(f.n.) – Al San Rocco di Sessa Aurunca, non era ancora tramontato il sole sull’indignazione della Ds Stefania Fornasier, scagliata contro il sindacato Nursind, reo di avere denunciato la brutale leggerezza, con cui si era ignorato il diritto fondamentale di una partoriente, che è quello che prevede la vicinanza rassicurante di una persona scelta allo scopo, che, apparentemente immemore, del suo manifestato sdegno, la Ds, da fanciulla del West, si è trasformata nella Bella Addormentata nel Bosco…a meno che, come sovente accade… sdegno, atteggiamenti da dame oltraggiate o da cavalieri offesi nell’onore, non siano soltanto sceneggiate d’obbligo, richieste dal copione, miste al solito patetico tentativo di mettere a tacere l’eventuale dissenso…Fatto è che, dopo essersi sdegnata, la gentile Ds, che aveva trascorso gli ultimi giorni a chiedere relazioni dettagliate sul “significato esoterico del tampone molecolare e sua applicazione ai tempi della pandemia” ha, de facto, aperto virtualmente le danze, organizzate per festeggiare degnamente una infermiera del San Rocco che, a breve andrà in pensione. Il party, ovviamente, non si è tenuto all’Excelsior ma al secondo piano del presidio ospedaliero aurunco, nel vano antistante l’ascensore tra la Pediatria e la Ginecologia, con tanto di catering, camerieri, invitati, annessi e connessi… tutti rigorosamente senza tampone fresco di giornata, né certificato di avvenuta vaccinazione…esattamente come è successo per quelle due signore in attesa di essere sottoposte ad intervento chirurgico, che impropriamente, qualche tempo fa e di cui scrivemmo, furono “appoggiate” in sala travaglio, incidentalmente vicino ad una signora che, in travaglio c’era davvero, con il rischio di contagio conseguente, e sulle ragioni a monte della cui presenza, la Ds distrattamente, non avrebbe chiesto alcuna relazione ad alcuno…La domanda sorge spontanea: ma… la solerte DS che chiede conto in giro per il San Rocco, con cipiglio alla Torquemada del Terzo Millennio ed invia una lettera scandalizzata al direttore generale dell’Asl, in cui si evince soprattutto che il nemico da abbattere, non sono le gravi disfunzioni avallate dal suo stesso atteggiamento soporoso o troppo accondiscendente rispetto al potere costituito, ma è un sindacato non allineato, che denuncia e si interroga su quanto accade nelle strutture Asl e soprattutto punta il dito senza alcun timore di rappresaglie politiche, dov’era mentre si svolgeva il succitato party, al cui coreografico svolgimento in ambiente rigorosamente sanitario, hanno partecipato ospiti provenienti dall’Ospedale di Piedimonte Matese e persino un’ostetrica in aspettativa che è lontano dall’Ospedale da un anno? La dottoressa Fornasier ha valutato, quanto potrebbe “pesare” in termini valoriali, la sua sofisticata ed articolata relazione al Dg Russo, che vorrebbe dimostrare, soprattutto, quanto la stessa Ds sia edotta ed esperta in materia di regole e di accesso alle strutture sanitarie in tempo di pandemia e non solo, di fronte al party ospedaliero che, de facto, lei ha autorizzato? E qualora non fosse al corrente dei festeggiamenti e non è così, la faccenda sarebbe ancora più grave, perché se qualcuno fa baldoria nella struttura sanitaria all’insaputa del direttore, due e non altri possono essere i motivi: o il direttore non conta nulla oppure il direttore è consapevole e consenziente. Adesso deve essere la Ds a scegliere cosa le piaccia di più: essere o sembrare…Per quanto riguarda invece la lettura esterna della vicenda, assai squalificata e squalificante in verità…noi registriamo che lo stesso Ospedale che ha vietato l’ingresso ad una ostetrica pluritamponata e vaccinata, che doveva assistere una partoriente, ha ospitato un party in onore di una dipendente che andava in pensione, lasciando libero ingresso a catering e ospiti di fuori porta alla faccia del tampone! Entiendes? E poi, a rendere il tutto davvero intollerabile, compreso le varie letterine d’appoggio, ecco la frase peregrina che compare alla fine della nota della Fornasier contro il Nursind… “verranno posti in essere tutti i provvedimenti necessari ad arginare lo stile comunicativo di questo sindacato”…davvero mancano le parole….e come si fa a commentare una tale perla del pensiero rivelato? Non ci azzardiamo neppure! Hasta la vista!
Se il party è stato autorizzato da Mr. Celentano, la Fornacella, poteva solo cantare, ballare e autorizzare a comando.
Se si chiama San Rocco c’è un motivo……..c’è sempre qualcuno disposto a fare il cane del Santo.
Viva Sessa Aurunca, viva Celentano e viva Oliviero
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