(f.n.) – Se ci lasciassimo andare fino ad un liberatorio altisonante: “al San Rocco ormai siamo alle comiche!”, qualcuno potrebbe eccepire che non si deve esagerare nell’ironia, soprattutto quando si parla di realtà sensibili, come un Ospedale, e noi, in linea di massima, siamo d’accordo, anche se è lecito eccepire: ma la Ds Stefania Fornasier dov’era, mentre l’ennesimo utente che, dopo essersi sottoposto alla rituale misurazione della temperatura, effettuata da una villeggiante in minigonna “tenuta mare” e cosciotto florido in bella vista, sbarrando gli occhi, si allontanava dicendo: “La signorina, questa mattina si è dimenticata di vestirsi…”? Ecco…dinanzi al prodotto gestionale degno di uno “schweizer kanton”, targato “Andreozzi & co. ai turni ghe pensi mi”, diventano lecite e legittime, non soltanto le battute ma, addirittura è obbligatorio interrogarsi, sui tempi residui di questo indecoroso andazzo, nonché sul fatto che, qualcuno sullo sfondo, mostra persino di indignarsi, dopo avere contribuito allo sfascio…e particolare trascurabile…le signorine in turno di cui sopra, percepiscono lo straordinario…evvvai! Ma noi torniamo a chiederci dove sia la Ds, quale sia il suo ruolo nel presidio aurunco e soprattutto, per quale motivo continui ad offrire al mondo esterno, una visione di sé che non è quello che comunemente si definisce: esaltante. E dove sono i signori della direzione strategica dell’Asl?, il riccioluto direttore sanitario partenopeo di belle speranze, si è reso conto che il Presidio Ospedaliero San Rocco deve essere tenuto in vita e in salute al meglio delle possibilità dell’Asl e di mamma Regione?, e che sarebbe veramente da ingenui non rendersi conto che il pensiero del famoso nuovo Ospedale di Sessa annunciato, ha lo stesso effetto balsamico di una mina vagante?, “tiremm innanz” che è meglio… Radio Ospedale News riporta che la Ds ha l’abitudine di chiedere relazioni ai dirigenti, che, ottenute, regolarmente invia alla sede centrale dell’Asl…qualcuno potrebbe addirittura avanzare l’ipotesi maligna, che, anche questa pratica sembrerebbe un ottimo sistema per scaricarsi dalle varie responsabilità… Una relazione, pare sia stata chiesta anche in merito ai fatti di qualche giorno fa, fatti da noi puntualmente riportati…Nei giorni scorsi, ricorderete, il ridicolo era stato abbondantemente superato, con la faccenda dell’Ostetrica pluritamponata e vaccinata, alla quale era stato impedito di accompagnare una gestante, perché doveva sottoporsi al trecentesimo tampone. Oggi, mostrando di ignorare, come allora, che, quotidianamente, si registra un viavai di gente che entra ed esce dai reparti, senza sognarsi di fare il tampone, come psicologa, tecnici e pediatri provenienti da altri ospedali etc, dopo avere inoltre mostrato, suprema indifferenza alla notizia che, in sala travaglio, assieme alla gestante di cui sopra, vi erano due pazienti “in appoggio”, che con il travaglio non c’entravano nulla e peraltro senza tampone, la Ds avrebbe chiesto una relazione non si sa bene a chi e per cosa….Non è azzardato parlare di “suprema indifferenza” dal momento che, se così non fosse, appena venuta a conoscenza che la sala travaglio era utilizzata come zona filtro e mentre si facevano le pulci all’ingresso di una ostetrica in regola, vi erano due persone senza tampone nella stessa stanza di una gestante, la Ds avrebbe dovuto schizzare dalla sedia e chiedere conto…o no? O siamo noi che veniamo dalla luna calante? O forse è soltanto una questione di sigle sindacali e per rendere meno complicata la vita professionale di un’Ostetrica, costei dovrebbe decidersi a cambiare sindacato ed iscriversi a quello giusto?, quello che cummann? Hasta el ridiculo!