Appuntamento il prossimo 30 maggio per la pulizia del tratto sessano della via Francigena!
– di Salvatore Zinno –
Dopo la bella iniziativa ribattezzata: “No Plastic, liberami dalla plastica”, organizzato dai volontari dell’associazione “Dalla Maddalena alla Valle dei Mulini” di Sessa Aurunca, si torna ad indossare guanti e stivali domenica prossima 30 maggio; a partire dalle ore 09:00 alle ore 12:00, chiunque è invitato a recarsi a Monte Ofelio, appena fuori le porte della città, per iniziare a ripulire il tratto della via Francigena che qualche secolo fa attraversava la città di Sessa, conducendo i pellegrini dalla lontana Francia sino alla Puglia dove avrebbero trovato gli imbarchi per recarsi in Terra Santa.
Di santo in questo tratto di strada c’è rimasto ben poco, ma ha trovato indegno albergo una grande quantità di spazzatura, che noi abitanti evoluti del ventunesimo secolo siamo abituati ad abbandonare nelle campagne.
Per questo i volontari dell’associazione “Dalla Maddalena alla Valle dei Mulini”, hanno deciso di darsi da fare e lanciare un appello alla cittadinanza tutta per contribuire a liberare questo antico percorso dai rifiuti che lo contraddistinguono.
Dell’argomento “rifiuti sulla via Francigena”, ricorderete, ce ne occupammo già meno di un anno fa, quando vi raccontammo della pessima figura fatta dalla città di Sessa a seguito delle annotazioni sul diario di una viaggiatrice che percorreva la Via Francigena (Leggi quì ). Per una questione di puro amore verso il proprio territorio, ma anche per evitare il ripetersi di certe pessime figure, i volontari dell’associazione, guidati dal presidente Giancarlo Filippelli, hanno deciso di rimboccarsi le maniche ed hanno pubblicato anche questo simpatico invito sui social, leggermente velenoso nei riguardi di chi aveva il compito di amministrare e invece…
L’occasione ci pare appropriata per fare una piccola disamina delle condizioni generali del territorio aurunco; le campagne sono disseminate di micro-discariche, e questo lo abbiamo puntualmente raccontato decine di volte, ma anche i centri abitati di Sessa e delle frazioni non sono messe meglio.
Il castello ducale resta avvolto nella vegetazione donandogli quel “non so chè” di fiabesco e di misterioso…prima che le radici degli alberi non lo sfondino completamente.
Se non fosse per alcuni “eroici” interventi di gruppi di volontari che si preoccupano di ripulire i marciapiedi e le piazze pubbliche delle frazioni, da erbacce e rifiuti, ci troveremmo di fronte a vere e proprie foreste.
A Sessa centro, come già troppo spesso da noi raccontato, ci troviamo a vivere in una delle città più “verdi del mondo”, peccato però che il verde sia caratterizzato dalle praterie di parietarie che infestano strade e muri di tutto il centro storico – con buona pace degli allergici stagionali e “maximo gaudio” dei farmacisti che vendono antistaminici a camionate!
Potremmo pubblicare centinaia di fotografie più che rappresentative della condizione di incuria a cui è condannato il territorio; principalmente a causa della mancanza di una amministrazione effettiva che si potesse far carico di offrire i servizi essenziali alla cittadinanza, ma ahinoi, un gruppo di illuminati scienziati della politica – che Moro, De Gasperi e Berlinguer scansatevi – hanno deciso che Sessa non doveva avere un sindaco ed hanno preferito consegnare la città nelle mani di un commissario per un anno intero, il quale fa quello che può, se può e quando può…
N.B. gli scienziati politici di cui sopra, sono già scalpitanti e frementi, pronti con le loro belle liste elettorali a tornare a candidarsi per le comunali di ottobre!
Tornando alle nostre fotografie, vi risparmiamo un infinito book fotografico, ma vi invitiamo a fare qualche passeggiata nei pressi delle vostre case, abitiate a Sessa centro o in qualsiasi delle numerose frazioni, per rendervi conto personalmente di come siete messi e inondare con le vostre foto i canali ufficiali del comune o dei politici locali che vi hanno consegnato a questa condizione indecente.
Comunque qualche fotografia la mettiamo anche noi, ed abbiamo deciso di prendere ad esempio, uno su tutti, il parcheggio comunale di via Aldo Moro (o della “portella” se preferite), nel quale la vegetazione cresce rigogliosa e prepotente che neanche in Amazzonia, con l’aggiunta di stimate e ridenti buste della monnezza che si nascondono beffarde sotto ai cespugli. Buste finite li non certamente per opera di qualche sessano zozzone (per carità, poi si offendono) ma per opera e virtù dello Spirito Santo…
Non a caso abbiamo scelto di mostrarvi le condizioni di uno dei (rari) parcheggi comunali, perché quest’area dovrebbe essere stata data in gestione ad una delle cooperative “assopigliatutto” che da decenni occupano in servizio permanente effettivo il municipio sessano, vuoi che ci siano gli amici di centro sinistra a governarlo, o anche gli avversari di centro destra…ma anche se c’è la commissione prefettizia. Bene, in questo indecentissimo parcheggio, la coop. ha anche la faccia tosta di chiedere il pagamento della sosta – però solo il giovedì mattina, quando in città c’è massima affluenza per il mercato settimanale.
Commissario Cantadori, al posto suo due domande due, me le farei…e soprattutto non attenderei altro tempo per dare una bella smossa gli uffici comunali affinché provvedano a tenere pulite le strade e rendere meno indecente la vita ai contribuenti che le pagano l’indennità.
Non è che possiamo attendere sempre i volontari dell’associazione “Dalla Maddalena alla Valle dei Mulini”…