di Davide Fusco
SAN NICOLA LA STRADA – L’antico giardino del Real Convitto vanta una superfice di ottomila metri quadri di cui seimila ricoperti da piante da fiore . Oggi è un luogo curato e ben frequentato; non è stato sempre così.
Abbandono e rifioritura
Nel 2014 la villa era caotica , sporca e preda di spaccio. Poi il locale nucleo della protezione civile propose all’ex Sindaco Delli Paoli di prenderne in gestione un pezzo. L’accoglimento della proposta segnò una immediata svolta nelle condizioni della villa. La presenza della protezione civile e le quotidiane visite delle forze dell’ordine, infatti, allontanarono rapidamente gli spacciatori. Il giardino fu ripulito e arricchito con un’oasi riservata agli animali. Oggi è un gioiello che risplende grazie al lavoro sinergico di quattro associazioni.
Real convitto
È una Onlus sorta nel 2016. È costituita da dodici anziani guidati dal presidente Gregorio Gioia. Ad animarli è un incrollabile amore per la natura e i beni pubblici della città. S’occupano di: aprire e chiudere i cancelli; sorvegliare l’area segnalando alle forze dell’ordine vandalizzazioni; raccogliere i rifiuti ed effettuare la piccola manutenzione del verde. È un lavoro possibile anche grazie ad un piccolo budget annualmente stanziato dal Comune per la manutenzione. A ripagarlo è il solo fiorire della villa.
Protezione civile
Hanno creato un’oasi animale di cui s’occupano il sessantasettenne Salvatore D’Alessio e l’ottantasettenne Alberto Palmese. Curano quotidianamente gli animali nutrendoli, pulendone le gabbie e gestendo i bambini in visita guidata. Il loro sostentamento è assicurato dalla presenza in loco d’un orto da cui i bambini stessi traggono cibo per alimentarli .
WWF
Nel 2018 censì il patrimonio faunistico della villa. Successivamente, sotto ogni pianta, mise un QR code che, se inquadrato, da al visitatore la possibilità di scoprirne storia e caratteristiche botaniche direttamente dal proprio cellulare.
Barca di Teseo
Qualche mese fa hanno assunto la gestione d’un angolo abbandonato della villa. Il loro intento era quello di trasformarlo in un giardino dei frutti dimenticati in cui mostrare ai piccini alberi come il gelso, il carrubo, il melograno. A tal scopo si sono autotassati, hanno acquistato alberi da frutto, li hanno piantati, curati e preparati per l’esposizione. Il giardino verrà inaugurato sabato venticinque settembre.
Prospettive future
Le quattro associazioni stanno cooperando per dotare la villa d’un autentico percorso naturalistico. Sognano un museo a cielo aperto in cui il cittadino possa : sostare sotto una pianta a leggerne caratteristiche e storia dal cellulare; portare i bambini al giardino dei frutti dimenticati; e visitare l’oasi della protezione civile con gli animali.
Tra sogno e realtà
Auspichiamo che i volontari possano coltivare i predetti progetti con lo stesso ardore con cui curano ogni singola pianta. Ciò , però, senza dimenticare di celebrare un presente che, grazie al loro encomiabile lavoro, ha scacciato il degrado che ha avviluppato la villa nel recente passato.