CASERTA – La mancata informazione secondo il movimento Caserta Kest’è riguardo alle vere motivazioni per cui si vuole intervenire sugli alberi in via Unità Italiana e la poca trasparenza rispetto alla futura sostituzione di quanto sarà tagliato, fa sì che quello che dovrebbe essere un piano di gestione del verde urbano, agli occhi della cittadinanza, viene visto come un mero piano di abbattimento motivato dal rifacimento dei marciapiedi. Nei 5 anni trascorsi dall’elezione del sindaco Carlo Marino si perde il conto degli alberi tagliati, non se ne conosce il numero esatto di quanti, quali e dove piantumati. “Caserta si piazza tra gli ultimi posti in Italia per verde urbano, afferma il candidato Riccardo Villa e anche per questo motivo, nel nostro programma elettorale abbiamo previsto la necessità di un piano di gestione del verde pubblico della città che contempli alberi di alto fusto ed essenze autoctone, prevedendo – in caso di taglio – un’adeguata compensazione, con la contestuale piantumazione di nuovi alberi. L’amministrazione attuale, preferisce tagliare indiscriminatamente; chi ripagherà la comunità di
tanto scempio del verde pubblico? Purtroppo gli amministratori della nostra bistrattata città, peccano di arroganza e dimenticano di utilizzare il dialogo e la comunicazione. Con la scusa di ripristinare i marciapiedi lungo tutto il percorso hanno optato per il taglio di alberi secolari di estrema bellezza, con la sostituzione di piccoli alberelli di qualche metro. Non contemplano proprio altre misure tipe di un’adeguata pavimentazione, già attuata in molti comuni italiani, di un marciapiede flottate rialzato, alto 20 cm su terreno aperto dove le radici posso tranquillamente espandersi. Il marciapiede rialzato utilizza materiali traspiranti anti-radice è un’alternativa possibile. In molte altre situazioni si può intervenire allo stesso modo ma accanto alla volontà tecnica ci deve essere anche la volontà politica di promuovere certi lavori. Creazione di una marciapiede con massicciata protetta da teli anti-radice, con utilizzo di ghiaia lavata al di sotto della pavimentazione con particelle di sezione 12-25 mm. Un’elevata porosità scoraggia intrusione delle radici che possono assorbire aria, acqua e sostanze nutritive. Con un costo decisamente inferiore ed un lavoro adeguatamente green. Ci auguriamo che esista un’autorizzazione del Comune, supportata dal parere tecnico di un esperto in agronomia , per tutti quei casi in cui sia comprovata la necessità di abbattere o dimezzare un albero. Ed un esperto che abbia motivato la non funzionalità di un marciapiede flottante. Eppure sono in vigore leggi che prevedono, obbligano, i comuni a mettere a dimora alberi almeno uno per ogni bambina/o nato, adottato, ed anche per ogni morto sotto i 50 anni d’età. Legge 113/92 Cossiga, Andreotti Legge 10/2013. L’obbligo di messa a dimora di alberi anche ai Comuni al di sopra dei 5 mila abitanti. Caserta non solo non è virtuosa, al contrario è impegnata a depauperare le aree verdi esistenti. Le leggi esistono, sono adeguate, aggiornate e ben fatte come l’obbligo di “rendicontare” al ministero dell’Ambiente le piantumazioni effettuate con la relativa tipologia degli alberi prescelti e i luoghi della messa a dimora”. Riccardo Villa candidato Caserta Kest’è
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