secondo quanto giunge trasportato sulle ali delle farfalline bianche, “starebbe al momento, comm a nu’ pazz”. Testuale! Poi…detto questo e consigliate le pezze fredde per i bollori,  un giorno o l’altro dovremmo riprendere il discorso sul Centro Trasfusionale del Misso, che ha convenzioni per la fornitura di sangue con svariate realtà associative, ma tuttavia,  in maniera assai originale e per certi versi inspiegabile, quando deve organizzare raccolte  esterne. utilizzando le Autoemoteche, invia sempre e soltanto l’Avis di Casoria. Lo abbiamo notato sia per quanto riguarda la Clinica San Michele di Maddaloni che la Clinica Pineta Grande di Castelvolturno…indugiando in quei famosi controlli di cui sopra… Infatti entrambe le cliniche raccolgono pazienti da tutte le province della Regione Campania e quindi non sarebbe necessario inviare l’autoemoteca presso le cliniche, ma bensì basterebbe invitare i donatori presso il Centro trasfusionale, o no? La domanda sorge spontanea:…ma se la procedura all’Asl fosse questa, e cioè la più lineare, forse quelle unità di sangue non costerebbero nulla, non è così?, invece, quando si invia l’Autoemoteca dell’Avis di Casoria, per ogni unità di sangue conferita al centro trasfusionale del dottor Misso, l’Asl paga più o meno 66 euro e quindi?, sembra addirittura assurdo  ma…se abbiamo fatto bene i calcoli, l’Asl pagherebbe l’Avis di Casoria per avere qualcosa che potrebbe facilmente avere gratis…o no? Ecco…dovremmo approfondire questo discorso che presenta tutte le caratteristiche giuste per diventare assai interessante, anzi addirittura intrigante! Siete d’accordo? Hasta la vista!