CASAGIOVE – “Non nego che sono stati giorni difficili e terribili, così come non nascondo di aver vissuto un dolore silenzioso e quotidiano nel pensare che potessi aver deluso coloro che mi vogliono davvero bene e che hanno sempre manifestato per me sentimenti di affetto o di stima”. È la prima dichiarazione di Danilo D’Angelo, consigliere comunale di Casagiove nel Cuore, dopo la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, successiva all’arresto del 17 aprile scorso. “Da oggi, finalmente, provo a ricucire una ferita ignobile che prima che al sottoscritto è stata inflitta ai miei cari e alla mia comunità e vorrei tanto che questa gioia fosse prima di tutto la gioia di mia moglie Francesca, di mio figlio Raffaele, dei miei genitori e di tutta la mia famiglia che non mi ha mai fatto mancare il supporto e il calore e che mi ha aiutato a superare i momenti di scoramento per una ingiustizia che nessuno dovrebbe vivere”. “Ancora – ha concluso Danilo D’Angelo – questa assoluzione non è solo la fine di un incubo durato 40 giorni, ma è stata per me un’esperienza fondamentale perché dal 17 aprile ho avuto modo di capire l’importanza dell’amicizia, quella vera e disinteressata, di chi ti è accanto in ogni momento della vita, bello o brutto che sia, non per quello che puoi dare loro, ma per quello che puoi ricevere. A tutte queste persone, che sono state davvero tante, molte che non pensavo potessero starmi vicino, senza priorità e distinzioni, e al mio difensore, l’Avv. Luca Viggiano, sento forte il dovere di dire solo grazie, un grazie che non mi stancherò di ripetere nei prossimi giorni, mesi e anni. Da oggi ricomincia con maggior serenità e determinazione anche il mio impegno per i cittadini di Casagiove che mi hanno manifestato ogni giorno tutto il loro affetto.”