(f.n.) – Chi osasse sostenere che il direttore della Uoc Opsos, non sia una personcina attenta e scrupolosa, sarebbe in cattiva fede…e se talvolta il “golden boy” ha dato prova di menefreghismo o distrazione ad oltranza o scarsa sensibilità, nei confronti della prateria ospedaliera, ebbene, questa volta è riuscito a rifarsi ed a recuperare i punti persi, in un sol colpo da maestro…Ebbene sì, qualche volta siamo stati critici nei suoi confronti… non avevamo messo in conto che la sua distrazione, forse dipendeva dalla magica facoltà di dividere le cose importanti da quelle inutili, cestinandole automaticamente…o forse, nonostante avesse a disposizione un nutrito stuolo di infermieri e collaboratori, semplicemente, al baldo direttore dell’Opsos, mancava il/la consigliori giusto/a ed oggi invece ce l’ha…Infatti, quando si è trattato di dedicare tutta l’attenzione possibile ad un problema “vitale” come la fornitura dei carrelli, il bravo Massimo Mensorio, sicuramente ben consigliato, ecco che, rivalendosi su ogni critica, ha spazzato mente e scrivania, da ogni ingombro e facendo giustizia sommaria della prassi consolidata, secondo cui, come si evince dalle altre determine, compare in bella vista il nome o l’UO, che avanzano determinate richieste, si è lanciato in prima persona nella domanda di approvvigionamento di ben 27 carrelli, per il trasporto farmaci… Ed è qui che il “plurimparato” Mensorio, offre il meglio di sé e della sua cultura specialistica, nella descrizione esatta del tipo di carrello che, quella ricognizione di cui non v’è traccia ma che egli sostiene avere effettuato assieme a non ben identificati capidipartimento, gli aveva forse ispirato…e che propone di acquistare…Il carrello ordinato da Mensorio, oltre ad una serie di specifiche caratteristiche, deve essere dotato di “4 ruote (2 fisse e 2 girevoli) di cui di cui 2 con freno e paracolpi in gomma grigia”… eh sì… perché se la gomma fosse, ad esempio, a stelle a strisce, sarebbero affari seri…e probabilmente non se ne farebbe niente…Resta da imbalsamare nel curriculum di Mario Massimo Mensorio, il nome dell’Accademia in cui avrebbe seguito i corsi accelerati sull’etica ed estetica del carrello attraverso i secoli… Ricordiamo che Mensorio ha presentato la richiesta nel luglio del 2020 dopodiché, si presume se ne sia andato al mare…Due mesi dopo il provveditorato ne prende atto ed inizia la procedura prevista…passeranno altri otto mesi, prima che si aggiudichi l’appalto alla ditta vincitrice…Eppure la faccenda era così urgente da travalicare problemi incombenti, come quelli dell’emeregnza Covid, che rivendicava ogni attenzione ed una programmazione ben più che seria, in previsione di ciò che sarebbe accaduto….e non finisce qui, dal momento che, aggiudicata la gara alla ditta individuata (determina 457 del 25 maggio u.s.) pare sia immediatamente partito il ricorso da parte di una delle ditte escluse…Non siamo ben sicuri dell’oggetto del ricorso, ma sembrerebbe che i requisiti richiesti alle ditte fornitrici dei carrelli, ai soliti maligni apparissero su misura dei prodotti di qualche ditta presente…Hasta la suerte companeros!
Egregia dottoressa, vi scrivo solo perché stasera sono stanchissima e non vedo soluzione alla nostra condizione di lavoro. Lavoro da più di vent’anni in una ditta in appalto all” ospedale di caserta. Noi non siamo niente. Cambiamo ditta, ci riducono le ore, ci mettono in cassa integrazione ma il lavoro che dobbiamo fare e sempre lo stesso. Camminiamo per tutto l’ospedale, con il caldo e con il freddo. I carrelli non funzionano bene e sono pesanti o forse siamo noi che ci siamo fatte vecchie. Gli ascensori sono sempre occupati e noi facciamo ritardo e il responsabile ci richiama. Oggi faceva caldissimo e mancava il respiro, la maglietta era inzuppata ma non ci siamo potuti cambiare perché facevamo tardi. Aspettano che venga in infarto o un ictus a qualcuno di noi? Siamo carne da macello o siamo pure noi esseri umani e lavoratori da tutelare? Aiutateci voi per piacere
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