Se n’è andato Carlo Bini, al secolo Carlo Bifone. Si spegne l’ultima nota e l’armonia che alimentava le memorie della sua terra e le rendeva sacre, oggi si adagia nella penombra, dove rimarrà per sempre. L’eco intramontabile del suo canto accompagnerà il cammino dell’arte che verrà e le impedirà di accartocciarsi nei cespugli dell’indolenza e dell’ignoranza, mentre la storia della sua gente, verrà scritta dalle voci eterne di dentro, nell’acqua che scorre e si rinnova alla fonte…Ed il tempo che passa scuoterà leggero il rampicante dei ricordi sussurrando il suo nome assieme alle diverse melodie del vento.
Era il figlio di don Antonio, il “famoso” pescivendolo; era un artista e una persona straordinaria.
È stato diretto da Abbado, Muti, Patanè, Paita, ha duettato con Caballè, Kabaiwanska, Price, Obratzova, Ricciarelli, Scotto, Casolla.
Dopo una lunga degenza in ospedale a Pescia (Pistoia), stamane si è spento, confortato dalla fede e con al fianco la amatissima moglie. Ha avuto una carriera luminosa (ha cantato la Carmen nel 1976 al Metropolitan di New York; ha impersonato don Josè, con Elena Obratzova (soprano) e il basso Louis Quilico).
Ha cantato per Giovanni Paolo II, all’insediamento del Presidente Valery Giscard D’Estaing, per i reali del Belgio.
Aveva studiato con il Maestro Mino Campanino e, dopo un periodo nell’operetta, aveva solcato i più importanti teatri lirici del mondo, dal San Carlo di Napoli, a La Scala, al Metropolitan di New York, appunto.
La città di Santa Maria Capua Vetere dovrebbe dichiarare una giornata di lutto e sarebbe doveroso da parte del Sindaco Antonio Mirra far pervenire le condoglianze della città alla moglie, la signora Margaret Elizabeth Bailey, che era stata prima ballerina al Royal Ballet di Londra.
Molto bello l’articolo ma invito a togliere l’indirizzo di casa… è violazione della privacy a cui mio zio il tenore e mia zia hanno sempre tenuto molto. Grazie
Ci scusiamo. Le nostre più sentite condoglianze.
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