– Alessandro Aita –
CASERTA – ‘Apparizione’ di Vincenzo De Luca all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, snodo principale della sanità di Terra di Lavoro. Il Governatore della Campania è stato accolto a braccia aperte dalla direzione del nosocomio, accompagnato in un tour che ha attraversato, tra le altre cose, il reparto di cardiochirurgia. L’obiettivo della visita era quello di testare i miglioramenti della struttura dal suo ultimo passaggio risalente allo scorso maggio. “In Campania due dati importantissimi: la minore occupazione delle terapie intensive in Italia e la minor percentuale di morti relativa alla popolazione durante le ultime ondate, che testimoniano il grande lavoro della sanità campana, in cui stiamo investendo tanto, un centinaio di milioni in questo presidio. Vedere queste tecnologie all’avanguardia mi rende orgoglioso, abbiamo ottimi settori in questo ospedale: stiamo creando gruppi dirigenti di livello, senza fare porcherie clientelari”. Nel discorso ai giornalisti nell’aula magna, De Luca non si risparmia alcune frecciatine verso le disparità con le altre regioni italiane in ambito sanitario: “In Italia le cose vanno al contrario, oggi in Campania ci sono 200mila dosi in meno rispetto alle altre regioni. A gennaio abbiamo consentito l’invio dei vaccini per le fasce d’età più anziane, con un’intesa che ad aprile avremmo riottenuto questi vaccini. Evidentemente si sono dimenticati…. Ora si è detto che tocca alla fascia dei quarantenni, e toccherebbe a noi. Io chiedo che il Governo dica quali sono i numeri dei vaccini che arrivano, e non quelli che dovrebbero arrivare. Abbiamo deciso di dare priorità alle isole, anche per una questione economica: non possono aspettare fino a giugno, quando la stagione turistica già finisce e con tante persone che rischiano di rimanere senza lavoro”. Interessante il suo passaggio sul vaccino Sputnik: “Avevamo sottoscritto un contratto con un’azienda che lo distribuisce, subordinando la distribuzione ad AIFA ed ETA. Ci ha dato fastidio l’attendismo che abbiamo avuto nel poterci muovere in questo senso, mentre poi la Baviera fa lo stesso e nessuno ha detto niente. Se avessimo milioni di dosi a disposizione le distribuiremmo a tutti gli ambiti economici, non spetta a me dare l’ok ai vaccini ma quello che dice la Regione Campania è: ‘muovetevi’. Come si è fatto con Pfizer, convalidato in sette giorni”. E poi, una promessa verso coloro che lavorano nel mondo ospedaliero: “Il vostro senso del lavoro verrà ricompensato”.