ROMA – Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso degli anziani 2021 (World Elder Abuse Awareness Day), 15 giugno 2021, istituita dall’Assemblea generale dell’ONU con risoluzione A/RES/66/127 il n 19 dicembre 2011, intende proporre una riflessione sui gravi e molteplici disagi cui è sottoposta tale frangia di popolazione.
Secondo i dati Eurostat, in Europa e in Italia l’andamento demografico negli anni si proietta sempre più verso le fasce maggiormente mature, eppure la categoria in questione viene penalizzata proprio dalla mancanza di molteplici interventi mirati al miglioramento della qualità della vita di chi, per fattori fisiologici e anagrafici, incontra difficoltà più accentuate rispetto al resto della popolazione. (Eurostat, Struttura e invecchiamento della popolazione, https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Population_structure_and_ageing/it#:~:text=La%20popolazione%20dell’UE%2D28,512%2C4%20milioni%20di%20persone) Pensioni irrisorie; scarsa assistenza domiciliare; mancanza di maggiori controlli adeguati nelle strutture Rsa (ISTAT, Indagine sulle Rsa, https://www.iss.it/documents/20126/0/Report_surveyFinale+RSA.pdf/4b14b829-5a07-24e9-955a-4d4c9a7e4440?t=1592402115720), abusi fisici perpetrati da estrani oppure da persone conosciute (Yongjie Yon, Christopher R Mikton, Zachary D Gassoumis, Kathleen H Wilber, Elder abuse prevalence in community settings: a systematic review and meta-analysis, https://www.thelancet.com/journals/langlo/article/PIIS2214-109X(17)30006-2/fulltext) con particolare riferimento al sesso femminile (Anne Nobels, , Christophe Vandeviver, Marie Beaulieu, Gilbert MD Lemmens, Ines Keygnaert, Are older women forgotten in the fight against sexual violence?, https://www.thelancet.com/journals/langlo/article/PIIS2214-109X(18)30074-3/fulltext#back-bib2) esiguità dei servizi nelle città a sostegno delle persone in età avanzata rendono veramente difficoltose le condizioni di vita dei nostri anziani, che, privi di una rete protettiva, vanno incontro a un generale peggioramento delle condizioni di salute psicofisica e a impoverimento sociale (Maltrattamenti degli anziani: un fenomeno in aumento, https://www.epicentro.iss.it/focus/domestica/anziani2011). È veramente paradossale che le generazioni del dopoguerra e del boom economico che tanto hanno contribuito per la crescita economica e lo sviluppo del nostro Paese siano considerati in generale un peso. In realtà la loro esperienza e forma mentis così difforme dalla prospettiva digitale possono arricchire enormemente le giovani generazioni in uno scambio dialettico proficuo tra “nonni e nipoti”.
Invece assistiamo in continuazione a episodi di violenza domestica, truffe, furti, omicidi e forme di bullismo ai danni di tali persone svantaggiate dall’età e dalla salute (Word report on ageing and heath, http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7403115.pdf). Notizie che veramente amareggiano. Per non parlare degli effetti deleteri della pandemia; è indubbio che la malattia, l’isolamento, l’impoverimento economico abbiano inciso pesantemente sul benessere dei nostri anziani: “La pandemia di COVID-19 sta causando indicibili paure e sofferenze alle persone anziane di tutto il mondo. Oltre al suo impatto immediato sulla salute, la pandemia sta esponendo gli anziani a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento. È probabile che abbia un impatto particolarmente devastante sugli anziani nei paesi in via di sviluppo.” (António Guterres, Segretario Generale UN, 2020)
A tal proposito il CNDDU chiede una serie di interventi atti a proteggere la serenità dei nostri nonni attraverso una serie di agevolazioni economiche (buoni spesa per medicinali da banco e alimenti di prima necessità) e la possibilità di accedere a forme di supporto psicologico per alleviare il peso della solitudine.
Inoltre si propone agli studenti di ogni ordine e grado di dedicare del tempo ai propri anziani di riferimento, attraverso qualche intervista, onde approfondirne la storia e il vissuto personale; il progetto “Raccontateci, raccontiamoci” partirebbe dalla sfera personale degli intervistati per mettere a fuoco dal punto di vista sociale, economico, storico periodi del nostro passato non noti agli adolescenti e ai bambini. Gli elaborati realizzati potranno essere inviati per la pubblicazione sui nostri canali social, accompagnati da autorizzazione, al seguente indirizzo: coordinamentodirittiuma-ni@gmail.com
“Non stancatevi di sottolineare con la parola e con le azioni che la presenza e la partecipazione degli anziani alla vita sociale è indispensabile per il buon cammino di un popolo.” (Papa Francesco)