MOVIDA CASERTANA, DRAMMA E IPOCRISIA

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(p.f.) – “Stop alla campagna elettorale fatta di fango e parliamo di Caserta”… “Incapacità di amministrare la cosa pubblica”… affermazioni tanto diverse ma … audite audite… provenienti da un candidato locale e dal suo fido scudiero, ma del resto non c’è da meravigliarsi quando si parla di personaggi che cambiano casacca politica con la stessa velocità con la quale un bebè sporca i pannolini (molti si domandano quale indossi oggi visto Alberto da Giussano sembra essersi dato alla fuga). Continuare a pensare che i casertani abbiano l’anello al naso è un insulto oltre a dichiarare una certa disinformazione in merito ai fatti ed una chiara strumentalizzazione, davvero poco opportuna dal momento che alle base di tutto c’è la morte di un ragazzo di 18 anni… Lamentarsi di non poter prendere un caffè alle 7,30 il sabato mattina o la domenica mattina, è il segno che di argomentazioni non se ne hanno proprio! Sarei curioso di vedere quanti di questi salvatori della patria, nel weekend, si rechino alle 7 del mattino al bar a prendere il caffè o a fare colazione! “Si sarebbero dovuti interpellare i commercianti della zona”… mi domando se loro si siano posti il problema o si limitino a puntare il dito senza, come al solito, proporre soluzioni. Noi, ieri, eravamo in via Vico a parlare con i commercianti della zona ed a raccogliere le loro rimostranze per questo nuovo decreto congiunto firmato da Comune e Prefettura e di candidati alle prossime elezioni non ne abbiamo visti…anzi uno c’era, il signor Ciro Guerriero che, con rispetto e correttezza non ha pronunciato una sola parola contro l’amministrazione attuale, limitandosi a raccogliere le proteste e le spiegazioni dei commercianti e rendendosi disponibile ad andare assieme a loro in Prefettura per trovare una soluzione che possa salvaguardare sia l’economia locale che la sicurezza dei casertani.

Ma partiamo dall’inizio.. C’era una volta via Vico, stradina tra corso Trieste e via Roma che, negli ultimi anni, ha cercato di raccogliere l’eredità della storica via Gemito che i più giovani non conoscono. In via Vico vi sono diversi locali, la maggior parte, nel corso del tempo hanno dovuto modulare l’ offerta sulle esigenze del loro pubblico, per lo più under 20. Via Vico che dal lunedì al venerdì è una strada tranquilla e la domenica è teatro del passeggio delle famiglie, il sabato diventa un ring, ormai da almeno due anni. “Quello che è successo sabato è semplicemente quello che succede ogni settimana, ma questa volta è finita male”, questa la voce unanime di tutti i commercianti che, dopo essere già stati martoriati dal lockdown degli ultimi due anni, si trovano a dover fare i conti con la nuova ordinanza.

Già un paio di mesi fa, a seguito dell’ aggressione del proprietario di ‘Garage’, era stata emanata un’ordinanza della durata di 2 settimane, durante le quali, erano state imposte regole restrittive per quanto riguardava la somministrazione di alcolici. In quelle due settimane, il sabato sera la strada era stata tenuta sotto sorveglianza da alcune pattuglie che avevano reso via Vico, un’area sicura. Trascorse le due settimane, tutto è ripreso come prima, risse continue ogni sabato. Ma la situazione è anche peggiore di ciò che immaginiamo: “I ragazzi bevono, mischiano la bevanda con pasticche ed altri psicofarmaci, fanno uso di cocaina e nel vicolo Centore succede di tutto” questo il panorama descritto da passanti e residenti e poi “Girano con coltelli, spesso abbiamo visto ragazzi anche in possesso di pistole, minacciano le persone e chiedono soldi” uno scenario degno del Bronx. I commercianti provano a convivere con questa triste realtà, cercando di mediare quando è possibile, anche se risulta molto difficoltoso dal momento che spesso i ragazzi replicano in modo violento. “Si sa chi sono questi gruppi che provocano le risse, escono con quell’intento, il sabato precedente a quello in cui Gennaro è stato ucciso, le stesse persone avevano già dato vita a due risse poco distante da qui” afferma un ragazzo che frequenta la strada in questione. “ E comunque – prosegue – non è solo qua che succedono questi episodi, dietro al Comune di Caserta è un vero e proprio ring in alcune serate, così in piazza Mercato ed in altre zone di Caserta”. Il problema, quindi, è diffuso. I commercianti dal canto loro lamentano che questa ordinanza non eliminerà il problema ma penalizzerà solamente l’economia, ogni settimana chiamano le forze dell’ordine per chiedere d’intervenire e quando arrivano risolvono poco senza considerare che spesso rispondono che non hanno volanti a disposizione. Ecco il vero problema della città, la mancanza di unità operative per effettuare controlli, fatto che rende inutile anche il daspo ed a proposito del daspo, il suddetto provvedimento impone a chi ne è colpito la proibizione di aggirarsi nei paraggi del locale per il quale gli è stato dato, in altre parole tutti i ragazzi che sono stati colpiti da questa restrizione continuano a frequentare via Vico, ma… a qualche metro dal locale in questione “Ogni sabato qui ci sono i ragazzi che hanno avuto il daspo, anche oggi pomeriggio uno di loro era qua e se un poliziotto gli si avvicina non può fare niente, perchè non si trova nei paraggi del locale in questione” è la dichiarazione di un commerciante. Conclusione: il problema principale è la scarsità di controlli da parte delle forze dell’ordine, che dovrebbero garantire la sicurezza delle strade, e non hanno un numero sufficiente di uomini e di mezzi. La domanda, quindi, da porre agli scienziati di cui sopra, in che misura la colpa è del primo cittadino? E come fareste voi per risolverla? L’unica soluzione sembra essere l’esercito, unica realtà che non ha certo problemi di unità operative, perché finché la Questura non avrà unità da inviare nelle varie zone, il primo cittadino non potrà fare altro che trovare dei ‘palliativi’, situazione comunque insostenibile perché non è giusto che debbano pagare delle persone che già fanno fatica per sbarcare il lunario rischiando tra l’altro, anche la pelle! Ma soprattutto l’appello va fatto alle forze dell’ordine affinché indaghino e provvedano a fermare questi gruppetti che a quanto pare tutti sanno chi sono! “Sfatiamo quello che dicono tutti – precisa un commerciante – che siano persone che arrivano da fuori, perchè non è vero, qui sovente sono i casertani che ‘appiccian o’fuoc’, nei prossimi giorni provvederemo, attraverso i canali giusti, a chiedere ufficialmente alla questura di provvedere immediatamente a garantire un sistema di controllo efficiente, lo avremmo fatto noi, ma la gente ce lo impedisce, lavorare è un nostro diritto, vogliamo la tutela dei nostri diritti, sia personali che lavorativi, paghiamo regolarmente le tasse, quindi vogliamo che la strada sia messa sotto controllo, con uomini e mezzi e con la videosorveglianza, altrimenti Gennaro sarà solo la prima vittima perché qua si rischia la vita ogni settimana”. Questa la voce dei dei locali ad uso e consumo di coloro che non hanno tempo per recarsi dagli stessi perché impegnati a prendere il caffè al bar alle 7,30 del mattino con il ditino su fb per sputare quel famoso veleno aberrato il giorno precedente… a proposito Ciro Guerriero c’era…e non in veste di Kest’è..ma in veste di casertano seriamente preoccupato…e lo siamo anche noi.