CASERTA – La priorità della nostra Citta sarà l’approvazione del PUC per definire le aree di pertinenza urbane e pianificare la Caserta dei prossimi trent’anni tenendo fuori dalla porta i tentativi di speculazione che tutte le altre forze politiche tentano di attuare da decenni. Vogliamo una Caserta più verde, più accessibile e più vicina alle esigenze dei casertani”. Dichiara il candidato Riccardo Villa elencando, poi, le sue intenzioni:
1. Adottare il Puc. Per le nuove costruzioni si valuteranno le volumetrie concesse dal Piano urbanistico provinciale e le concessioni elargite in questi anni calcolando, in tal modo gli interventi di edilizia residenziale che è possibile realizzare. Al di fuori di questi indicatori sarà bloccata ogni attività di nuove costruzioni per favorire le iniziative di recupero, ristrutturazione e messa in sicurezza del costruito. All’interno del Puc sarà assegnata la classificazione urbanistica F2 ad edificabilità 0 per il Macrico che è, e resterà, un bene privato fuori dalla disponibilità dell’amministrazione.
2. Incentivare il Parco Urbano dei Tifatini con l’utilizzo dei fondi previsti nel Pnrr per il rimboschimento delle nostre colline e la messa in sicurezza dei percorsi pedonali e sportivi (oltre all’apertura di nuovi passaggi), e la realizzazione di un impianto antincendio per impedire che il fuoco danneggi il nostro patrimonio naturalistico.
3. Attuare il piano delle “50 villette”, attraverso il recupero e la realizzazione di 50 aree verdi attrezzate per i più piccoli e per gli amici a 4 zampe. Realizzare “Aree sportive”, con il recupero e l’apertura di nuovi spazi sportivi, al chiuso e all’aperto.
4. Sostenere le giovani coppie per favorire il reinsediamento nel centro storico della città.
5. Introdurre “Ordinanza anti brutture”, per imporre il recupero degli edifici nei centri storici e garantire il decoro della città. Io e il candidato sindaco Ciro Guerriero con la squadra che lo sostiene riteniamo inaccettabili le privatizzazioni di fatto che l’amministrazione Marino ha attuato, contro ogni statuizione della legge, per le aree pubbliche comunali. Le piazze devono tornare alla città. Non esisteranno più padroni delle ville pubbliche con tanto di formula “chiavi in mano”. Non per questo si è contrari all’uso condiviso degli spazi. Le attività e le iniziative sociali saranno sempre tutelate, favorite e garantite. Contrastando la vendita dei beni del Comune e favorire un loro nuovo utilizzo al servizio della collettività, per consentire all’Ente di fare, realmente, reddito laddove possibile. I casertani devono essere informati, mediante applicazioni apposite, delle iniziative del governo comunale per poter dire la propria opinione, attraverso lo strumento dei referendum. Il municipio deve tornare ad essere “amico” del terzo settore, di tutti quegli Enti e Associazioni che dedicano la propria attività al servizio dei meno fortunati. Cose da fare assolutamente:
1. Istituire un tavolo permanente della solidarietà con gli enti del terzo settore.
2. Dismettere tutti gli uffici comunali ospitati in immobili affittati da terzi.
3. Riformulare il regolamento per i beni comuni e apertura dell’ufficio dedicato previsto dallo stesso.
4. Costituire un “Bando pubblico” per accogliere progetti di riuso delle aree e degli immobili sfitti e inutilizzati al fine di raddoppiare i posti attualmente disponibili nell’asilo nido comunale.
5. Coinvolgere gli anziani per partecipare alle attività comunali.
6.Creare le condizioni decorose per il cimitero tutto l’anno (ascensori e manutenzione verde).