Il segretario territoriale del sindacato del comparto sanitario, Nursind, Antonio Eliseo ha inviato una nota al direttore responsabile della Trasparenza dell’Asl di Caserta in cui rende noto che in data 4 luglio u.s. ea stata inviata una nota al Dg dell’Asl Ferdinando Russo e al direttore Gru Concetta Cosentino in cui si chiedeva attraverso l’Accesso Civico Generalizzato ai sensi dell’articolo 5 comma 3 e dell’art. 41 di conoscere l’esatto numero di posizioni organizzative assegnate dal 2009 e la loro denominazione, rimasta senza risposta alcuna. Nella nota si evidenziava inoltre che, con la nascita dell’attuale Asl erano state mantenute posizioni organizzative con la stessa denominazione. “Considerato che – si leggeva nella nota – il Direttore Generale ne ha chiesto verifica con Delibera 912 avente come oggetto: Posizioni Organizzative, provvedimenti. Da articoli di stampa si evidenzia addirittura la presenza doppia di P.O. che hanno mantenuto nel tempo il compenso economico. Il Nursind, attraverso l’accesso Civico generalizzato ai sensi dell’art 5 comma 3 e dell’articolo 41 del Decreto Legge 33/2013 sulla trasparenza degli atti amministrativi, chiede di conoscere il numero esatto di posizioni organizzative assegnate con la relativa denominazione dal 2009/ 21 e quante di queste Posizioni Organizzative sono risultate da una verifica fatta doppie ed inoltre la rendicontazione ed il valore economico riconosciuti in questi 10 anni”. Ebbene a distanza di più di un mese la nota non ha avuto alcun riscontro e il segretario del Nursind ha quindi interessato al problema il responsabile della Trasparenza. Ribadendo che poiché si ritiene illegittimo il riconoscimento relativo alle doppie posizioni e poiché considera tale attribuzione, verosimilmente un illecito che ha prodotto nel tempo, un danno erariale all’azienda stessa, considerato che sono trascorsi i termini perentori chiede al Responsabile della Trasparenza degli atti amministrativi di poter ricevere take documentazione.
Informandovi sin da ora che trascorsi 7 giorni dalla presente ci rivolgeremo agli organi deputati per legge”.