(f.n.) – Del PO San Rocco di Sessa si parlerà anche in futuro…le gesta di chi vi ha imperversato impunemente diverranno patrimonio della storia locale… I posteri sfoglieranno le vecchie cronache dove, assieme alle curiosità d’epoca, figureranno, grazie alla licenza poetica, i teatrini gestionali che si svolgevano nella dépendance sanitaria del feudatario aurunco. Nel frattempo, se a qualcuno pungesse vaghezza di valicare il Garigliano ed illustrare a quella parte dell’Italia ostinatamente “retrograda”, i saggi dell’avanguardismo gestionale aurunco, correrebbe il rischio di essere scambiato per un commediante in cerca di pubblico, per guadagnare quattro spiccioli…Ma fortunatamente il senso del pudore e della vergogna, pulsa con insistenza in fondo in fondo al subconscio, pertanto, a nessuno punge vaghezza di mettere lo scuorno in faccia ad una terra, che non merita anche questo…e quindi ce la suoniamo e ce la cantiamo inter nos… La commedia dell’arte de noautri, continua con il beneplacito della direzione strategica dell’Asl….La Uo di Anestesia e Rianimazione la cui inaugurazione è stata annunciata, da tempo, in tutte le lingue del pianeta, rischia di accartocciarsi virtualmente su se stessa, in attesa che i molteplici problemi di fondo, che ne impediscono il decollo, arrivino a felice soluzione… Ad una perversa e sottile nonché cattiva ed ostinata non volontà a procedere, si aggiungono sia il più classico dei problemi che consiste nell’assenza di personale, che le croniche storture quotidiane messe in campo dal duo, che gestisce la direzione sanitaria, la premiata ditta Celentano-Antinozzi. Pare infatti, che la volontà del duo abbia inciso anche sulla destinazione di coloro che dovrebbero prestare servizio, nell’UO di Anestesia e Rianimazione. Secondo Radio San Rocco News, alcuni infermieri di provata esperienza, da tempo in servizio al San Rocco, avrebbero fatto domanda, regolarmente protocollata, per essere assegnati alla Rianimazione ma sarebbero stati loro preferiti, senza tanti complimenti, due infermieri nuovi, appena arrivati, tra l’altro con contratti a tempo determinato, della durata di un anno…I “soliti maligni” sostengono che si tratti della “solita storia”…il duo decide secondo i desiderata degli amici degli amici e la cara Ds Stefania Fornasier, si limita a firmare…Credere, obbedire e combattere?…Anche in questa occasione l’atteggiamento della Fornasier, evoca principi ed entusiasmi di tipo patriottico sì ma… “sudditario”. Chi avrebbe mai immaginato che fosse questo il suo sogno proibito? Intanto la favola del responsabile della Rianimazione che succedeva a se stesso va esaurendosi in maniera graduale, mentre nessuno parla, nessuno sa niente e soprattutto nessuno dice niente… Il 1 luglio p.v. il ff Domenico Bova andrà in pensione ed al momento sta consumando le ferie residue…quindi non risulta presente, ma la cosa non sembra creare problemi, tanto è vero non ci si preoccupa di nominare un sostituto “concreto”, ma si veleggia e si arpeggia tra le operette in fa…E la direzione Asl che continua a recitare il ruolo della bella incantata con l’occhio stellato, non appare più professionale della Fornasier, nella estensione delle nomine… Succedere a se stessi sembra essere la pratica più conveniente in questa parte del mondo, quella che crea un minor numero di problemi, quella che non fa “spostare la nervatura” agli amici e agli amici degli amici. Bova succede a se stesso, “accussì nisciun se piglia collera” e caso mai “si appara” il terreno a qualcun altro che non può, al momento essere favorito, ed intanto nella galassia Asl dei capidipartimento a vita, si continua a nominare sempre le stesse persone, così non si creano problemi…Tanto per citarne uno a caso, una conferma fresca di giornata, prendiamo il dottor Vincenzo De Rosa al quale è stato appena rinnovato l’incarico di capodipartimento funzionale Area Medica dell’Asl. Il dottor De Rosa direttore della Uoc di Cardiologia di Marcianise ricopre la carica di capodipartimento ininterrottamente dal 2014, cioè da quanto il dg Menduni, lo nominò in via provvisoria…Con tutto il rispetto per entrambi… ma il fatto che l’Enac indichi la rotazione degli incarichi come una pratica indispensabile, in questa Asl non conta nulla? Hasta la suerte!