“Tanti under 30. Risultato encomiabile, ma un disastro la comunicazione dell’Asl Caserta”; “ASL ridicola. Ieri l’annuncio del vaccino per tutti, a mezzanotte la comica marcia indietro”; “Asl, il dg Russo cambia idea tre volte in 24h e definisce “felice happening” la vaccinazione”; “L’Asl di Caserta a quel punto ha inviato una nota stampa ribadendo come quello fosse “un errore di comunicazione, è solo per gli over 50″. Ma ormai la frittata era fatta. “La scorsa settimana, infatti, era stata organizzata una ‘due giorni’ di somministrazione senza prenotazione destinata agli over 60, comunicata in ritardo e con orari prestabiliti che hanno reso, per molti, impossibile presentarsi all’ospedale di Marcianise. Il risultato è stato che in due giorni si sono presentate appena 100 persone”. Questi solo alcuni titoli della cronaca locale. E perché dovremmo meravigliarci? E perché dovremmo indispettirci? E perché dovremmo indignarci? Visto che ormai è palese, l’Asl di Caserta gestisce la cosa pubblica come un proprio “orticello di guerra”!? D’altronde le ultime vicende giudiziarie hanno semplicemente reso visibile e tangibile del come in quell’Azienda, a tutto si pensa, tranne che alla mission da perseguire, e cioè la salute pubblica. D’altronde Dirigenti che hanno utilizzato l’Azienda per dare un futuro sicuro ai propri figlioli o generi vari, vengono persino nominati Cavalieri del Lavoro. Come dovremmo, dicevamo, pretendere rispetto per il cittadino utente e contribuente? Come dovremmo o potremmo, pretendere il rispetto della Legge in materia di Informazione Istituzionale? Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, sottolinea: «La comunicazione avvicina la pubblica amministrazione ai cittadini, perciò è e sarà sempre più importante reclutare professionalità idonee». Il Cerusico, però, ha citato “l’orticello di guerra”, una canzone del ventennio del secolo scorso e che ebbe origine da un governo il cui capo amava esordire con un perentorio “Me ne frego!”.
Una “affermazione” (Me ne frego!) che diede vita ad un film a cura di una linguista ed un regista, Valeria Della Valle e Vanni Gandolfo, che narrava un’avventura poco conosciuta: il tentativo del fascismo di creare una lingua unica, un “italiano nuovo” adeguato ai dogmi della dittatura. Tra neologismi, indottrinamento scolastico e repressione delle diversità, la storia di un tentativo fallito. Quindi, il “fregarsene” di tutti i dogmi o regole, o leggi precostituite e sancite. Un tentativo fallito? Il “Me ne frego!” di allora che fa il paio al “…io so’ io e voi non siete un cazzo!” affermato dall’indimenticabile Alberto Sordi nel film di Mario Monicelli del 1981 “Il Marchese del Grillo”. Un tentativo fallito? Non è che, analizzando la storia ed i fatti documentati e documentabili in ogni momento, quel tentativo, allora “fallito”, ha trovato piena ed effettiva applicazione nel modo di amministrare oggi la cosa pubblica? E torniamo alla Comunicazione Istituzionale dell’Asl di Caserta e a quei titoli che mostrano tutta la pochezza, la inaffidabilità di un Ente Pubblico che ha l’obbligo, obbligo!, di Comunicare con i Cittadini. Non è forse vero che a tutt’oggi, maggio 2021, l’Asl non si è ancora dotata di un Piano di Comunicazione Aziendale previsto dalla Legge? “Me ne frego!”. Non è forse vero che il S.A.R.P. (Servizio Aziendale Relazioni con il Pubbllico) a tutt’oggi è ancora privo di un Dirigente effettivo e Responsabile della Comunicazione? “Me ne frego!”. Non è forse vero che i fascicoli relativi al Concorso per Dirigente del S.A.R.P. di cui alle Delibere n. 422 e 433 del 2019 sono “stranamente” spariti con conseguente denuncia ai Carabinieri da parte della Segretaria dello stesso Concorso? “Me ne frego!”. Non è forse vero che a distanza di ben due anni (2 anni!), non si è provveduto ad indire nuovo Concorso per la nomina del Dirigente del S.A.R.P.? “Me ne frego!”. Non è forse vero che in dispregio della Legge si lascia vacante un Servizio nato esclusivamente per rendere ancor più il “Palazzo” una “casa di vetro” a favore del Cittadino utente? “Me ne frego!”. Non è forse vero che in questa sospetta “vacatio” si è provveduto a distribuire “prebende” pari ad Euro 39.000,00 ad Organi di Informazione in assenza di un regolare Piano di Comunicazione Aziendale? “Me ne frego!”. Non è forse vero che le Informazioni di questi Organi di Informazione vengono effettuate in assenza di un Professionista dell’Informazione previsto dalla Legge e Art. 13 vigente CCNL? “Me ne frego!”. Non è forse vero, come per Legge, che gli atti di pagamento per tali servizi devono essere redatti e firmati, previo verifica, dal Responsabile del Procedimento, ovvero Professionista di cui alla Legge 150/2000? “Me ne frego!”. E chi provvederà a firmarli “abusivamente” e a controllarli? “Me ne frego!”. Non è forse vero che è stato prodotto, per questi ed altri dettagliati motivi, Esposto alla Procura Corte dei Conti? ? “Me ne frego!”. Quindi, il “fregarsene” di tutti i dogmi o regole, o leggi precostituite e sancite: un tentativo fallito?
