(f.n.) – Qualcuno dalle parti dell’Asl, dovrebbe decidersi a spiegare un paio di cose che non tornano e dovrebbe farlo nel rispetto della norma sulla trasparenza e… sapete perché?, perché l’Asl è un Ente pubblico, che appartiene alla pubblica amministrazione e che ha lo scopo di erogare servizi…e che, per quanto la politica infiltrata nei suoi gangli, abbia fatto man bassa di meriti e diritti, la direzione di un’Azienda sanitaria deve dar conto del suo operato e soprattutto deve applicare la legge e… sapete perché?, perché siamo stufi di assistere alle performances dei vari padroncini, che vanno dalla strafottenza alle licenze ad libitum, dalla distribuzione dei DPI alla elargizione di posti di lavoro, secondo il genio di qualcuno o il potere di qualcun altro. Tanto per cominciare, sarà interessante conoscere i motivi per i quali, non si è proceduto alla sospensione dall’incarico di provveditore, per la dottoressa Maria Di Lorenzo a tempo debito e nella stessa maniera in cui nel tempo e nelle stesse condizioni si è proceduto per altri, ma le si è consentito di dimettersi con estrema calma ed altrettanto doveroso riguardo…Ricordiamo a tale proposito, con quanta discrezione, all’inizio del 2020 la direzione dell’Asl, tentò di salvare la faccia al Carizzone, invitandolo a dare le dimissioni volontarie… Un riguardo che potremmo definire, oggi per allora, “profetico”, oltre che una manovra prudenziale…un riguardo che comunque, presupponeva una discreta conoscenza dell’individuo in questione e che renderebbe assai poco credibile oggi, da parte di chiunque nell’ambiente, un atteggiamento tipo: non so, non so nulla, non c’ero e se c’ero dormivo. Infatti…sostenere ostinatamente di ignorare, ciò che accadeva al Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl ai tempi di Carizzone, equivarrebbe, a nostro modesto avviso, ad una tale assenza di scrupoli che, andando ben al di là della difesa istintiva del proprio posteriore, lascerebbe presupporre per il futuro altre pericolose complicità silenti. Questa è una realtà, sia ben chiaro, in cui tutti sanno tutto di tutti ma nessuno sa mai niente di nessuno e la conta delle anomalie è lunga e dolorosa, soprattutto per chi ne paga le conseguenze direttamente. Il Dg Ferdinando Russo dovrebbe spiegare al volgo, cioè a noi tutti, i motivi per i quali la dottoressa Maria Di Lorenzo, nonostante sia, al pari di altri, indagata, abbia continuato a porre la propria firma in qualità di provveditore, in calce ad atti che comportavano ad esempio, il pagamento di somme importanti come 12 milioni di euro per forniture specifiche, fino al 1 giugno u.s. Il Dg Ferdinando Russo dovrebbe spiegare al volgo, cioè a noi tutti, diverse cosucce che per quanti sforzi si faccia, non riescono ad apparire chiare. Se ciò che a noi appare come un’anomalia o un atteggiamento partigiano che privilegia alcuni in danno di altri, fosse invece una maniera di procedere legittima e prevista dalla normativa, il Dg Russo dovrebbe spiegarlo, con molta semplicità oltre che con umiltà, affinché non vi siano ombre sulla sua gestione, soprattutto in previsione della sua futura carriera politica e se dovesse rispondere al vero, ciò che si dice in giro e cioè che si prepara a correre per le elezioni amministrative di Afragola nel prossimo autunno. La direzione dell’Asl di Caserta potrebbe essere un punto a favore nel suo curriculum, ma anche un neo per quel che ci riguarda, se continua a menare il can per l’aia. E non finisce qui… vi sono altri interrogativi ai quali l’Asl non ha risposto ed obblighi ai quali non si è sognata di adempiere…ricordate il famoso concorso per 51 veterinari?, il pluri discusso e famigerato concorso?, ebbene i 51 “eletti” furono assunti come da copione ed altri 40 furono messi in graduatoria come idonei…Ora, risulta che qualcuno di questi 51, abbia fatto domanda di trasferimento, come è consentito dalla legge qualora ricevano il nulla osta dalle Asl destinatarie del trasferimento, ma, nonostante ciò, l’Asl di Caserta fa finta di niente, non risponde e non trasferisce…C’è un motivo particolare e a noi sconosciuto, per cui l’Asl stia violando de facto la legge sulla mobilità?, per quale motivo, infatti, impedisce che la graduatoria scorra?, non vogliamo pensare che vi siano ancora trame e controtrame e favoreggiamenti e strategie nepotistiche varie, anche in questa fase postuma del concorso più “coreografico” della storia dell’Asl! Hasta la vista companeros!