COMITATO MACRICO VERDE, CAIOLA E TANZARELLA: MARINO È UN ILLUSIONISTA

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tanzarella COMITATO MACRICO VERDE, CAIOLA E TANZARELLA: MARINO È UN ILLUSIONISTACASERTA – «Marino, lei è un modesto prestigiatore, – affermano Mariacarmela Caiola e Sergio Tanzarella in una nota con cui si rivolgono direttamente al sindaco uscente Carlo Marino – direi un illusionista che conta sulla scarsa memoria e distrazione degli spettatori. Io la sfido a farmi vedere le carte di questo atto di cessione del Macrico che sono certo non esiste. Infatti del suo folle progetto né l’Istituto Centrale Sostentamento Clero a Roma né il vescovo di Caserta hanno notizia, allora chi le avrebbe firmato la cessione del terreno? Vuol dirlo pubblicamente o rientra nei segreti di Stato come il suo progetto annunciato ma che nessuno ha ancora visto se non per l’annuncio del lago (!) e dei 1500 alloggi per studenti. Ma lei non è quello che in un recente consiglio comunale dedicato al Macrico ha messo in dubbio perfino la proprietà dell’area? Ai tempi in cui lei era assessore ai lavori pubblici di Forza Italia, (ricorda di esserlo stato?) altri progetti sono miseramente falliti e ora che è sindaco del Partito Democratico riprova ancora lo stesso gioco, ma vuol provare a cambiare copione? Lei dunque è un illusionista ma con noi non ha successo, tiri fuori le carte e non si nasconda dietro il fumo degli annunci che possono appagare solo la sua corte di ascari del partito democratico che la ripropone come sindaco dopo 5 anni di buio pesto per la città. Il Macrico non è un jolly della sua campagna elettorale ma una delle ultime occasioni di vita di Caserta. Si accontenti del soccorso del presidente della Regione e suo maestro di arti illusioniste e continui a giocarsi la carta elettorale dell’Azienda Ospedaliera dove la occhiuta pressione sua e di De Luca si accresce ogni giorno di più. Signor Marino attendo che mi mostri il progetto e l’atto di cessione dei terreni che come cittadino di Caserta ho il diritto di vedere»

1 commento

  1. Da vero e reale cittadino di Caserta, singolarmente e, insieme a tutti i miei concittadini, avremmo, o meglio, abbiamo a questo punto il diritto di vedere, di conoscere e di avere verosimilmente idea di tutto!
    Queste “carte” oggetto di un “guanto” di sfida tra le parti, endopartitiche e personali, dovrebbero però contenere tutto e, diciamo seriamente, “proprio tutto”!
    Non solo quello utile a permetterVi di ostentare i “singolar tenzoni” e le finalità di esprimere, senza mezzi termini, obiettivi personali e di fazione di potere.
    Questo “tutto” informazionale che sia al di là di ogni cosa specificatamente concernente la “qualità” e “la quantità” degli “strani” contenuti del MA.CRI.CO e tutte quelle documentazioni in atti che, a questo punto, formulino ai cittadini di Caserta quelle validazioni che tutte le bonifiche effettuate siano state assolutamente regolari e a norma e, quindi, che cosa abbiano avuto realmente come oggetto.
    Inoltre sarebbe, sempre a garanzia di trasparenza e di tutela per la salute della città, il caso di istituire una Commissione Regionale e Cittadina che permetta agli Enti Accreditati, A.R.P.A.C., di certificare l’attuale salubrità dell’area, l’idoneità, la congruità e l’adeguatezza al fantasmagorico “polmone verde”. Tralasciamo in questo momento e, proprio nella finalità di metterci una grossa pietra sopra, tutti i rischi cui l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero ha esposto inopportunamente e con grave silenzio la popolazione casertana da decenni in ordine alla mancata vigilanza sui contratti stipulati e al degrado omissivo sopravvenuto nell’area!
    Ancora, sarebbe proprio il caso di censire l’area e, quindi, sui 33 ettari riconoscere e valutare il rapporto evidente e scientifico per stabilire la reale finalità a Parco Urbano, indipendentemente dal nostro sensato e voluto fine!
    Il punto nodale e, assolutamente certo, è che in quest’area non si abbia cementificazione così come già nell’ Ordine del Giorno del 13 marzo del 2014 l’Amministrazione in carica sottoscrisse: “ nel redigendo piano urbanistico comunale, di cui è imminente la pubblicazione del preliminare, si prevede che l’area sia destinata a Parco Urbano Verde consentendo, eventualmente, al massimo, il solo riuso delle volumetrie già esistenti a funzioni compatibili con il parco, con esclusione tassativa di residenze e/o speculazioni immobiliari di qualsiasi genere”.
    Il 9 febbraio del 2016 il Commissario Prefettizio addirittura diffidò il Presidente dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, don Antonio Aragosa, con la finalità precipua di fargli effettuare attività di bonifica dell’area con immediatezza ed improntitudine successivamente ad un incendio sviluppatosi nel contesto del sito.
    Ora e nel corso di quest’anno e, precisamente, in una nota del 24 marzo 2021 in riferimento all’area ex Macrico l’attuale Vescovo di Caserta in occasione del 19 marzo, Festività di San Giuseppe, dice: “è uno spazio enorme, di circa 33 ettari, attualmente inutilizzato, né da parte della Chiesa né da parte della Città, una volta in concessione all’Esercito come caserma del settore logistico (da qui l’acronimo Macrico, che significa “Magazzino Centrale Ricambi mezzi Corazzati), nelle prossime settimane proseguirà un lavoro di discernimento in merito all’ex struttura militare”.
    Una dichiarazione che si offre a varie elucubrazioni ed esegesi e suona per i disincantati come elemento oggettivo di una campagna elettorale anticipata e “suggerita inappropriatamente” al Prelato e, immaginiamo e sappiamo con esattezza da parte di chi, di cui lui se ne è fatto propalatore estremamente “imprudente”.
    Come cittadini siamo davvero orripilati da queste strategie di potere al di sopra delle nostre teste che fanno capo e, in diversi modi, sia al mondo politico che a quello delle religioni cristiane. Siamo altresì ed ineffabilmente contrariati al vostro concetto espresso in ogni punto e ratificato in ogni atto “dell’immobilismo dinamico” o anche e, meglio, del “dinamismo immobile”. Per intenderci: “aspettate che stiamo facendo”!
    Vergognatevi tutti! Le sorti di noi cittadini non possono essere capi pendenti, utili e funzionali alla vostra “spartizione delle vesti”.
    Avete perso tutti credibilità, affidabilità e merito di concertazione per la soluzione dell’area ex MA.CRI.CO.
    L’ Istituto Diocesano Sostentamento Clero oggi, alacremente e responsabilmente, deve consegnare senza più alcuno indugio l’area alla Città di Caserta con una deliberazione di fatto e di intenti.
    Questo Parco Urbano è da sempre dei Casertani e deve essere ripensato nella logica di area di “presidio di cultura e legalità”, non come area improbabile e, naturalmente orientata con l’evidenza inesorabile del poi, allo stazionamento di forme di sopruso e delinquenza, spaccio di sostanze stupefacenti, scambi di coppie, voyeurismo, prostituzione e ogni forma di pericolo umano ed elemento di antisocialità.
    Il Parco Urbano deve prevedere entro breve e con immanenza la nascita di un Centro di Specializzazione Europeo delle Arti Musicali e della Danza come anche il Primo Istituto Universitario Internazionale di Arti Fotografiche e Cinematografiche.
    La restante area, oltre a garantire perimetralmente il decongestionamento del traffico autoveicolare e motoveicolare, sarà completamente adibita a Polmone Verde con una specifica e semplificata criteriologia botanica.
    Il tema ex MA.CRI.CO e tutte le velleità che ruotano turbinosamente intorno alla programmazione delle sue soluzioni in definitiva è ad oggi solo un inverecondo potente strumento per prendere “posizioni di potere” e fare tanta “tribuna politica”.
    Il MA.CRI.CO, difatti, come afferma il prof. Tanzarella “non può essere un jolly della campagna elettorale” di alcuno e per nessuno!
    I temi della campagna elettorale sono altri: la sostenibilità economica della città, la vivibilità, l’adeguatezza di scolarizzazione, l’economia di investimento del cittadino e non la truce ed improvvida “passivizzazione e sodomizzazione tributaria”! Siete solo autoreferenziali, non avete nessun carattere di capacità e prossimità al cittadino.
    Siete “fuffa”! Tanto e pericoloso ciarpame! Siete tutti ascari e di ogni parte!

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