AMMINISTRATIVE CASERTA, DEL GAUDIO: LA CITTA’ DEVE AFFIDARSI A CHI LA CONOSCE

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CASERTA – «Solo i casertani possono rimettere Caserta al centro di un ragionamento di sviluppo, di crescita, di valorizzazione delle nostre eccellenze perché, molto banalmente, solo noi conosciamo realmente i punti di forza di questa città – ha dichiarato il candidato sindaco del polo civico di Città Futura Pio Del Gaudio – La casertanità – aggiunge – è il collante che ha permesso alla nostra squadra di cementarsi, è quel valore che ha fatto in modo che persone di estrazione culturale diversa si mettessero assieme per lavorare nell’interesse della città, facendo nascere un polo civico autentico all’interno del quale l’unico comune denominatore è il senso di appartenenza a Caserta, alla sua storia, alle sue tradizioni. Siamo gli unici a poter ostentare con orgoglio il nostro essere casertani. Gran parte dei vertici provinciali, ma anche cittadini dei partiti, non sono casertani, non hanno vissuto e non vivono la città. Tentano di calare dei modelli precostituiti sulla nostra amata Caserta senza magari saper arrivare a Staturano o a Piedimonte di Casolla… I candidati che hanno sposato il nostro progetto sono alcune delle espressioni migliori della città, delle sue borgate, delle sue tradizioni. Commercianti storici, professionisti affermati, giovani rampanti, donne e uomini che conoscono la città, soffrono per il torpore in cui è piombata da anni, pretendono di riaffermare quel ruolo di capoluogo sia sul piano culturale che economico sfruttando le enormi potenzialità che abbiamo. Per rilanciare Caserta, c’è bisogno che la città si affidi a chi la conosce e la ama. Noi non siamo in campo contro qualcuno, ma solo ed esclusivamente a favore di Caserta».

1 commento

  1. Ho difficoltà ha commentare quanto su esposto per alcuni motivi:
    1) Se non sbaglio, ci apprestiamo al terzo dissesto,
    2) Scorrendo i nomi di chi si propone, si notano gli stessi che ci hanno portato ad essere ultimi in classifica alcuni anni fa, che hanno contribuito a questa situazione assurda (ovviamente cambiando partito),
    3) Se non ci sono loro, hanno “lanciato” i propri pargoli per potersi accaparrare un posto in modo che possano tirare a campare x 5 anni e curare i propri interessi,
    4) Aspettiamo ancora che la magistratura si esprima sugli indefessi personaggi, che in pieno lockdown, per salvare Caserta, erano impegnati nelle varie commissioni solo per accumulare più gettoni di presenza.
    Personalmente, per come è ridotta la Città, mi VERGOGNEREI a ripresentarmi.
    Sono d’accordo che i casertani sapranno a chi dare il voto, proprio perchè conosono chi ha contribuito a mortificarla.
    Spero di essere smentito, che la città della Reggia e non solo, diventi finalmente Capoluogo e non più ultimo comune della provincia di Napoli e, nell’ultimo decennio, di Salerno!!!
    Nel contempo mi affido ad alcune citazioni:
    “Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone” (Lucio Amedeo Seneca)
    “Siamo entrati in un mondo in cui ogni caduta morale avviene da uno sgabello di pochi centimetri” (Italo Calvino)
    “Si dice che la politica sia la seconda professione più antica del mondo. Frequentan-
    dola, mi sono convinto che somiglia molto alla prima” (Ronald Reagan)

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