In programma nella Reggia di Carditello dal 3 luglio al 29 agosto: 11 eventi e oltre 60 artisti coinvolti per celebrare Ennio Morricone, Enrico Caruso, Domenico Modugno, Dante Alighieri e Astor Piazzolla
Aprono i Coma_Cose, poi il talento di Sarah Jane Morris, Tosca, Mario Incudine, Vinicio Capossela, l’Orchestra del Teatro di San Carlo e Giovanni Caccamo
Chiude la sezione jazz con Javier Girotto, Steinar Raknes, Luca Aquino, Natalino Marchetti e Michelangelo Scandroglio
È un inno alla resistenza e alla rinascita della Campania Felix quello che, dal 3 luglio al 29 agosto, ispirerà la II edizione del Carditello Festival, la rassegna musicale organizzata nel suggestivo ippodromo della Reggia borbonica dalla Fondazione Real Sito di Carditello (San Tammaro, Caserta), guidata dal 2016 dal presidente Luigi Nicolais, con il sostegno della Regione Campania attraverso Scabec SpA.
Nella dedica alla resilienza, valore che esalta lo spirito dei nostri giorni, si realizza pienamente la missione del Real Sito di Carditello, fino a quattro anni fa simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei Fuochi e oggi – dopo anni segnati dal malaffare e dalla criminalità organizzata – esempio di riscatto per l’intero territorio e sito anticamorra, aperto a bambini, famiglie e rifugiati politici.
Il Carditello Festival 2021, intitolato #ReSpira, celebra il genio di artisti resi immortali dalle proprie opere e la capacità del Real Sito di misurarsi con i diversi linguaggi artistici che in estate animeranno il sito borbonico, integrando l’offerta culturale e i percorsi benessere nei boschi: Tosca e Roma Sinfonietta con Omaggio a Morricone (18 luglio, unica data per il centro-sud e una delle tre date in Italia con La Milanesiana a Villafranca di Verona e il Ravenna Festival) e una sorpresa speciale per ricordare Enrico Caruso, nel centenario della morte del grande tenore napoletano; Mario Incudine con Omaggio a Domenico Modugno (24 luglio, unica data per il centro-sud); Vinicio Capossela con il concerto dantesco “Bestiale Comedia” (28 luglio, unica data in Campania), in occasione del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta; Javier Girotto (26 agosto) per il centenario dalla nascita di Astor Piazzolla.
Spazio anche al talento di Sarah Jane Morris con “Let The Music Play” (10 luglio, unica data in Campania), al “Nostralgia Tour” di Coma_Cose (3 luglio, unica data in Campania) e al “Parola Tour” di Giovanni Caccamo (7 agosto, anteprima del disco in uscita a settembre), con Michele Placido dal vivo e i contributi audio di Willem Dafoe e Aleida Guevara. E non solo.
Confermate, dopo il successo dello scorso anno, le due sezioni dedicate alla grande musica e al jazz, con l’Orchestra del Teatro di San Carlo (30 luglio) – una formazione speciale diretta dal maestro Maurizio Agostini – nell’ambito del programma regionale “Campania by Night” e la rassegna “Jazz & Wine” con Javier Girotto Trio (26 agosto), Steinar Raknes (27 agosto, in esclusiva per il centro-sud), Luca Aquino e Natalino Marchetti duo (28 agosto), e Michelangelo Scandroglio (29 agosto, in esclusiva per il centro-sud).
Un grande moto di orgoglio per la comunità, ancora tristemente nota in Italia come Terra dei Fuochi, e una sfida culturale per la Fondazione che, condividendo emozioni e valori, intende promuovere una campagna di comunicazione sostenibile per riaffermare l’identità e l’estro del territorio, imprimendo con coraggio e passione una svolta e valorizzando prodotti a km zero e cantine locali con le degustazioni di Asprinio e Pallagrello. Vini particolarmente apprezzati da Ferdinando IV di Borbone, che oggi tornano in produzione proprio nella Reggia con il brand “Carditello”. Il Real Sito di Carditello, dunque, conferma ancora una volta la sua vocazione di fattoria sperimentale, rilanciando le proprie ambizioni come hub di impresa e modello di inclusione e sviluppo territoriale.
Dichiarazioni:
Luigi Nicolais, presidente Fondazione Real Sito di Carditello:
“Il Real Sito di Carditello non è solo un bene di notevole valore artistico e culturale, ma è anche uno stile di vita che esprime benessere. Solo pochi anni fa il Real Sito era considerato il simbolo del degrado nella Terra dei Fuochi. Oggi rappresenta un luogo di rinascita e riscatto, aperto a famiglie, bambini e rifugiati. Stiamo lavorando intensamente proprio in questa direzione insieme a Regione Campania, Scabec e Comune di San Tammaro. La missione della Fondazione Real Sito di Carditello si concentra sul ruolo sociale dei musei e dei siti culturali, e sulla capacità di contribuire al cambiamento del territorio, producendo nuovi format, condividendo i valori della legalità, assicurando una fruizione sempre più inclusiva e favorendo la partecipazione della comunità non solo sul fronte culturale, ma anche in campo ambientale e nel segno dell’attivismo civico”.
Roberto Formato, direttore Fondazione Real Sito di Carditello:
“L’obiettivo del Carditello Festival è diventare un appuntamento annuale nel panorama musicale italiano, integrando l’offerta culturale del sito e promuovendo i servizi dedicati ai visitatori: percorsi benessere nei boschi, laboratori per bambini e famiglie, corsi di ippoterapia per persone speciali, rete dei Cammini di Carditello, itinerari cicloturistici nazionali e degustazioni di prodotti tipici. Stiamo sviluppando pacchetti personalizzati per entrare nel circuito dei grandi tour operator e, a breve, metteremo in produzione una intera linea di prodotti a marchio Carditello per essere maggiormente competitivi sul mercato. Una sfida ambiziosa, che racchiude la nostra vocazione di fattoria sperimentale e hub di impresa per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio”.
Antonello De Nicola, direttore artistico Carditello Festival:
“La Reggia di Carditello è sempre stata una linea di confine: prima tra popolo e nobiltà, poi tra malaffare e legalità, quindi tra degrado e bellezza. Il programma del Carditello Festival 2021 esprime tutta la forza e il coraggio della nostra comunità e del sito borbonico, capace di resistere alle ferite del tempo e degli uomini nel cuore verde della Terra dei Fuochi. A Carditello non abbiamo grandi budget e non ospitiamo quadri di valore, ma custodiamo una intera collezione di cadute e rinascite che rappresentano il patrimonio culturale e il capitale umano della Fondazione, forse proprio perché Carditello già contiene nel suo perimetro e nel suo destino tutta la passione, la grazia e la sofferenza dell’esperienza umana o, come dice Vinicio Capossela, della Bestiale Comedia”.
Francesco Cattini, CEO Imarts:
“È stata una fortunata combinazione conoscere e visitare il Real Sito di Carditello. Da subito ho pensato potesse diventare anche sede di importanti spettacoli di prestigio internazionale. Il progetto di valorizzazione di un bene così prezioso, recuperato dopo anni di abbandono, sta a testimoniare che quando si vuol fare, si può fare. Anche per questo Imarts ha deciso di accompagnare la Fondazione in questo percorso di crescita, investendo e mettendo a disposizione la nostra esperienza e i nostri artisti per realizzare un festival aperto all’intera comunità. Stiamo lavorando alacremente con la Fondazione per sviluppare una partnership artistica molto più ampia e portare a Carditello nel 2022 alcune tappe di festival e storiche rassegne che si svolgono nel nord Italia”.