(p.f.) – Non ha una numero infinito di liste alle sue spalle né simboli ‘altisonanti’ a respiro nazionale a sostenerlo né tantomeno finanziatori più o meno occulti pronti a sborsare fior di quattrini per tappezzare Caserta con il suo volto, come dice lui “Non ho i soldi per pagarmi i 6×3”, non ama i proclami delle grandi opere, non perché non sia in grado di realizzarli, ma perché “Caserta non ha bisogno di proclami che non vedranno mai la luce, ma di ridiventare una città vivibile” ed anche perché vivendo tra i casertani ed essendo lui un casertano ‘doc’, ragiona come loro e pensa alle problematiche di tutti i giorni, quelle che rendono Caserta “realmente” una città allo sbando, lui è Ciro Guerriero e Kest’è! In una lettera ai cittadini si presenta in tutta la sua semplicità e concretezza, la sua campagna elettorale è e sarà tra la gente, non sui muri o presenziando nelle grandi manifestazioni in modo speculativo al solo fine di racimolare voti senza, magari, nemmeno conoscere il motivo della manifestazione: “Vado avanti con le mie forze, ho la fortuna di essere circondato da persone che credono in me e decidono di aiutarmi in questa avventura” afferma il candidato sindaco Ciro Guerriero. Lo vedi aggirarsi per la città, fermandosi a parlare con tutti, raccogliendo le lamentele delle persone rassegnate a non essere ascoltate, le persone che non danno libero sfogo alle proprie angosce, perché negli anni si sono convinte che il palazzo del Comune, sia posizionato troppo in alto, tanto da impedire la visuale sulle migliaia di cittadini che si lamentano… troppo in basso… ma soprattutto poco ‘remunerative’ per essere ascoltate, ma lì… in quella zona, quella veramente importante c’è Ciro Guerriero che magari non vi promette né posti di lavoro o non vi ‘ripagherà’ per un voto, ma che sicuramente terrà fede al suo programma. Il suo è una sorta di ‘contratto con i casertani’ e se non attuerà nei primi sei mesi parte del suo programma: “Mi metterò da parte”, questa è la promessa dell’unica persona che mette in gioco se stesso. Perché ‘aiutare’ Ciro Guerriero? Perché ‘aiutare’ lui significa aiutare noi stessi, perché, a quanto pare, sembra l’unico che dà voce ai casertani, non quelli in giacca e cravatta o con le tasche piene, i casertani ‘normali’, quelli che realmente vivono quotidianamente le problematiche della città, perché a quella parte del popolo che vive bene, importa poco delle problematiche della ‘plebe’, perché hanno le risorse per stare al di sopra dei problemi in quella famosa posizione, di cui sopra, dalla quale la visuale è chiusa e per i quali uno come Ciro Guerriero risulta scomodo, perché va avanti per la sua strada, senza necessità di voltarsi e ‘darsi’ al miglior offerente, senza la necessità di piegarsi alle logiche politiche dei partiti. La battaglia di Ciro Guerriero è degna del suo cognome, una sorta di Davide contro Golia, dalla sua ha la concretezza e la vicinanza ai cittadini che è ben diverso dal fare ‘passerella’ come una star di Holliwood… “Nelle liste ci sono i soliti noti”, con questa frase Ciro Guerriero inquadra i suoi antagonisti, quelli che alle spalle hanno un esercito di candidati che ‘fanno numero’, ma il suo messaggio è ben chiaro “C’è chi ha già avuto in passato il privilegio di vincere le elezioni e poco ha fatto per la città, non tenendo fede alle promesse fatte e chi ha ricoperto e ricopre posizioni politiche e che non mi sembra che abbia fatto qualcosa per Caserta… dimostriamo che vogliamo davvero un futuro diverso e vogliamo andare avanti ‘scollinando’ questa montagna di invivibilità che è Caserta, ma facciamolo sul serio altrimenti ancora una volta dovremo accontentarci di leggerlo sui manifesti elettorali e continueremo a sognarlo”.
LETTERA APERTA AI CASERTANI
Care concittadine e cari concittadini
credo di essere ai tanti, giovani e meno giovani, conosciuto in città, poi per chi non mi conoscesse, è opportuno che vi parli un po’ di me.
Sono orgogliosamente casertano dalla nascita, e ritengo di conoscere abbastanza la mia città, dal centro fino all’ultima delle sue periferie, con tutte le sue problematiche. Ho frequentato l’asilo e primina al Sant’Antida , le elementari alla Lombardo Radice (detentrice del mio stemma ), le medie presso l’Istituto salesiano e, dopo il conseguimento del diploma come ragioniere, ho acquisito, dopo aver vinto un concorso, anche il diploma in fisioterapia e riabilitazione a Piedimonte Matese, cui poi è seguita la laurea in Medicina presso l’ Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti e Pescara.
Orgogliosamente padre, di due figlie universitarie iscritte a medicina e giurisprudenza, convivo con un labrador di 5 anni che si chiama zeus. Sin da giovane coltivo la passione per la musica e mi sono dedicato, in maniera hobbystica all’attività di Dj e speaker radiofonico fondando la radio ‘Vetrina 81100’, nonché all’organizzazione di eventi pubblici e privati , alcuni di essi, sono oramai indelebili nelle menti casertane, come il Capodanno a Caserta in Piazza Dante donato senza alcun onere comunale.
Amante della natura ho compiuto studi di ornitologia e ho ottenuto apprezzabili risultati nell’allevamento amatoriale di ‘cardellini acianici’.
Negli anni, dopo aver acquisito varie specializzazioni e coordinato prestigiosi centri fisioterapici della provincia e di Napoli, ho deciso di non abbandonare la regione e di intraprendere l’attività professionale nel cuore di Caserta, in Corso Trieste, dedicandomi all’attività in maniera privata e all’azione sociale.
Oltre dieci anni fa, ho fondato il movimento civico ‘Caserta Kest’è’, nato per dare voce a tutti i cittadini e alle attività commerciali, e, insieme agli attivisti, abbiamo dato vita all’omonimo giornale on line, che funge sia d’informazione ma anche come strumento di denuncia nei confronti della malapolitica locale.
Negli ultimi mesi, la vita di tanti, è stata stravolta dagli accadimenti, nel contempo io ho fatto la scelta più difficile, quella di rispondere ai tanti concittadini che da tempo mi chiedevano , un impegno diretto e significativo per cambiare la nostra città dopo tanti anni di malgoverno.
Si ! Mi candido umilmente a sindaco della mia città, ancora una volta ci metto la faccia perché ho un sogno, sogno come tutti voi, una città viva, accogliente e “plurale”. Una città socialmente e culturalmente attiva, che riparta dalle scuole e dalle agenzie educative come baluardi di istruzione, cultura e coscienza civica.
Sogno una città pulita, che implementi innovazioni e guardi al futuro. E tutto questo non deve rimanere un sogno a causa dei pessimi amministratori che abbiamo avuto in questi anni.
Vi invito ad analizzare chi si è candidato a sindaco. La maggior parte di loro sono perfetti sconosciuti, mai visti in questi anni di mala amministrazione, per denunciare o combattere il degrado e il malaffare.
Oggi si battono in petto, senza ritegno alcuno, complici dei pennivendoli che cercano di manovrare le intenzioni di voto, facendoli convincere di essere tutti grandi statisti e profondi conoscitori dei problemi di noi casertani ma, consentitemelo, io che in prima persona sono stato in strada per 365 giorni l’anno, da sempre vicino ai più deboli, agli anziani, a chi non ha voce, ai giovani che non vedono un futuro, non li ho mai visti, ne sentiti.
Guardate bene i 32 nomi nelle liste elettorali. Sono sempre gli stessi, accompagnati in molti casi, da 30 portavoti che devono garantire, con i consensi presi in famiglia, l’elezione dei capibastone.
Guardate quanti simboli nuovi e quante liste civetta che spariranno dalla scena dopo il voto del prossimo ottobre.
Io e i miei sostenitori abbiamo fatto una scelta ardua ma diversa. Una lista , un candidato.
Una lista di persone comuni, concrete e senza fronzoli. Un candidato sindaco libero, non in vendita, che non si piega ai comitati d’affari. Ci presentiamo con la voglia di un vero cambiamento e per restituire alla nostra città orgoglio, dignità ed efficienza. La provocatoria frase Caserta Kest’è pronunciata tante volte col capo chino e rassegnato, venga finalmente espressa a testa alta e con fierezza . Confido nei candidati della lista, nella loro affidabilità e correttezza per rappresentare fino in fondo gli ideali di Caserta Kest’è per una amministrazione migliore delle precedenti. Non è vero che Caserta non è governabile, lo è eccome. Ma perché ciò accada c’è bisogno di onestà e competenza, che non mancano al gruppo di candidati che mi aiuteranno in questa avventura. Mai ho pensato di farcela da solo. “Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino” recita un antico detto africano. Un grande progetto, costruire una città che scali le vette della classifica del benessere dei suoi cittadini richiede onestà ed impegno da parte di tutti. La realizzazione di un grande progetto non significa solo raccogliere consensi ma raccogliere l’impegno a lavorare insieme, creando un amalgama che faccia bene alla città e basandosi su due principi per me fondamentali: amore per la città e collaborazione.
Per questo, abbiamo bisogno di avere la vostra fiducia, ora o mai più , per cogliere una straordinaria opportunità.
Solo con il voto a Caserta Kest’è con Ciro Guerriero Sindaco si può mettere fuori dal comune, in una volta sola, tutti i poltronari che tengono in ostaggio la nostra città.
C’è consapevolezza che la sfida è davvero grande.
Ho detto sì perché desidero fortemente che la città dia ai nostri figli opportunità di crescita culturale e professionale, che li ascolti e non li tradisca, dove ogni giovane senta l’orgoglio di essere casertano perché esserlo significa pensare ad un futuro prosperoso per Caserta, fatto non di provincialismo ma di orizzonti lontani.
Sta per iniziare, o meglio è già cominciata, una campagna elettorale che coinciderà con un momento molto delicato: quello della tanto auspicata ripartenza e, vivendo un’esperienza umana straordinaria, vedo tanto entusiasmo intorno al nostro progetto. Questo ci fa lavorare ancora meglio, all’insegna dell’emozione per una campagna elettorale in tempi anomali, giocata tutta d’estate e a ritmi molto serrati. La questione più urgente da affrontare è, infatti, la ripartenza, soprattutto economica, con un nuovo slancio al lavoro attraverso progetti fattibili su turismo, cultura, commercio ed artigianato.
In quest’ottica si dovranno portare a termine i lavori in corso su diversi progetti urbanistici e inaugurare nuovi punti di riferimento per la cittadinanza; si dovranno potenziare i servizi al cittadino, sfruttando tecnologie innovative, per un Ente che sia al passo con i tempi. Una città pulita, sicura ed efficiente la vogliono tanto i cittadini quanto le persone che vengono a Caserta per lavoro, per commercio o semplicemente per turismo.
Caserta dovrà essere una città illuminata dal centro alla periferia, sicura e presidiata.
Si miglioreranno la pulizia e la cura del verde pubblico con una particolare attenzione alle vie di ingresso alla città, che vanno rese accoglienti ed invitanti.
Tolleranza zero verso il degrado e i gesti di inciviltà”.
Mettete la croce, per non portare la croce.
Anticipatamente vi ringrazio per l’unico voto utile e libero che sin da subito proporrete ad amici e parenti.
Il vostro sindaco guerriero.