IL DG ASL RUSSO: “SI LAVORA PER MIGLIORARLO E MAGARI PER DARE UNA NUOVA OFFERTA SANITARIA”
– di Alessandro Aita –
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una riunione al Teatro Garibaldi per rendere noto il presente ed il futuro dell’Ospedale Melorio. A otto mesi dalla conferenza stampa del 16 ottobre in cui venne annunciato che il nosocomio cittadino divenne operativo come presidio Covid, il primo cittadino Antonio Mirra ha indetto un incontro con stampa, consiglieri comunali e sindaci dei Comuni vicini per parlare assieme al direttore generale dell’ASL Ferdinando Russo di presente e soprattutto del futuro del Melorio. Quest’oggi infatti l’ospedale viene riconsegnato alle sue funzioni originarie, con un occhio a un deciso miglioramento dell’offerta nel futuro.
“Sono orgoglioso di come Santa Maria Capua Vetere abbia fatto la sua parte in questa lotta – le prime parole del sindaco che prende la parola – curando centinaia di persone. Quando venne fatto questo passo vennero presi due impegni importanti: la riconsegna del nosocomio appena superata l’emergenza ed il rafforzamento della struttura assieme al Comune di Capua. L’obiettivo è quello di lavorare per un Melorio moderno, e continuiamo a lavorare per questo”. Mirra ne approfitta per togliersi un paio di sassolini dalla scarpa verso alcune malelingue: “Ho letto addirittura che l’emergenza Covid potesse essere una scusa per dismettere il Melorio. La verità è che quei 50 posti sono stati di vitale importanza, ringrazio il personale medico e sanitario che ha salvato delle vite umane”.
Un atto dell’ASL, quello della riapertura ospedaliera del Melorio; Russo è raggiante per i risultati raggiunti: “Questa mattina abbiamo dismesso l’ultimo paziente Covid dopo aver bloccato i ricoveri e abbiamo ordito una ripulitura degli impianti. La nostra intenzione è di ridare a Santa Maria Capua Vetere il Melorio con almeno le stesse funzioni precedenti, se non con dei netti miglioramenti. In breve speriamo di ‘liberare’ anche l’ospedale di Maddaloni, per realizzare dei lavori come verrà fatto al Melorio. Stiamo lavorando per un nosocomio migliore, per un’offerta nazionale migliore. Un ospedale deve essere organizzato nel modo migliore; tempi di miglioramento in work in progress. Cercheremo di migliorare il pronto soccorso, aumentare i posti letto, migliorare l’offerta chirurgica dove sta partendo una sperimentazione nazionale con il dottore Perillo. Ma bisogna dare attO che bisogna trovare il ruolo adeguato all’ospedale: può anche diventare un ospedale di comunità negli anni e dirottare i finanziamenti in strutture più grandi. Per il futuro però, in caso di aumento di pazienti Covid, cercheremo di non rendere il Melorio di nuovo presidio Covid”.
Ma cosa hanno detto? Tutto ed il contrario di tutto!
Chiacchiere ed aria fritta, buona solo per la campagna elettorale e per prendere in giro i cittadini.
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