CASERTA – “Evidenzio con rammarico, che la nostra città è stata spogliata, negli ultimi decenni, del suo tessuto produttivo a causa delle crisi che hanno colpito le grandi aziende. – dichiara Riccardo Villa – Nel contempo si è assistito all’impoverimento del centro storico, con moltissimi negozi sfitti di proprietà privata. I motivi sono per certi versi diversi ma come comune denominatore ha la crisi che ha colpito tutte le attività, che, grazie all’apertura dei numerosi centri commerciali, da zona di commercio si è trasformato in zona di consumo con una assoluta prevalenza di locali notturni e baretti. Il tutto senza pianificazione e senza che le amministrazioni si ponessero il problema del rispetto delle regole e della sicurezza urbana. Tutto questo si è tradotto in un aumento dell’invivibilità delle zone più prossime ai nostri beni monumentali che dovrebbero fornire richiamo per un turismo stabile e per una nuova crescita economica. Una saracinesca tirata su, una luce di una vetrina accesa, un negozio aperto, sono garanzia di una presenza “sana” nel territorio che contribuisce a rendere il tessuto sociale del quartiere, insieme alla Polizia Municipale, più impermeabile a soggetti negativi come microcriminalità ed altri fattori estranei alla società civile, correggendo l’abbandono e il degrado dei negozi vuoti. Il degrado dei negozi vuoti, relegati a ricettacoli di immondizia e ratti, deve essere immediatamente risolto con una ordinanza ad hoc, che imponga ai proprietari di installare innanzi all’ingresso un pannello che riporti la Reggia, il Belvedere, Caserta Vecchia ecc. La nostra amministrazione vorrebbe che il Comune tornasse ad essere mediatore tra le istituzioni nazionali e sovranazionali, da cui arrivano fondi e contributi, e le imprese. L’intento è quello di:
1. Aprire un ufficio comunale “per i fondi Europei” che dovrà fornire assistenza non soltanto all’amministrazione ma anche a negozi e imprese che potranno comprendere meglio le opportunità messe a disposizione per loro.
2. Utilizzare le premialità e gli incentivi per rafforzare le attività economiche locali.
3. Realizzare un nuovo piano commerciale per il centro storico, con quote di “genere” per l’apertura di nuove attività, compatibile con la vocazione turistica della città.
4. Programmare le nostre iniziative per mettere Caserta al centro della cultura nazionale e internazionale, fra le tante con la riqualificazione dell’area circostante il Monumento ai caduti, che diventerà un polo di aggregazione culturale, con la riqualificazione del piano terra per le iniziative di festival tematici ed eventi musicali, del piano sovrastante in gestione per la valorizzazione della gastronomia e dei prodotti tipici casertani con importanti punti di ristoro, avendo a disposizione al piano sottostante un ampio parcheggio, che in via sperimentale, programmeremo la gratuità dell’accesso così da valorizzare un sito, oggi, completamente abbandonato.
5. Progettare una movida Sicura attraverso la modifica del regolamento di polizia urbana – Nominare un “Sindaco della notte”, figura di garanzia e mediazione tra residenti ed esercenti – Incrementare la presenza delle forze dell’ordine nelle notti della movida – Attivare il servizio spazzamento e pulizia nelle ore della movida.
6. Coinvolgere i gestori pubblici, per una revisione sia della gestione “commerciale” dei locali, ma anche una revisione dei canoni di locazione, pur consapevoli che sono determinati da norme precise.
7. Attuare un tavolo permanente con i proprietari per risolvere il problema dei
locali sfitti in centro.
8. Attivare nei centri commerciali naturali, la creazione di consorzi misti comuneesercenti-residenti (Corso Trieste, piazza IV Novembre e via San Carlo).”