– di Davide Fusco –
Alle 15:30 di martedì 24 agosto una pattuglia dei vigili del fuoco è giunta presso l’aria industriale di San Marco Evangelista. Portavano una pala meccanica ed un’autobotte. Il loro intento era quello d’attuare la messa in sicurezza della fabbrica di torrefazione del caffè andata a fuoco il 26 luglio. Da mesi ne usciva un fumo fetido che appestava i limitrofi abitati. Era la prova che al suo interno v’era del materiale che continuava a bruciare. Rimuoverlo era la sola risoluzione contro i continui miasmi patiti dalla comunità.
L’intervento dei pompieri
Per estrarre il materiale in combustione hanno immediatamente introdotto la pala meccanica nell’edificio. Sono venuti fuori ben ventimila chicchi di caffè fumanti. Li hanno radunati in un unico cumulo reso inerme con l’acqua contenuta nell’autobotte. In seguito i pompieri sono penetrati all’interno dell’impianto che hanno completamente allagato per evitare che rimasugli di caffè causassero nuovi incendi. L’intervento ha sortito immediati effetti. Le successive notti sono infatti finalmente state caratterizzate dalla totale assenza di miasmi. Ora il titolare della fabbrica dovrà incaricarsi dell’attuazione della bonifica. Il comitato San Marco respira vigilerà affinché ciò avvenga rapidamente.
