E’ PASSATO UN ANNO, MA LE ROTONDE SPERIMENTALI TALI RESTANO…CON LA DIFFERENZA CHE SEMBRANO BOMBARDATE!
di Salvatore Zinno
Ve la ricordate la storia delle “rotonde sperimentali”, pensate e fortemente volute da un team di scienziati della viabilità interprovinciale, composto da dirigenti del comune di Sessa Aurunca validamente affiancati da quello che resta di una imbarazzante Provincia di Caserta?
Se non lo ricordate, vi offriamo un rapido ripasso (Leggi quì) e (Leggi quì), per poi procedere alla lettura odierna, frutto di ulteriori segnalazioni di cittadini esasperati – in verità molto pochi che però ci hanno stimolato questo articolo in chiave: “moralizzatore”!
Esattamente un anno fa, il dirigente del settore Polizia municipale e viabilità del comune di Sessa, affidava ad una azienda operante nel settore, la realizzazione di due rotonde sperimentali nelle frazioni di Carano e Piedimonte di Sessa (det. N° 80 del 29/06/2020).
L’affidamento era stato frutto di un accurato “lavoro” di progettazione, confronto e scienza, tra l’Ente sessano e gli uffici della Provincia di Caserta, amministrazione proprietaria delle due strade ove si volevano realizzare le rotonde.
Due Enti, con più uffici al lavoro su un progetto simile, è garanzia di perfetta riuscita?
No!
E noi lo avevamo preannunciato, basta andarsi a leggere i due precedenti articoli dedicati al tema, per farsi un’idea.
Cosa da poco direte, con tutti i problemi che ci sono nel mondo…invece per noi non è così; perché questa faccenda è l’ulteriore dimostrazione della incapacità amministrativa di chi viene lautamente retribuito per svolgere alcuni delicati ruoli, ma anche è sintomo di indolenza ed ignavia da parte della popolazione che subisce di tutto senza oramai neanche più farci caso.
Si è trattato di un’epoca politica oramai consegnata alla storia – positiva o negativa si vedrà – ma gli attori sono pressoché gli stessi; e parliamo degli occupanti delle scrivanie degli uffici amministrativi – a volte occupate anche abusivamente come nel caso del Comandante dott. Emerito – e non certo delle poltrone dei politici. Quelli, i vari Silvio Sasso o Fausto Fusco, sono già stati cacciati da chi dispone del territorio a proprio beneficio e piacimento…ma questa è un’altra storia.
Un anno intero per realizzare le “prescrizioni” contenute nel nullaosta rilasciato dall’Amministrazione Provinciale di Caserta al comune di Sessa Aurunca, non è bastato per neanche iniziare a realizzare le opere previste.
Parliamo di “quattro” pali di illuminazione, una barriera in PVC gialla, due segnali e qualche striscia fatta un pochino meglio meglio…
Invece no, in quei torridi giorni dell’estate 2020, si piazzarono quelle quattro barriere di plastica, qualche paletto di metallo e via, le rotonde sono completate e consegnate ad una eterna provvisorietà.
Mentre per la rotonda realizzata a Carano, con spazi più o meno “decenti”, i danni causati sono stati lievi, per quella sperimentale realizzata nella frazione di Piedimonte, ci sentiamo di provare un minimo di vergogna mista a galoppante ribrezzo.
Gli spazi strettissimi nei quali è stata realizzata l’opera ingegneristica, sommati al poderoso traffico di autotreni che viaggiano verso la vicina ed altrettanto indecente “area industriale” sessana, hanno fatto si, che della “bella” opera d’arte concepita da cotanti scienziati, oggi non restino che putride macerie; con l’aggravante di aver reso il fondo stradale: dal devastato del pre-rotonda (come quasi la totalità delle strade provinciali casertane) al modello “Tripoli dopo i bombardamenti” del post-rotonda.
Questo perché i grossi, numerosi e pesantissimi autotreni – se ne contano almeno un centinaio al giorno, la maggior parte carica di cemento e materie prime di cava destinate al vicino cementificio – sono costretti ad operare in spazi molto ristretti dettati dalle corsie volute dagli “inventori” della rotonda, effettuando poderose sterzate in prossimità delle intersezioni presenti sulla rotatoria e scavando dei veri e propri fossati in un asfalto per nulla adeguato ad una strada pensata settant’anni fa per carretti e Fiat 500, mentre si trovano ad ospitare oggi bestioni con masse oscillanti tra le 50 e le 60 tonnellate; succede la stessa cosa allo stop sulla S.P. Pigne-Tuoro, sulla quale transitano “solo” gli autotreni del cementificio.
Bravi, davvero bravi…complimenti a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera, ma complimenti soprattutto ai residenti delle frazioni sopra dette che tra un po’ accetteranno di farsi passare questi bestioni fin dentro i loro giardini senza neanche mettere un fiato.
Qualche fiato, o forse timido vagito, lo ha emesso occasionalmente il locale comitato civico, cercando di portare all’attenzione delle “autorità” la problematica che invece qualche altro residente ci continua a segnalare…risultato?
Prese per i fondelli!
Promesse di rapidi interventi compatibilmente con le risorse disponibili nei bilanci, una foto “commemorativa” del momento, un veloce post sui social e poi di nuovo mesi di sonno letargico.
Ma state tranquilli cittadini, alle prossime elezioni amministrative di autunno, “me la vedo io” ha certamente esclamato il politico di riferimento al quale il popolo bue si continua a votare tramite gli scagnozzi disseminati capillarmente su tutto il territorio comunale; e Carano e Piedimonte non fanno certamente eccezione.
Per conto nostro, la barzelletta delle “rotonde sperimentali” la chiudiamo qua; non prima di avervi consegnato questa bella galleria di foto del “prima e dopo”.
Buon voto cittadini!