OSPEDALE SAN ROCCO, CAMBIO COMPENSATIVO DI TIPO… ELETTORALE

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(f.n.) – E poi accade che la campagna elettorale diventi convulsa, e con l’incalzare dei legittimi dubbi, si perda anche quel residuo di “faccia” che a malapena si era tentato di salvare ed il terreno degli scambi usuali e soliti favoreggiamenti, offra in saggio, il peggio di sé… leggasi PO San Rocco, in cui il libero arbitrio del potente di turno diventa legge di un piccolo stato sovrano…E quindi accade che il tempo stringa, le richieste aumentino e la necessità di offrire dimostrazione di sé, un imperativo categorico…infatti, si corre il rischio che le promesse non bastino più…E allora ecco che la raccomandazione, esplodendo nel suo massimo splendore, al top della strafottenza, scantoni miseramente nell’abuso ed approdi sul versante opposto alle regole. Ed accade quindi, audite audite, che avvenga un cambio compensativo tra Ospedale San Rocco e Distretto sanitario dell’Asl. Ora…a noi risulta che il cambio compensativo avvenga, tra due dipendenti con uguale qualifica e pari profilo professionale, il che risponde peraltro alla logica. Ma di quale logica volete che si parli quando servono “li voti”? E il politico che ci sta a fare?, Certe volte, noi tapini, “scarruppiamo” addirittura sul brecciolino di una patetica ingenuità…E accade dunque, nella bella ed ubertosa terra aurunca,  che una infermiera strutturata con contratto a tempo indeterminato, in servizio al PO San Rocco di Sessa Aurunca, venga trasferita, su sua richiesta, al Distretto Sanitario di riferimento ed in “cambio compensativo”, una infermiera in servizio al Distretto, in cui lavorava in virtù di un contratto a tempo determinato della durata di un anno, stipulato nel periodo dell’emergenza Covid, venga a sua volta, trasferita al PO San Rocco. Per la precisione e al fine di sollecitare la memoria a singhiozzo, della fanciulla del West al secolo Ds Stefania Fornasier e tutto l’apparato della direzione generale assopito a comando, le inziali della dipendente strutturata sono S.V. e quelle della super raccomandata con contratto a tempo determinato, D.D.C. E adesso la domanda sorge spontanea ed è rivolta soprattutto a coloro che popolano i social sotto mentite spoglie e a qualche addetta ai lavori, specializzata nella “chiacchiera avvacante” e che non perde occasione, per mostrare la propria insipienza, di tipo sanitario… Ma di quale tipo di cambio compensativo, stiamo parlando, di grazia? E soprattutto…come si potrebbero arginare le giuste e sacrosante proteste dei numerosi dipendenti del comparto che, da tempo, attendono di essere trasferiti in altre sedi dell’Asl, talvolta a causa di gravi problemi familiari e da altrettanto tempo, l’unica risposta è stata, non disponendo di credenziali politiche da esibire, la porta chiusa in faccia? Ma sentite un po’…non vi rilassate mai? Ma davvero pensate di continuare a bluffare in questa maniera inqualificabile?,…gran bella squadra la vostra!,…uno che promette posti di lavoro nel fantomatico ospedale nuovo, di là da venire, l’altro che assicura alla dipendente in pensione, un assessorato purché vada a dare un’occhiata in Comune alla bisogna, l’altro che dirige i trasferimenti e i due paladini della cofecchia aurunca “delegati a vita” in Ospedale, a dirigere il traffico dei caschi di banane per la distribuzione secondo i desiderata del patron…Ma fateci il piacere!…Di questo passo correte un rischio assai serio, quello di non essere neppure divertenti,  il che sarebbe davvero inammissibile. Hasta la vista!