BAIA DOMIZIA, DISTRUTTA DA UN INCENDIO LA CASA DI ALESSANDRO CIOFFI (VIDEO)

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(f.n.) – Stanotte un incendio ha distrutto la villetta di Baia Domizia di proprietà di Alessandro Cioffi, maddalonese e presidente del Comitato Civico di Tutela del Mare e del Territorio di Baia Domizia. Nonostante vi siano indagini in corso e non siamo in grado di affermare con certezza se l’origine dell’incendio sia o meno dolosa, la mente, per associazione di idee corre immediatamente alla peggiore delle ipotesi, quella che, spietata, ti riporta ai tempi bui che hanno cavalcato le nostre esistenze, quando il pugno di ferro di un potere occulto, si intravedeva appena, sinistro, tra le pieghe di una legalità di maniera e con cadenza rituale spezzava i reni agli ingenui che credevano ostinatamente che il mondo circostante, fosse ancora suscettibile di cambiamento… Poi…il silenzio e questa strana pax, talvolta stridente nelle sue contraddizioni, si prestano a interpretazioni diverse…Oggi ogni ipotesi si confonde con un nuovo timore ed una vecchia consapevolezza. Dell’impegno costante e giustamente critico dell’ingegnere Cioffi a difesa dello splendido territorio domiziano, in questo momento emerge chissà perché …un aspetto emozionante…quando richiamò l’attenzione su un fatto insolito: una tartaruga aveva deposto le uova sul litorale, in un lembo di territorio non idoneo e la sua tristezza quando sulla spiaggia di Mondragone fu ritrovata una grossa tartaruga morta. Oggi la sua casa sulle rive del mare è misteriosamente bruciata e noi non sappiamo perché.   Brutale…guardare le pareti annerite …gli spazi improvvisamente vasti, sincopati da scheletri essenziali…cercare nella fuliggine scomposta, i ricordi brevi, le sciabolate di vento che soltanto ieri scolpivano le tende contro il muro…camminare attraversando la nebbia sottile della paura ed affondare nel più caliginoso dei dubbi…è brutale… Devastante l’impatto con l’evidenza che sa di fumo depositato…rivoltante quell’odore che resterà per anni nel ventre della tua casa distrutta, che riemergerà traditore da un libro caduto dietro lo scaffale del ripostiglio, che deriderà il tempo trascorso, ed il tentativo di dimenticare, rendendolo inutile nel ritrovamento di quel flacone di plastica deformato dal calore, che qualcuno, nella furia della ricomposizione ha dimenticato in un angolo buio della soffitta…Le fiamme ardono e distruggono, ma il calore rovente si insinua lentamente, strisciando inesorabile, ignorando le serrature, trasudando dalle fessure e invade la tua vita oscurandola e tu procederai a tentoni per tentare di ritrovarti sotto il deposito vischioso, umido e compatto del fumo denso che si aggrega e diventa l’unica immagine relativa all’unica forma concessa a quella solitudine che ti sovrasta e che vorresti uccidere…Soltanto chi ha provato e sentito l’intensità della distruzione sa…E poi…dopo il massacro della ragione, convoglierai i pensieri della paura in un solo unico grumo di tolleranza che trasformerà le certezze in possibilità e qualcuno ti suggerirà di dichiarare con un filo di voce che si è trattato di un corto circuito. Hasta la verdad siempre!