CASERTA, RACCOLTA DIFFERENZIATA: L’INTERVENTO DI GIANMICHELE CASTELLO (FdI)

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GIANMICHELE CASTELLO CASERTA, RACCOLTA DIFFERENZIATA: LINTERVENTO DI GIANMICHELE CASTELLO (FdI)
Gianmichele Castello – FdI

CASERTA – “Carlo Marino fa “il gallo sulla monnezza”. Queste le parole del dirigente di Fratelli d’Italia Gianmichele Castello, che commenta così l’iniziativa della nuova raccolta differenziata:

“Il Sindaco Marino entra nelle case dei casertani con il nuovo volantino della raccolta differenziata, e proprio lì leggiamo che vorrebbe rendere la Città di Caserta “più green”; benissimo, diremmo noi, dato che Caserta da questo punto di vista necessita di un forte cambiamento. Se poi ci aggiungiamo che nel nostro comune si paga una tassa sui rifiuti tra le più alte d’Italia, allora ancora meglio.
Ma quello che vorrei spiegare al nostro Sindaco è che la “svolta green” non la si fa solo con la monnezza, ma anche aumentando gli spazi verdi in città (spazi verdi che invece, durante la sua amministrazione, sembrano essere diminuiti per lasciare spazio al cemento – vedi Piazza Suppa, vedi i vari negozi di grade distribuzione, piazzetta Padre Pio, ecc. -)
Nella già citata brochure si parla addirittura di “Transizione Ecologica”, eppure in via Martiri Civili di Guerra (Tuoro) c’è una fogna a cielo aperto che molto poco ha a che fare con l’ecologia.
Vede caro Sindaco, una Caserta ridotta in questo stato NON è pronta ad affrontare il green deal, e mai lo sarà se continuerete “a fare ecologia” solo per i vostri comodi.
La città necessità di una vera svolta, e questo lo si fa sicuramente anche con una corretta raccolta differenziata, ma anche (come ho già detto) aumentando gli spazi verdi, dando la possibilità di utilizzare il meno possibile le auto (potenziando quindi il sistema del trasporto pubblico); lo si fa sensibilizzando la cittadinanza al corretto smaltimento dei rifiuti, magari apponendo in città dei bidoni appositi, non come quelli presenti che sono solo di rifiuti non riciclabili.
Insomma di soluzioni green ce ne sono e tante, ma la cosa più importante è far si che si applichino realmente, altrimenti si finisce solo per avviare sì una campagna, ma di “speculazione ecologica“.”