SESSA AURUNCA, PROVINCIA DI JAKARTA

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LA CITTA’ CAMPANA, VUOLE EMULARE LA CAPITALE INDONESIANA IN FATTO DI MONNEZZA E DISCARICHE!

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di Salvatore Zinno

Jakarta, capitale dell’Indonesia, ha il triste primato di ospitare la più grande discarica del mondo; si chiama Ciketing Udik ed ogni giorno accoglie tra le 6500 e le 7000 tonnellate di monnezza di ogni genere e tipologia.

È vero che Jakarta conta circa undici milioni di abitanti contro i ventimila del capoluogo aurunco, una superficie di 660 km2 contro i 160 km2 del comune nostrano, ma a Sessa, potete giurarci, stanno studiando per divenire capitale della monnezza.

Il biglietto da visita, lo trovi proprio alle “porte” del comune, in località Levagnole, accesso unico per chi proviene dalla zona del napoletano; ed in questi periodi sono decine di migliaia le persone che ogni giorno percorrono la strada statale Domiziana, provenendo da Napoli e dall’hinterland per recarsi sulla costa domiziana o proseguendo verso il basso Lazio per sorbire le frescure del mare e la comodità delle spiagge.

Ecco quindi, che per accogliere come meritano i turisti portatori di ricchezze, appena abbandonato il comune di Mondragone, il viaggiatore viene accolto da un bel cumulo di rifiuti al km 14,00 della statale Domiziana (che giacciono lì da giorni e giorni), sotto un bel cartello (arrugginito) sul quale campeggia la scritta: “Levagnole, – Sessa Aurunca”…ci manca solo una bella lapide con inciso: “benvenuti a Sessa Aurunca”, e due lumini con un mazzo di garofani allegati, ed il biglietto da visita sarebbe completo.

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A questo punto, non ci sarebbe più nulla da aggiungere e si dovrebbero concludere tutte le considerazioni possibili, ma noi andiamo oltre…

Recentemente ci siamo già occupati della zona, che non esitiamo a definire una abbandonata “periferia dell’impero”, raccontandovi dello stato di abbandono della località San Limato e del grido di dolore lanciato dai residenti estivi e dai pochi ed eroici imprenditori del turismo che operano in assoluta solitudine (Leggi quì ). Questo nostro appello però, a qualcosa è servito ed ha in parte raccolto qualche frutto, perché – ci riferiscono i residenti di cui sopra – il consorzio di bonifica di Caserta (non quello defunto di Sessa Aurunca con i cadaveri che si trascina dietro) sta provvedendo alla pulizia del canale e al taglio dell’imponente canneto che non veniva eseguito dal lontano 2013.

Alla testimonianza di esistenza in vita del consorzio di bonifica, fa però da contraltare la morte apparente del comune di Sessa Aurunca, il quale continua a latitare ai propri doveri, lasciando le strade comunali della zona piene di buche, invase dagli arbusti, a cui si aggiungono i cumuli di monnezza che certamente bene non fanno all’immagine turistica che la zona vorrebbe avere di se.

Con chi ce la vogliamo prendere?

Con il Commissario Prefettizio Andrea Cantadori?

Su, dai, siamo seri e non facciamo ridere…prendersela con un burocrate ministeriale, capitato a Sessa solo per tappare un buco di sei o sette mesi – si doveva votare a giugno scorso, e quindi a quest’ora il buon Cantadori avrebbe già disfatto le valigie a casa sua – e che invece casualmente, la sua permanenza si protrarrà fino a dodici mesi, perché il genio politico che ha decretato la morte politica di Silvio Sasso non aveva fatto i conti con il covid-19?

Farlo, offenderebbe davvero le coscienze dei cittadini aurunci e degli ospiti estivi.

Cantadori, per una “virulenta” casualità, si tratterrà anche per tutto il periodo estivo, e avrà modo di assaporare anche le bellezze marine della nostra terra con immondizia balneare annessa; ma lo farà sempre con la valigia pronta e la testa da un’altra parte, per cui “pretendere” che si occupi anche della nostra spazzatura e del decoro della nostra terra sarebbe davvero chiedere troppo…o no?

Le responsabilità vanno ricercate sempre in quella masnada di strateghi politici e dei loro esecutori materiali che hanno decretato la fine di un’amministrazione eletta…che certamente non brillava per attivismo – e questo noi la abbiamo scritto e riscritto – ma almeno c’era!

Ad avere un sindaco – anche scarso che sia – piuttosto che non avercelo, voi cittadini che cosa preferite?

Quello di Levagnole è solo uno dei cumuli di spazzatura ospitati sul territorio comunale, abbiamo documentato decine e decine di queste mini-discariche abusive sul territorio sessano; dal centro storico, alle più remote periferie passando per l’area industriale, tutte le frazioni ed ogni contrada di campagna che esiste…il problema è grosso e occorrono: volontà, teste pensanti ed anche, perché no, risorse a disposizione per contenere e sconfiggere il fenomeno.

Ma se il comune stesso non provvede al ritiro dei rifiuti comuni messi in bella mostra al km 14 della statale Domiziana, ce la possiamo mai prendere con quegli zozzoni dei cittadini che abbandonano i rifiuti nelle campagne; e non li stiamo certo giustificando, avendoli appellati “zozzoni”.

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Oppure ce la vogliamo prendere con quei Vigili Urbani sessani, ai quali questo giornale non ha mai risparmiato critiche, che non possiedono gli strumenti tecnologici e le risorse per combattere la guerra contro gli zozzoni?

Morale della favola, i cittadini sessani o gli ospiti estivi che siano, continueranno a pagare salatissime tariffe sui rifiuti, affogando in quegli stessi rifiuti…ma torneranno a votare i loro soliti carnefici politici.

Ora il quesito ve lo poniamo serio: “siamo noi a fare male al territorio, raccontando le nefandezze che lo caratterizzano”? Come ha più volte sostenuto qualche frustrato assessore comunale…

Oppure gli fa del male chi lo gestisce in maniera scellerata, come in questo caso da noi narrato, sia esso: un funzionario dello Stato di passaggio, un dipendente comunale dalle competenze personali –ahilui –  limitate, o un politicante da strapazzo in crisi di identità incapace di auto-valutarsi credendosi l’Aga Khan della Costa Smeralda, mentre invece è più somigliante ad un asino ragliante agli ordini di un padrone che lo vuole più stupido degli stupidi per propria convenienza?

Meditate cittadini, meditate…in attesa che i cani di cancello partano con l’abbaio di routine!